giovedì 19 giugno 2014

Racconto edizione 2013

LEGGENDARI BOH BASTA, QUARTO TRIONFO IN 5 ANNI

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(vedi riassunti anni precedenti: 2012 - 2011 - 2010 - 2009 - 2008 - 2007 - 2006 - 2005 - 2004 - 2003 - preistoria)

Edizione numero 20, cifra tondissima per un torneo che, se il mondo del basket dilettantistico (suo serbatoio fondamentale) è morso dalla crisi, non ne risente affatto. Anzi, stabilisce il nuovo record di partecipanti con 191, di cui 115 uomini (anche questo un primato) e 76 donne. Record anche di interesse, almeno a giudicare da due indicatori come i classici foglietti informativi (ben 635 copie distribuite, stracciando il record di 509 stabilito nel 2012) e gli accessi al blog del torneo (circa 20.000 nel mese comprendente il periodo di svolgimento, con picchi oltre i 1000 in due delle giornate conclusive; l’anno scorso erano stati circa 13.000 nel medesimo lasso di tempo).
Contribuiscono al successo le due sole serate di pioggia – anche se una di queste va a capitare nella serata-clou delle semifinali – e una grande incertezza nell’esito finale: perché è vero che alla fine la spuntano ancora loro, i Ragazzi del Boh Basta, entrando decisamente nella leggenda dalla porta principale (3 vittorie consecutive, 4 negli ultimi 5 anni); ma i futuri “tetracampioni”, all’inizio della settimana che poi li consacrerà, devono uscire da una situazione “spalle al muro” che solo per un soffio non ne decreta l’eliminazione al primo turno.
I numeri di quest’edizione evidenziano anche un calo dei punteggi piuttosto consistente: le segnature medie erano già lentamente diminuite rispetto al picco raggiunto nel 2008 (dagli 81 punti per squadra a partita registrati in quell’occasione ai 77 del 2012), ma stavolta è più brusca la discesa a 74. Tra le possibili cause, le temperature fredde della prima settimana di gare (in cui si concentra gran parte del calo dei punteggi), il metro arbitrale più permissivo (le direzioni sono come sempre affidate all’Uisp, ma vi è un certo ricambio nel “pool” dei fischietti designati) e il venir meno di alcuni cospicui realizzatori e realizzatrici.

ARMAMENTI – Un mercato primaverile forse non tra i più pirotecnici di sempre, ma tuttavia interessante e con molti esordienti di spicco.
Il girone A, che si rivelerà d’acciaio, allinea i campioni in carica dei Ragazzi del Boh Basta, i quali debbono rinunciare alle due bandiere Claudia Biscari e “Faffo” Viganò, i primatisti di edizioni vinte con 5 e 4 rispettivamente. Assenze forse sopperibili sul piano tecnico, che però appaiono più difficili da colmare su quello della leadership. L’ossatura, però, è la stessa ed è sempre di lusso: tra gli uomini Munafò, Crisci, Simone Casati, Arrigoni (quest’ultimo solo per 2 partite), Radaelli e l’esperienza di Mattia Casati e Corrada; tra le donne l’mvp uscente Carolina Bossi, Ilaria Brino, Cristina Bonalumi. Iniezioni di gioventù per il futuro sono il lungo Saini, dalla B2 della Sangiorgese, spettacolare schiacciatore; Luca Casati, fratello minore di Simone; la lunga Lydia Casagrande.
I loro sfidanti più accreditati nel girone sono i Ciapalabala (ex Belli Freschi), che perdono uno storico elemento come Giorgio Borghi, ma hanno sempre il trio Bergna-Gigi Beretta-Paieri, ai quali danno man forte l’emergente esterno Ballarate e le due novità Corti (già visto coi 9 Metri di Dimensione Artistica) e Roberto Mariani, “centrone” di stazza. Tra le donne tornano Capiaghi (al posto della compagna a Valmadrera Bussola) e “Fifi” Scudiero, confermate le sorelle Gariboldi.
Alla loro seconda apparizione binzaghese, gli Gnocca Fritta e Affettati rinnovano la parte maschile, sfrondando l’originaria ossatura del Soul Milano e creando invece un forte trio di Lecco (DNB) affiancando al già in evidenza nel 2012 Bassani i compagni Todeschini e Rossi; nuovo acquisto interessante anche Pedrazzini (Cesano Boscone), mentre tra le ragazze si punta forte sul duo carugatese Minervino-De Cristofaro, con l’aggiunta di Silvia Bassani, sorella di Andrea. Ma al di là dei nomi, di questa squadra convinceranno i meccanismi, con un quintetto ben delineato e un bilanciamento ottimale tra maschi e femmine.
Nucleo consueto, e altrettanto consueto stile “easy”, per i 9 Metri di Dimensione Artistica, con i veteranissimi di Milano-città (Matteo Mariani, Ronzoni e soci) mentre tra le donne sono confermate Antonella Contestabile, fresca di promozione in A1 con la Virtus Spezia, e la bandiera “Legnetto” Guidi, ma va segnalato il debutto sulle scene binzaghesi di Yadiletsy Rios, 36enne ex nazionale cubana (giocò i Mondiali ’98) che nel 2008 trascinò in A1 il Geas Sesto S. Giovanni.
New entry al torneo sono gli Zero sul Pagellone, formazione collegata a una pagina Facebook d’informazione satirica sul basket lombardo, d’estrazione varesina. Da quella zona proviene infatti il valido manipolo di giocatori e giocatrici portato al torneo: i più quotati nella parte maschile sono Matteo Grampa (Sangiorgese, DNB) e Marco Remonti (Oleggio, DNC), ma sono nomi noti anche i vari Binda, Brivio, Busana, Fogato, Lucchini. Anche le ragazze provengono dall’area varesina (serie B e C), tranne Francesca Gatti, albinese e sorella di Giulia che nei giorni della prima settimana di torneo è impegnata con la maglia della Nazionale maggiore agli Europei in Francia.

