martedì 30 giugno 2009

RACCONTO edizione 2006

I TROLLI METTONO TUTTI IN RIGA NELL’EDIZIONE “GRANDI FIRME”

“Edizione grandi firme”, “edizione delle stelle”: è stato definito in tanti modi Binzago 2006, ma forse è più azzeccato parlare di “edizione Wimbledon”... Non solo per l’altissima qualità dei partecipanti, ma anche, purtroppo, per le troppe serate di pioggia. Va agli archivi, comunque, un torneo assolutamente memorabile per quello che si è visto in campo: partite tiratissime, raffiche di schiacciate e azioni al di sopra del ferro, organici sontuosi frutto di una colossale “corsa agli armamenti” effettuata un po’ da tutte le squadre. Ma alla fine rideranno quasi solo i Trolli...

SIAMO IN 15 – Novità importanti nella formula: le squadre salgono da 12 a 15 (con ovvio record assoluto di partecipanti: 169, di cui 104 uomini e 65 donne) e le tre nuove saranno tutte in grado di recitare una parte significativa: in particolare gli Amici del Piazz irrompono come nuova seria pretendente al titolo. Circa un mese prima dell’inizio del torneo, Gabriele Piazzolla, mito dei campetti milanesi arrivato fino alla B1, si toglie la vita: avrebbe dovuto far parte della squadra organizzata dal procuratore Lorenzo Gallotti che ora sbarca a Binzago portando il suo nome. Organico super nella parte maschile, da Cissé strappato ai campioni in carica, ai bomber Vismara e Arnaboldi, al giovane asse play-pivot Pozzi-Davide Colombo; tra le donne spiccano Marcella Filippi, lunga di Carugate che però si vedrà poco, e la guardia Viganò di Biassono, la più apprezzata del torneo dal punto di vista estetico (ehm)... Gli altri nuovi team sono le Biomasse di “Arvydas” Pagan, con tanti veterani di Milano città (Mariani, Ronzoni, Cremascoli) e provincia (Re, già visto l’anno scorso coi Vam Piri; Barzago, che ritorna dopo anni; De Gasperi, preso dai Porrignos); e i Garba Guys, interamente “made in Garbagnate” sia tra gli uomini (col quartetto di C2 Allegri-Musarra-Lollobrigida- Chiodaroli) che tra le donne.
Le 15 squadre portano a una revisione della formula dopo tempo immemorabile: i gironi diventano 3, vengono istituiti i quarti di finale cui accedono le prime 2 di ciascun girone più le due migliori terze. Il periodo di gioco si allunga su 3 settimane, comprendendo 4 serate di pausa per i concomitanti Mondiali di calcio. Confermati gli arbitri Uisp, che a differenza dell’anno prima arrivano in forze.