Nel girone B campeggiano due semifinaliste del 2012, Trolli e Amici del Piazz, ma nelle gerarchie è l’equilibrio a dominare: nessuna delle 5 squadre appare un gradino sotto le altre, mentre solo i già nominati Piazz (per l’organico) e Trolli (per la tradizione vincente) sono accreditabili di un pizzico in più nei pronostici, che peraltro verranno smentiti per il secondo di questi due storici team.
Gli Amici del Piazz, come sempre dedicati alla leggenda dei campetti milanesi Gabriele Piazzolla, debbono rinunciare in extremis al mattatore Vendramini (miglior marcatore di sempre del torneo dopo l’edizione 2012), ma presentano una delle maggiori nuove attrazioni, il mastodontico pivot Radovanovic, classe ’78, bosniaco di nascita ma cresciuto nelle giovanili dell’Olimpia Milano, esattamente come i già in squadra Furlanetto e Gugliotta, con cui forma un trio “deluxe” (anche se non specialista del basket da campetto). In organico confermati anche i fratelli Tieghi, Garavaglia e Berenato, e tra le donne Marcella Filippi (anche lei neopromossa in A1 con Spezia). Costosa la perdita di Cristina Danese, sebbene siano interessanti le novità Dal Verme e Tandoi, quest’ultima classe ’96.
Per i Trolli, il ritorno del leader storico Marco Perego (nel 2012 fuori per infortunio) sembra completare un cerchio già bello tondo anche senza di lui con la riuscita fusione tra la vecchia guardia (Chioda, Cappellotto) e le rivelazioni dell’anno passato (Bellotti, Ghirardi). Ma tra le ragazze peserà la defezione della bandiera “Sisa” Scarciello, nonostante le conferme delle rodate Carta, Battaglia e compagne.
Molte ambizioni per i Grimy, che dopo aver sorpreso nel 2012 (quarti di finale sfiorando l’impresa coi Ragazzi del Boh Basta) ampliano il loro novero di nomi di spicco inserendo il giovane Resca (prodotto Olimpia Milano) e l’esperto lungo Boffi (già al torneo con altre maglie) accanto ai confermati Davide Colombo – come sempre il “pinnacolo” del Memorial Mauri –, Aresi e Gabriele Villa, senza dimenticare il trio della Pob Binzago: Moltrasio, Tognacca e Ronchi. Punto debole è l’imperfetto amalgama con una parte femminile meno quotata, nonostante rispettabili giocatrici come Laura Anzivino e “Ringhio” Mauri.
Iniezione rivitalizzante per i Fuskugnaskamukula, che dopo alcune annate anonime compiono un restyling mediante fusione con i superstiti dei Vam Piri (squadra storica che abbandona quindi il torneo): si ritrovano così con un organico profondo sia nella parte maschile (Lanzani, Valassina, Terreran, Roncari, senza dimenticare la bandiera “Bumby” Galli, che dopo il ritiro dal basket si dedica ora al triathlon) sia in quella femminile, con Sara Moro, l’inossidabile 50enne Elena Ceriani e i nuovi acquisti Susanna Frantini (già al torneo con altre squadre) e Marta Dell’Acqua.
Gli Sturmtruppen dei giovani di casa inseguono, al sesto anno di partecipazione, il loro primo passaggio del turno. Contano ancora sull’idolo locale Barbisan (reduce da un positivo esordio in C regionale con Meda) e sul veterano Montagna, aggiungono un potenziale fattore come il giovane lungo Scuratti (in DNC con l’ABC Cantù). In un gruppo femminile non di primissimo piano (ma non è un handicap grave in un girone che non presenta un livello particolarmente elevato tra le donne) spicca la confermata “Rizza” Molteni.

A proposito di donne, è invece altissimo il loro livello nel girone C, dove figurano 2 giocatrici di A1, 4 del Sanga Milano di A2 che ha appena sfiorato la promozione, e altre atlete di assoluto valore.
Di lusso l’organico allestito dal Cachuccho dello Zio, eternamente alla ricerca della sua prima affermazione al “Memorial Mauri”: c’è – reinserito in extremis – il leader storico Mambretti, anche se ormai virtualmente ritirato dall’agonismo; tornano altri due “pezzi da novanta” come Solaini e Santroni; confermati i vari Albani, Bertolini, Padova, Teruzzi; ma soprattutto c’è un acquisto tra i più altisonanti di sempre al torneo: Simone Gatti, ala-pivot, da 10 anni giocatore di primo piano in B1 alias DNA, nonché fratello di Valentina (reduce dall’annata di esordio in A1 a Chieti), lei già da tempo colonna della parte femminile del Cachuccho che annovera nuovamente le valide Marulli e Locatelli. Un roster che, se giocasse al completo le partite decisive (ma non avverrà), sarebbe da favori del pronostico.
A contendere il primato nel girone (come già nel 2012) i Pizza Express, altra tradizionale grande, che effettua un rinnovamento piuttosto marcato, pur confermando il pilastro Fusella (mvp maschile in carica), il regista Eleni e il realizzatore Borroni (che però giocherà solo una gara). Poi due ritorni di spicco, Leonardi e Federico Ponchiroli, fratello di Vera, consueto riferimento principe della parte femminile, dove figurano anche Elena Viganò (già vista al torneo con altre maglie) e l’interessantissima play Rossini, la più giovane iscritta di quest’edizione con 16 anni non ancora compiuti. In organico anche il lungo Tortorici e – rullo di tamburi – l’antico mattatore del torneo Sacha Sabatini, che torna dopo ben 8 anni di assenza da questi palcoscenici.
Si presenta equilibrata la lotta per il probabile terzo posto. Il Montenegro Team (voglioso di riscatto dopo aver subìto nel 2012 la sua prima eliminazione al primo turno), a fronte di una continuità nel collaudato nucleo maschile – capeggiato da “Leader” Flego (alla tenera età di 35 anni reduce da un positivo esordio nei campionati nazionali, con Desio) e dal fromboliere Indraccolo, con il mirato innesto di Mauro Perego (ex Cachuccho) – si presenta rinforzatissimo nella parte femminile, dove Alessandra Calastri viene raggiunta dalle compagne di club Michela Frantini (miglior giocatrice 2006 e marcatrice 2008, rispettivamente con le maglie di Tazza e Pizza Express) e Susanna Stabile (quest’ultima però giocherà solo una partita): potenzialmente il miglior gruppo muliebre del torneo.
E come donne sono sempre messi bene i Black Sheep, sempiternamente primi per percentuale di punti “in rosa”: leader designata e confermata Jessica Genta (primatista per punti-donne realizzati in singola partita), così come confermate sono Chiara Rossi, Minardi e Gottardi (quest’ultima però giocherà solo una gara). Rifatta più per necessità che per scelta la parte maschile, con 5 volti nuovi a fianco dei confermati Ippolito, Pellegrini, Tassinari e un Chuck Petridis che con i suoi quasi 52 anni diventa il più anziano della storia del torneo.
Infine una Tazza che – con la “variatio” nel nome L’Ultima Tazza a indicare un possibile ritiro dopo questa edizione – prova a giocarsi le carte dell’esperienza e del rodato amalgama, per mascherare un organico ridotto alquanto all’osso (6 uomini e 4 donne), pur col faro Masha Maiorano, reduce dalla sua nona stagione consecutiva in A1, a dar garanzia di competitività ai vari Malusardi, Mereu, Zilli e soci.