CORSA AGLI ARMAMENTI – Di fronte all’assalto delle nuove, le superpotenze già inserite confermano le loro posizioni nella griglia di partenza con rosters di lusso, ma anche chi ha fatto meno bene nel 2005 presenta interessanti novità per rilanciarsi. Pochi cambiamenti nei detentori del titolo, ora denominati Red Army: arrivano i pivottoni Corbetta e Alessandra Calastri, confermati gli altri “big” a parte il già citato Cissé, Carrea più Ntumba tra le donne. Cambiano pelle, invece, i finalisti dell’anno prima: addio ai vari Amati, Sabatini e Villa e a gran parte delle ragazze; la continuità, col nuovo nome di Sem Semper Ciuk, è garantita da Giorgio Borghi, Beretta, Pifferi e Silvia Scudiero, cui si affianca un’interessante pattuglia di giocatori e giocatrici della zona di Cantù, tra cui il bomber (un po’ pazzo) Fabio Borghi e la giovane Morena Capiaghi. Novità significative anche nei Mezzo Destro Mezzo Sinistro (ex Cacchucho dello Zio), che devono rinunciare all’infortunato Mambretti, ma compensano con l’altrettanto celebre “L” Solaini e con la frizzante guardia Mauro Perego; di lusso l’addizione di Milica Micovic, talento italo-serbo in forza a Carugate di A2.
Pochi cambiamenti per i Trolli, delusi del 2005, che si ringiovaniscono sotto canestro con Cappellotto al posto di Cammi e non ripropongono Laura Gorla; e per i Porrignos, un po’ rimaneggiati tra gli uomini ma sempre con una foltissima pattuglia di carugatesi o ex. Le due “big” più tradizionali otterranno risultati opposti.
I più rinforzati della seconda fascia sembrano i Fuskugnaskamukula, con 3 addizioni importanti come il giovane Sergio Plumari, fresco campione d’Italia under 21 con l’Armani Jeans Milano, il tiratore Casiraghi, il lungo Davide Orsenigo, già visto a Binzago anni prima; e gli Mts, con un nuovo, scintillante terzetto femminile: Martina Monticelli, Linzola e Ponchiroli, le prime due già in A2, la terza in procinto di andarci. Anche in questo caso i risultati saranno di segno opposto. Mercato proficuo anche per Quel che resta della Tazza, che “razionalizza” il roster maschile puntando su un nucleo tutto di Rovello Porro e fa esordire l’eccellente Michela Frantini, compagna di Censini al Geas; e per i Black Sheep, che rinforzano la componente di Bellusco tra gli uomini, più due realizzatori come Oberto di Cernusco e Bonfardini di Carugate, e innestano la bomber Campisi tra le donne. La novità tra i Gigagnomi è il solido lungo Boffi, quelle dei Vam Piri sono il ritorno sul cemento binzaghese dell’”antico re” Federico Grassi e l’esordio di Lija Kuzmaite, lituana che milita a Monza (dall’estate successiva al Geas in A2) e che con il suo 1,96 è la giocatrice più alta della storia del torneo. Chiudono il quadro i Pere che il Pompelmo faccia Mele di Bertoletti & C., con il consueto organico dalla zona nord di Milano, privo però di Banfi.

SHOWTIME – Un cast tale, come si vede, che ci vuole un’ora solo per leggerlo. E lo spettacolo in campo non delude, tra pronostici rispettati e altri che saltano, ma con la costante che i punteggi sono sempre alti e non si assiste quasi mai a partite noiose.
Il girone A è il meno incerto. Red Army e Trolli fanno subito il vuoto, rullando gli avversari con ampi scarti. La resistenza più credibile viene dalle Biomasse, che pur con un gioco poco ortodosso (la maggior parte dei loro tiri è dai 6,25... anzi, spesso da 8 o 9 metri) fanno leva su un indiscutibile talento dei singoli. Per metà gara tengono testa alla Red Army con uno scatenato De Gasperi (18 punti nei primi 7’ con 4 triple), ma poi è Guerrato, a suon di schiacciate, a fare la differenza. Deludono gli Mts, frenati da parecchie assenze, quasi mai pericolosi. Trolli e Red Army si giocano il primato nello scontro diretto dell’ultima giornata: partono meglio i Red (Vendramini 21, Maiorano 19, Guerrato 18), ma uno schiaccione di Cappellotto a difesa schierata suona la carica per i Trolli (Vitali 24, Chioda 19, Majerna 16) che a suon di contropiedi non si voltano più indietro e chiudono sul 94-83, bella rivincita sulla sconfitta dell’anno prima.
Nel girone B gli Amici del Piazz viaggiano imbattuti, pur vincendo sempre di misura. Brividi per loro all’esordio contro la Tazza (decidono una rubata di Cissé e 2 liberi di Viganò) e contro i Garba Guys, quando l’espulsione di Pozzi riduce a 2 la componente maschile: scivolati fino a –14, i Piazz scatenano una rimonta vincente con Vismara (26), Colombo e le ottime Viganò e Sesana (un po’ ignorate dai non certo timidi compagni nelle prime partite...): 80-77. I Garba comunque sono tra le sorprese più positive del torneo: gli uomini sfruttano il perfetto affiatamento e l’energia a rimbalzo in attacco, le ragazze, pur giovani e poco blasonate, non si fanno mai travolgere, così arriva un ottimo 2° posto. Male invece i Porrignos, che sembrano appannati rispetto al passato e si fanno sorprendere dai Garba all’esordio e dalla Tazza nella partita dopo (Frantini la migliore tra le varie giocatrici di A2 in campo), e per effetto dei risultati concomitanti sono già out. Ultimi i Vam Piri nonostante Kuzmaite faccia il vuoto e Grassi mostri una classe intatta: 4 sconfitte di misura per loro.