DALLA MISCHIA I CIAPA – Il girone A, lo dicevamo, si rivela il più arcigno dei tre, ancor più che nelle previsioni. Già fondamentale per indirizzarne le sorti è la partita della serata inaugurale del torneo, in cui la Gnocca Fritta piega 76-71 il Pagellone grazie ai 27 punti di Andrea Bassani più 13 della sorella Silvia. Non bastano i 17 di Lucchini, 14 di Busana e 13 di Remonti a un Pagellone che paga lo scotto dell’esordio, accumulando 13 lunghezze di passivo nei primissimi minuti, che poi riesce a rimontare ma mai oltre il -4. Determinante anche il 30-7 a favore della Gnocca nel conto dei punti femminili.
Senza brillare particolarmente, ma anche senza rischiare la sconfitta, i Ragazzi del Boh Basta regolano 73-64 i 9 Metri, che da -11 all’intervallo si rifanno sotto nel finale, ma non oltre un -5. 19 punti di Munafò, 12 di Crisci e Carolina Bossi per i campioni in carica; 15 di Mariani, 14 di Definti e 13 di Antonella Contestabile per gli sfidanti di serata.
Tornano in pista i detentori nel seguente match del girone, non prima di 3 sere dopo (rinviato infatti l’esordio dei Ciapalabala coi 9 Metri), contro la Gnocca Fritta. E dopo un quarto il punteggio è shock: 9-25 per gli outsider, che pure sono privi dei due uomini più forti, Bassani e Todeschini, peraltro ben sostituiti da Pedrazzini che realizza 19 punti, mentre il duo carugatese Minervino-De Cristofaro (11 e 12 rispettivamente) vince il duello fra le donne, dove è opaca Bossi (solo 2). I Boh Basta appaiono contrattissimi per quasi 2 quarti, poi però risalgono punto su punto, la Gnocca smette di segnare e nell’ultimo periodo arriva il sorpasso, non senza ulteriori brividi nel finale (67-64 con 22 di Simone Casati).
Il Pagellone rilancia le sue chances battendo, anche in questo caso in rimonta (da -10 nel 1° quarto), i 9 Metri, che fanno esordire una Yadi Rios da applausi a scena aperta (19 punti; 18 per Contestabile) ma sono rimaneggiatissimi tra gli uomini, e così alla distanza cedono alla scarica di triple di Remonti (27) e compagni (15 a testa per Busana, Grampa e Brivio): 90-80.
L’indomani, il Pagellone sfiora il colpo con i Ciapalabala, sfruttando a lungo il maggior rodaggio grazie alle 2 partite già disputate contro zero. In una tra le partite più godibili di quest’edizione, tutta a ritmi altissimi e con canestri a raffica, i varesini scappano fino a +14 a inizio 3° quarto; ma i Ciapa, rotto il ghiaccio, sfruttano la pluriennale esperienza al torneo e l’inarrestabilità del duo Bergna-Ballarate (19 e 16) e delle ragazze, che stradominano il duello (43 punti a 10, di cui 24 per Morena Capiaghi): nonostante 26 punti di Grampa il Pagellone si arrende 100-96.
I Ciapa mettono poi un altro mattone nel recupero coi 9 Metri, disputato in palestra contemporaneamente ai due match in calendario all’aperto quella sera. Andamento a strappi coi Ciapa sul +15 all’intervallo, superati a fine 3° quarto ma nuovamente avanti senza troppi patemi nel finale (71-63; 22 di Ballarate contro 19 di Definti).
L’indomani, di nuovo in scena i Ciapalabala, e con una prova maiuscola impongono l’altolà ai Boh Basta, spezzandone la striscia di 13 vittorie consecutive (iniziata nel 2011): con una in più avrebbero pareggiato il record storico dei Trolli. Gioco spettacolare nel primo tempo, chiuso sul +5 per i campioni in carica (Munafò 21, Carolina Bossi 17); ma gran seconda parte per i Ciapa, che difendono più forte e vanno di potenza in avvicinamento, reagendo nel migliore dei modi all’infortunio di Corti (però la sua defezione per il resto del torneo peserà alla fine): 92-79 con 15 di Bergna e 13 di Ballarate e Capiaghi.
Tutto però è ancora possibile. E infatti ecco una sorpresa rimescolare le carte: la Gnocca Fritta piega i Ciapa 81-79 entrando in corsa per il primato nel girone. Ciapa forse stanchi alla quarta partita in 6 giorni: solita partenza-sprint della Gnocca (Todeschini 23, A. Bassani 20, ancora toste Minervino e De Cristofaro con 13 a testa, compensando la defezione di Silvia Bassani per infortunio), che arriva a +13, poi serie di sorpassi che si risolve a favore della Gnocca con un break a 3’ dalla fine.
Un risultato favorevole al Pagellone, che può giocarsi le sue ultime chances assaltando i Boh Basta in una sfida che, inaspettatamente, diventa un “dentro o fuori” anche per i campioni in carica. Nell’umidità soffocante della palestra – causa pioggia – va in scena una battaglia all’arma bianca, con contestazioni, falli a grappoli e soprattutto colpi di scena che ribaltano più volte la situazione. Dooo una serie di sorpassi, il Pagellone comanda a lungo ma viene raggiunto a 2’30” dalla fine e, in volata, lo spirito vincente dei pluri-campioni prevale d’un soffio: una palla rubata poco cavalleresca ma molto efficace di Munafò su Francesca Gatti, e 2 liberi di Bossi sul seguente aggiuntivo sbagliato, danno un +4 ai Boh a -45”; ma un antisportivo di Crisci dà al Pagellone la palla per vincere allo scadere, sprecata per passi di partenza. I Boh Basta sopravvivono 70-69 (15 di Munafò e 14 di Crisci; di là 14 di Busana, 13 di Remonti e Brivio) e sarà un risultato determinante per le sorti del torneo. Pagellone eliminato con molta sfortuna (3 sconfitte di misura).
Nella serata conclusiva delle eliminatorie, la Gnocca Fritta non corre rischi nel garibaldino galoppo contro i 9 Metri (104-85 con 30 di Giulia De Cristofaro e 23 di Andrea Bassani; non bastano 21 di Yadi Rios) e strappa un lusinghiero 2° posto, relegando i Boh al terzo (con accoppiamento di ferro ai Pizza Express nei quarti) in virtù di una classifica avulsa che premia i Ciapa fra le 3 squadre in testa con 3 vinte.

SVETTANTI PIAZZ – Il girone B si caratterizza, al contrario dell’A, per i punteggi bassi, ma l’equilibrio è quasi lo stesso, con la differenza che gli Amici del Piazz fanno percorso netto.
Aprono bene i Trolli, regolando gli Sturmtruppen 60-55 con 11 di Ghirardi contro 16 di Barbisan; senza particolari sussulti l’andamento, che vede i vice-campioni in carica oscillare tra i 3 e i 10 punti di margine, controllando il finale.
Poi un annunciato big match fra Amici del Piazz e Grimy: da una parte qualche difficoltà di assorbimento della defezione di Vendramini (e le mancanze occasionali di Radovanovic e Filippi); dall’altra le assenze di Aresi e Colombo; il risultato è che gli attacchi stentano da entrambe le parti. Minimi vantaggi per i Grimy nel primo tempo e per i Piazz nel secondo; i Piazz allungano nell’ultimo quarto, i Grimy tornano a -1 ma negli ultimi 40 secondi non segna più nessuno (ultimo errore di Boffi sulla sirena) e i Piazz proteggono il vantaggio minimo: 56-55 con la “baby” Tandoi top scorer a sorpresa con 12; di là Boffi con 16 e Resca con 14.
Poi la serata più bizzarra di quest’edizione: il giovedì della prima settimana, con una sola partita visto il rinvio di Ciapalabala-9 Metri, con una semifinale Italia-Spagna di calcio in contemporanea e un freddo micidiale a intirizzire giocatori e pubblico. Il clima ideale per una sorpresa, e infatti pagano dazio i Trolli contro i Fuskugnaskamukula che inaugurano nel migliore dei modi il loro “nuovo corso”. +12 per loro all’intervallo, poi la reazione dei Trolli, ultimo quarto con sorpassi e controsorpassi finché Lanzani risolve con un’entrata e 2 liberi mentre la tripla di Perego per il pari va sul ferro. Finisce 79-76 per i Fusku con 21 di Terreran e 19 di Lanzani contro 21 di Cappellotto e 16 di Perego.
I Piazz passano indenni il secondo ostacolo, “seminando” gli Sturmtruppen nella ripresa dopo il -3 all’intervallo. Lo scarto pesante (71-54) mette già quasi fuori i giovani di casa, che hanno 14 punti da Montagna e 12 da “Rizza” Molteni ma non bastano contro i 16 di Marcella Filippi e i 15 di Furlanetto.
Poi una sfida che sembra determinante ma poi non si rivelerà tale. Emozioni molte, però. I Grimy dominano i Trolli per 3 quarti, fino a +18 con un “parzialone” di 29-4. I Grimy però smettono di macinar gioco nella ripresa, i Trolli – maestri di rimonte – rosicchiano punto su punto con la consueta intensità; dopo il pareggio a 4’ dalla fine la volata non risolve; si va all’overtime dove i Trolli sprintano subito e non si voltano più (70-66 con 21 di Bellotti contro 20 di Aresi).
I Fuskugnaskamukula non sciupano l’asso pescato con l’impresa sui Trolli, e regolano 70-62 gli Sturmtruppen. C’è equilibrio per 3 quarti e mezzo, ma come di consueto agli Sturm manca il guizzo nei momenti decisivi, mentre Terreran risolve per i suoi (17 punti; di là 16 per Barbisan).
Tocca quindi a uno dei “rendez-vous” più attesi di queste eliminatorie: la rivincita della semifinale dello scorso anno tra Piazz e Trolli. Primo tempo equilibrato (+3 Trolli), poi lo scatto fino a +11 dei Piazz (all’esordio Radovanovic) che dominano con Filippi e compagne (30-6 i punti-donne); pronta la risposta dei Trolli con Perego, ma i Piazz non si scompongono, rilanciando nuove fughe nell’ultimo quarto, che i Trolli riescono in parte a rimontare ma mai del tutto. Finisce 75-71 (16 per Filippi e Francesco Tieghi; 15 di Bellotti) e mentre i Piazz sono qualificati, i Trolli hanno già chiuso le loro eliminatorie e, con 2 vinte-2 perse, non possono più migliorare una differenza-canestri di +2 che li tiene sulla corda in attesa degli esiti degli altri gironi.
Per i Grimy è d’obbligo battere gli Sturmtruppen per restare in corsa. Missione compiuta senza troppa gloria (+11 all’intervallo per gli Sturm), ma il parziale di 37-17 nella ripresa vale un 67-58 che fa sperare ancora Villa (21 punti; di là 12 di Scuratti) e soci.
Piazz-Fusku è scontro diretto per il primato. E dopo una partenza a razzo dei Fusku (anche +14 nel primo quarto), i Piazz registrano i meccanismi, sfruttano la superiorità delle donne (33-8 il conto dei punti) e dopo il sorpasso all’intervallo (+2) sfoderano un terzo periodo da antologia, prendendo il largo sul +17. Alla fine è un autoritario 95-74 (19 di Filippi, 18 di Federico Tieghi contro 29 di Laznani e 18 di Valassina; Terraran tenuto a soli 3 punti) che fa salire le quotazioni dei Piazz per la vittoria nel torneo.
E il girone si chiude con uno “spareggio secco” – in palestra – per il passaggio del turno: Fusku contro Grimy, col vantaggio per Lanzani e soci di dover solo vincere, mentre ad Aresi e compagnia serve un +5 per essere sicuri. Serrato testa a testa, vantaggi da entrambe le parti, con un +6 dei Grimy a 4’ dalla fine che viene cancellato da un parziale di 17-6 per i Fusku di lì al termine: ancora una volta decisivo Lanzani con la tripla più pesante per il sorpasso. Finisce 71-66 con 22 di Lanzani e 16 di Terreran; vani 20 di Aresi e 17 di Villa.
Piazz dunque primi a punteggio pieno, Fusku secondi, Trolli terzi e Grimy quarti, eliminati. Ma dopo l’esito degli altri gironi sarà sancita anche la condanna dei Trolli, peggior terza. Abbastanza clamoroso visto il blasone della squadra più ricca di coppe negli ultimi 10 anni, ma era già successo 2 volte in passato.