SORPRESA – Incertissimo il gruppo C, un vero terno al lotto. Le faticose vittorie di Mezzo Destro e Sem Semper Ciuk sui Gigagnomi fanno già capire che non ci sono padroni, ma a far “saltare il banco” è il colpaccio dei Black Sheep sui Ciuk, che sul +15 mollano gli ormeggi e si fanno sorpassare, con la coppia in rosa Stracchi-Campisi protagonista: “giallo” finale con una tripla del pareggio di Fabio Borghi che viene data da 2, sancendo la sconfitta per 71-70: reazione scomposta del suddetto, ma così è. Nella stessa serata, altro botto, con i Fuskugnaskamukula (Plumari 21) che guastano l’esordio binzaghese di Solaini (22) rimontando dal –10 di metà ripresa; di Orsenigo la sequenza vincente nel finale. Per i Ciuk arriva poi un gran riscatto sui Fuskugnaska (93-70 con l’asse Beretta-Pifferi e la supremazia delle ragazze). Si arriva alle ultime 2 partite del girone con nessuna qualificata e nessuna ancora fuori, ma è decisivo lo scontro Ciuk-Mezzo Destro. Sfortunati questi ultimi, con Micovic assente e Solaini che sotto l’acqua non trova la strada per la palestra, arrivando solo nel 2° tempo; Kaburi tiene botta, ma nella ripresa i voli di Pifferi (super stoppata proprio su “L”) e la concretezza di Beretta scavano il solco. Il risultato elimina i Black Sheep che comunque poi perdono con i Gigagnomi e scivolano all’ultimo posto.
A questo punto rimangono da decidere le due migliori terze: con la Tazza già sicura visto il vantaggio sui Mezzo Destro, le Biomasse hanno il vantaggio di scendere in campo sapendo esattamente lo scarto che serve: +16, arriva un +18 sul fanalino di coda Pompelmo con 28 di Ronzoni. Così, una delle grandi favorite, i Mezzo Destro, è fuori, pagando l’equilibrio del girone e... la maledizione della maglia bianca: per il quarto anno di fila viene assegnata a una favorita (nell’ordine Uff Team, Il Nome, Trolli) e questa viene puntualmente eliminata nel girone! Al contrario, la maglia rossa è “garanzia” di arrivare in finale.

QUARTI AL CHIUSO – La pioggia, che già aveva fatto capolino 3 volte durante le eliminatorie, si accanisce sui quarti di finale, costringendo in entrambi i casi a rifugiarsi in palestra. Peccato perché uno spettacolo di alto livello viene visto solo da pochi intimi. E la beffa è che nei giorni di pausa non cade una goccia... Ma pazienza. La partita più scintillante è la prima, con i Red Army che, da secondi, beccano un accoppiamento “di ferro” con i Sem Semper Ciuk. Comincia alla grandissima Pifferi: 3 triple e 11 punti nei primi 3’ (19 alla fine). Ma i Red, al gran completo, macinano gioco con le penetrazioni di Anzivino (17), la solidità di Calastri (13) e la classe degli altri, arrivando fino a +21 a inizio ripresa. La reazione dei Ciuk si ferma all’81-70 finale.
Solo qualche brivido per gli Amici del Piazz contro le Biomasse. All’inizio dominano i Piazz con la velocità di Arnaboldi (20) e Colombo (19): +21 all’intervallo. A metà ripresa le Biomasse scaldano finalmente la mira da 3 e trovano da Villani le penetrazioni che portano fino a –5. Ma Cissé rimette tutto a posto con uno schiaccione a difesa schierata: tutti a casa (78-63).
Il giorno dopo tocca ai Trolli confermare di essere in forma da titolo: peccato per la Tazza che si presenta rimaneggiata (out Turconi, squalificato, e Censini) e pur grandinando triple (Zilli 21 punti, Malusardi 20) non può competere con la “4x100” scatenata da Vitali (25), Chioda (14), Perego (13) e Majerna (13): 93-79.
Chiude la più equilibrata di queste 4 sfide. Fuskugnaskamukula (Plumari 29, Casiraghi e Lanzani 15) e Garba Guys (Musarra 23, Chiodaroli 22, Allegri 15) si sfidano a viso aperto, con un frenetico quanto divertente “corri e tira”. Grande equilibrio con parziali ora per gli uni, ora per gli altri, finché Ilaria Schieppati (14) innesca il parziale decisivo a metà ripresa, resistendo nel finale: 98-92.