PIZZA ABBONATA – Il girone C parte (è proprio la gara inaugurale del torneo) con una sfida già fondamentale per il passaggio del turno. L’anno scorso i Black Sheep beffarono allo scadere il Montenegro e si qualificarono a sue spese; netta ora la rivincita di Flego e compagni. Di alto livello e pressoché pari il duello femminile (è l’unica occasione in cui il Montenegro avrà al completo il suo trio di A2), ma tra gli uomini è netta la differenza per il Monte, che scappa nel secondo quarto (+14) e poi controlla (85-74). 15 punti di Frantini e 14 di Perego per i vincitori, non bastano 18 di Genta e 14 di Chiara Rossi.
Convincente esordio dei Pizza Express contro l’Ultima Tazza (79-66): dal secondo quarto in avanti comandano tra i 5 e i 14 punti, mettendo in evidenza, oltre agli attesi Fusella (29) e Leonardi (21), la giovanissima Rossini (12). Di là Zilli 16 ma è tenuta a 9 Maiorano, che si consola superando Vendramini nella classifica dei marcatori “all time” del torneo.
I Pizza concedono il bis, ancora più autorevolmente, contro i Black, cui non basta l’unica presenza di Silvia Gottardi in quest’edizione; maxi-allungo dei Pizza nel secondo quarto (+21) e comoda gestione della ripresa (89-72). 23 di Borroni, 21 di Fusella e 3 ragazze in doppia cifra. I Black tengono testa con le donne, in un altro bel duello in rosa (Genta 13) ma il divario tra i maschi è troppo netto.
L’atteso esordio del Cachuccho potrebbe essere insidioso contro un Montenegro già rodato da una partita; ma la defezione di tutte e 3 le ragazze del Sanga azzoppa Flego e soci. Simone Gatti segna 27 punti senza quasi sudare; i vari Mambretti, Solaini e Santroni (tutti in doppia cifra) contribuiscono alla prova di forza, anche se il Montenegro è bravo, dopo il -11 del primo quarto, a non prendere mai un’imbarcata (Flego 20, Perego 18, Vaiarelli 16), e l’85-76 non compromette la differenza canestri complessiva.
In una sfida accesa e polemica quanto equilibrata, i Black Sheep si rimettono in corsa ai danni della Tazza; il duello tra le due super-marcatrici Genta e Maiorano finisce a retine poco violate (8 e 11 punti rispettivamente), la serie di sorpassi dura fino a 1’30” dalla fine, quando una tripla di Lo Brutto dà il via al 7-0 che risolve per i Black (65-58; 14 di Zollino per le “Pecore Nere”; non bastano 14 di Mereu).
La seconda settimana s’apre col big match tra Cachuccho e Pizza. Prevalgono questi ultimi nonostante abbiano perso, nel frattempo, Borroni e Tortorici per infortuni che chiudono anticipatamente il loro torneo. Cachuccho invece al completo, ma non basta. Gran duello tra Simone Gatti e Fusella, ma la differenza la fanno soprattutto le donne dei Pizza, tenendo ad appena 7 punti complessivi (contro 20) le rivali: non a caso è nel secondo quarto, quello “femminile”, che scappano via i Pizza (massimo +15 in avvio di ripresa). Poi la rabbiosa rimonta del Cachuccho, che sorpassa a 4’ dalla fine ma subisce da Fusella ed Eleni il decisivo allungo a +4. Dopo 2 liberi di Solaini c’è un canestro di Santroni che varrebbe il pari, ma è annullato perché il tiro passa da sotto la retina. Finisce 71-69 per i Pizza (Fusella 23, Leonardi ed Eleni 14; di là S. Gatti 20, Solaini 14) e vale un’ipoteca sul primato.
Il Montenegro fa un passo importante verso la qualificazione, dominando una Tazza con sole 2 donne a referto e pochi sussulti a parte una rimonta da -17 a -3 in avvio di ripresa. Flego (25) guida però il pronto riallungo dei Monte, che chiudono 72-53 (Mereu 18 per la Tazza).
Anche il Cachuccho viaggia in scioltezza con la Tazza, la quale totalizza la peggior differenza canestri di quest’edizione (-59 in 4 partite). Vantaggio in doppia cifra già nel primo quarto e tale rimane salvo un breve momento all’inizio dell’ultimo, dopo il quale torna a crescere fino al +20 conclusivo (77-57 con 19 di Simone Gatti contro 16 di Laura Farinello e 15 di Malusardi; opaca Maiorano).
Il Montenegro sfida i Pizza con una teorica possibilità di conquistare il primato (ma servirebbe uno scarto molto ampio); il ritorno di Frantini, ex di turno insieme a Calastri, e l’assenza di Fusella potrebbero agevolare il compito. In effetti, dopo un iniziale +10 dei Pizza, Frantini propizia il riaggancio, poi si scatena Indraccolo per il +10 dei Monte a fine terzo quarto. Nell’altalena però tocca ai Pizza avere la reazione vincente, risolvendo la volata con un’entrata più aggiuntivo di Federico Ponchiroli e una tripla di Eleni (+7), anche se una tripla di Frantini ricuce a -2, però troppo tardi (80-78; Leonardi 28 ed Eleni 17 da una parte; Flego 26 e Frantini 21 dall’altra). Per i Pizza è quindi il sesto anno consecutivo con primato nel girone. I Monte si assicurano comunque il passaggio del turno fra le migliori terze (quinta volta in 6 partecipazioni).
Nell’ultima partita delle qualificazioni, i Black Sheep devono battere il Cachuccho di almeno 14 punti per passare il turno: missione improba nonostante la defezione di Simone Gatti (torneo finito) e, nella circostanza, anche di Solaini e Santroni. Il Cachuccho allunga a +12, i Black rimontano fino a -1 ma a inizio ripresa il Cachuccho riparte e non si volta più (71-53 con 14 di Bertolini, di là 15 di Genta). Quindi Cachuccho secondo e Black eliminati.

BOH E PIAZZ SUL FILO – Il programma dei quarti (quest’anno per la prima volta iniziati al giovedì dopo un’inedita pausa al mercoledì: quindi 4 sere di apnea bestiale per la fase a eliminazione diretta...) comincia con l’accoppiamento di ferro tra gli imbattuti Pizza e i pluri-titolati Boh Basta. La partita non delude, viaggiando sui binari di un equilibrio costante e un agonismo accesissimo. Uno straordinario Fusella tiene in corsa, e spesso davanti, i Pizza; ma alla lunga l’organico più profondo dei Boh Basta consente il sorpasso nel terzo quarto (50-54), e una più agevole gestione dei falli nell’ultimo, quando i campioni in carica segnano 14 punti su 16 dalla lunetta. Il contro-sorpasso di Fusella sul 61-59 è l’ultima illusione per i Pizza: episodio decisivo uno sfondamento chiamato a Leonardi, quinto fallo dopo quelli di Eleni e Sabatini. I Pizza protestano e arriva un tecnico alla panchina, per il +5 che virtualmente chiude i conti, anche se una tripla di Fusella ricuce a -2, troppo tardi visto che Munafò dalla lunetta non fallisce (66-70 conclusivo). Munafò top scorer dei suoi con 18, Bossi 11, di là eccezionale Fusella con 33 ma a parte i 13 di Leonardi arriva poco dagli altri. Quindi i Boh Basta possono inseguire ancora la tripletta mentre i Pizza, per la terza volta dopo il 2009 e 2011, escono nei quarti dopo aver chiuso imbattuti il girone.
Finale-thrilling anche nel successivo Piazz-Gnocca. Solita partenza a razzo di Bassani e compagni, altrettanto solito inizio a rilento dei Piazz: clamoroso il 3-18 dopo 6 minuti in favore della Gnocca. I Piazz frenano l’emorragia ma non decollano: ancora -12 all’intervallo, con poche segnature. Lo scarto si dimezza nel terzo periodo e, con una difesa ermetica (complice la stanchezza di una Gnocca dall’organico ridotto) e i canestri di Gugliotta e Marcella Filippi, arriva il sorpasso a circa 3’ dalla fine. C’è però la reazione della Gnocca che, a 40 secondi dalla fine, torna davanti con una tripla di Giulia De Cristofaro. Toglie le castagne dal fuoco Erika Francione che s’inventa eroina a sorpresa con un arresto e tiro vincente a -23 secondi: nell’ultima convulsa azione la Gnocca non cava nulla. Termina 55-54 e i Piazz evitano il “trappolone”, conquistando la semifinale per la quinta volta. Garavaglia con 15 e Filippi con 11 i top per i vincitori, 25 di Bassani unico in doppia cifra per la Gnocca (ma solo 8 per lui dal 2° quarto in avanti).

CIAPA FACILE, CACHUCCHO ALLA DISTANZA – L’indomani conquistano la semifinale con agio i Ciapalabala, complici le assenze di peso nel Montenegro (Perego, Vaiarelli e Calastri). Le folate offensive dei Ciapa sono inarrestabili per la difesa avversaria: così le repliche, affidate di volta in volta a Indraccolo (26), Flego (25) e Michela Frantini (19), possono solo contenere i danni. Dopo il +10 all’intervallo, la spallata definitiva è a inizio ripresa (72-55 a fine terzo quarto), il finale non ha scossoni: 101-82 con 26 di Bergna, 22 di Ballarate e 15 di Paieri.
Combattuto invece l’ultimo dei quarti, tra i Fuskugnaskamukula, che non vogliono accontentarsi del ritorno alla seconda fase raggiunto dopo 7 anni, e un Cachuccho che deve fare i conti con una serie di assenze pesanti: S. Gatti, Mambretti, Solaini. Frequenti alternanze al comando, nessuno prende il controllo, inevitabile il finale in volata, in cui due liberi di Lalla Guidi e un canestro di Santroni preparano il terreno per una tripla frontale di Albani che chiude i conti. Finisce 72-66 con 21 di Albani e 18 di Bertolini per i vincitori, 18 di Lanzani e 14 di Terreran per gli sconfitti.

BOH BASTA D’AUTORE – Il sabato delle semifinali è punzecchiato dalla pioggia, che dopo una lunga incertezza inizia a scendere dopo pochi secondi di gioco della prima sfida, tra Boh Basta e Amici del Piazz. Tutti dunque in palestra per questa sfida stellare, con un paio d’assenze importanti per parte (ma quelle di Garavaglia e Filippi per i Piazz peseranno di più). C’è equilibrio per 3 quarti, pur coi Boh Basta quasi sempre in vantaggio salvo un paio di effimeri sorpassi dei Piazz (non oltre il +1 mentre i campioni toccano anche il +10). Il frangente più spettacolare – senza scordare un monumentale schiaccione di Saini in contropiede nel secondo periodo; Saini che poco dopo s’infortuna – è ai inizio ripresa, con una serie di break e controbreak che dopo un +11 dei Boh Basta (propiziato da Bossi, Munafò e Simone Casati) vede i Piazz rimontare a -3 con una folata dei fratelli Tieghi. Ma gli assi Radovanovic, Gugliotta e Furlanetto deludono a inizio ultimo quarto, facendosi infilzare dai Boh Basta coi soliti Munafò e Bossi: sul +12 a 4’ dalla fine i conti sono virtualmente chiusi. Finisce 91-79 (col brivido a lieto fine di uno svenimento di Camilla Tandoi) e i Boh Basta sono in finale per la quinta volta negli ultimi 6 anni: super. Per loro 25 di Munafò, 22 di S. Casati, 18 di Bossi; di là 22 di Federico Tieghi, 12 di Francesco Tieghi.

CIAPA NEL FINALE – Grazie al lavoro di asciugatura del campo da parte degli organizzatori, la finale del tiro da 3 punti si disputa all’aperto: vince Simone Casati, che rimpingua così la sua già grassa serata. Poi però la pioggia fa di nuovo la scassaquindici e si torna in palestra per la seconda semifinale.
Ancora pesanti le assenze per il Cachuccho (le stesse di ieri più due ragazze), mentre i Ciapa sono al completo salvo l’infortunato Corti. L’impressione è che i Ciapa possano controllare le operazioni, in realtà un caparbio Cachuccho, con un monumentale Santroni, se la gioca fino in fondo. Vantaggio Ciapa fino a +11 nel secondo quarto, ma è solo +5 all’intervallo e poi sorpasso nel terzo (massimo +5), con Bergna e Ballarate prematuramente a 4 falli. Il rientro di Ballarate riequilibra la tenzone a metà ultimo quarto, poi è vibrante testa a testa. Ballarate è il risolutore per i Ciapa, annullando le prodezze di Santroni che però, come i compagni, finisce col fiato corto. Un gioco da 4 punti di Ballarate è la zampata definitiva; punteggio conclusivo 87-80 (Ballarate 27, Bergna 20, Morena Capiaghi 16 contro 33 di Santroni, 20 di Bertolini, 12 di Valentina Gatti) per i Ciapa che tornano in finale dopo 3 anni, mentre il Cachuccho deve ancora rinviare il sogno di una prima affermazione a Binzago.

INFINITI BOH BASTA – Dopo la “finalina” vinta dai Piazz sul Cachuccho (97-88 con 18 di Berenato e 14 di Radovanovic contro 27 di Albani, 22 di Teruzzi e 16 di V. Gatti) e uno spettacolo di basket acrobatico, ecco il “championship game” di questa XX edizione, davanti a un grande pubblico. Pronostico incerto perché i Ciapa hanno vinto di 13 nella medesima sfida della prima fase, però i Boh nel frattempo hanno ritrovato lo smalto dei giorni migliori e, nonostante le assenze di Saini, Radaelli e Arrigoni (di là sempre out Corti), hanno una rotazione in più, sempre importante sulla distanza dei 40 minuti e con un tipo di gioco che provoca raffiche di falli.
La partita è intensissima, giocata con ferocia e determinazione da entrambe le squadre. Non mancano i focolai di tensione, figli di una voglia di vincere impressionante, ma sono soprattutto i ripetuti scambi di canestri a fare la storia della gara. Punteggio altissimo fin dall’inizio (29-25 per i Boh a fine primo quarto), con i campioni in carica che scappano a +15 a metà secondo periodo, con Munafò, Bossi e S. Casati inarrestabili. La riscossa dei Ciapa prima dell’intervallo è veemente: Ballarate, Bergna e Beretta propiziano il riaggancio, su un formidabile 55-55 al riposo.
Emozioni e sorpassi senza fine a inizio ripresa. I Boh però sono bravissimi a non farsi scomporre dal 4° fallo precoce di Crisci e Munafò, impedendo ai Ciapa di prendere il comando, se non per pochi istanti. Mattia e Simone Casati, poi il rientrato Munafò, tengono avanti i Boh anche a fine terzo periodo (85-81). Sembra nuovamente girare il vento a favore dei Ciapa quando Crisci e Munafò escono per falli: a 5’ dalla fine è solo +2 Boh ed è come ripartire da zero.
Ma ancora una volta, quando conta, i Boh trovano sempre qualche soluzione per continuare a condurre. I Ciapa pagano la stanchezza della terza partita in 3 giorni e, dopo l’ultimo sforzo per riportarsi a -1 con 3’30” da giocare, finiscono la benzina. Simone Casati realizza un contropiede e poi un libero per il minibreak a +4 che, di fatto, è quello definitivo. Bossi stravince il duello tra “primedonne” con Capiaghi, i Ciapa scontano anch’essi i falli e dalla lunetta i Boh non fanno regali. Finisce 108-102, punteggio eloquente (Munafò 24, S. Casati 23, Bossi 22 per i campioni; 28 di Ballarate, 21 di Bergna, 15 di Paieri per gli sconfitti). Così come eloquenti sono i 3 titoli di fila per i Boh Basta, 4 in 5 anni. Eccezionale.

I PREMI – A sorpresa Mattia Casati è eletto miglior giocatore: non un “attore protagonista”, ma un fondamentale collante della dinastia dei Boh; comunque decisivi i suoi 17 punti in finale. Miglior giocatrice è Giulia De Cristofaro della Gnocca Fritta. I top scorer sono appannaggio dei Ciapa con Ballarate e Capiaghi, entrambi vincenti di 1 solo punto, rispettivamente sul compagno Bergna e su Bossi. Gli altri premi vanno agli Sturmtruppen (fair play), Black Sheep (percentuale punti donne), Flego (presenza e simpatia), Ultima Tazza (commiato), Ludovica Rossini (partecipante più giovane).

IL TABELLINO DELLA FINALE
I RAGAZZI DEL BOH BASTA - CIAPALABALA 108-102 (29-25, 55-55, 85-81)
BOH BASTA: Luca Casati 5, Cristina Bonalumi 2, Carolina Bossi 22, Lydia Casagrande 6, Ilaria Brino 2, Marzia Maragucci, Thomas Munafò 24, Mauro Corrada 1, Simone Casati 23, Nicola Crisci 6, Mattia Casati 17.
CIAPALABALA: Eleonora Gariboldi 2, Giulia Vitale, Andrea Paieri 15, Valentina Gariboldi 2, Morena Capiaghi 9, Silvia Scudiero 9, Luca Bergna 21, Matteo Ballarate 28, Luigi Beretta 12, Roberto Mariani 4.

Ancora loro: la quarta laurea dei Boh Basta.

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