A SENSO UNICO – La serata delle semifinali (finalmente si torna all’aperto) comincia con un momento emotivamente forte: gli Amici del Piazz consegnano al padre di Gabriele Piazzolla un poster incorniciato del figlio, con la dedica di tutti i componenti. Comprensibile che la partita con i Red Army inizi contratta su entrambi i fronti. Ma quando i campioni in carica si sbloccano, producono probabilmente la loro miglior prestazione sulle scene binzaghesi, grandinando da ogni parte con Vendramini (16), Guerrato (15), Anzivino (14) e Biffi (3 triple di fila) scatenati, e con un’Alessandra Calastri ancora dominante sotto canestro. Dall’altra parte solo Cissé (24) appare in serata, Vismara si fa male e gli altri, donne comprese, non incidono. 55-35 all’intervallo e giochi chiusi in anticipo, 84-72 il finale.
Nell’intervallo tra le due partite, Luca Chioda batte tutti nella finale del tiro da 3 punti, con un ultimo giro scintillante che piega, nell’ordine, i veterani Sapia e Ferrarese e il lungo “mano morbida” Orsenigo.
Ottimo segnale per i Trolli che viaggiano a mille anche nella semifinale che parte subito dopo. I Fuskugnaska (Galli 14, Schieppati 13), senza Casiraghi e con Plumari presto gravato di falli, tengono botta per metà tempo, poi una volitiva “Sisa” Scarciello (16 come il “boyfriend” Chioda e come Vitali) lancia il primo break, che presto si consolida fino al 46-30 che anche in questo caso chiude i giochi a metà gara. Troppo solidi e determinati i Trolli per farsi riprendere, Fuskugnaska forse appagati dall’obiettivo raggiunto. Una schiacciata di Cappellotto manda i titoli di coda: 75-58.

TROLLI PIGLIATUTTO – Dopo la “finalina” vinta di misura dai Piazz, si ritrovano così nella finalissima Trolli e Red Army, già incontratisi nel girone. Forti rivalità (tra l’altro, Perego-Chioda-Gerli da una parte e Vendramini-Biffi dall’altra sono stati compagni a Cernusco fino a 2 anni prima), gran voglia di vincere su entrambi i fronti, pubblico folto come sempre ma molto più partecipe e “schierato” (tifo acceso e qualche battibecco di troppo) rispetto alle finali degli anni passati. Pesanti le assenze in casa-Red Army: Anzivino e Corbetta marcano visita, il che significa che l’unico cambio tra gli uomini è il “dilettante” Beck...
Chiara dunque la strategia dei “Reds”: partire forte per prevenire il fisiologico calo finale rispetto ad avversari più freschi. Funziona solo in parte: Biffi controlla i ritmi, Guerrato (23 punti) è scatenato sotto, le ragazze (Maiorano 10) provano a sfruttare la superiorità tecnica e fisica sulle avversarie (24-5 il conto dei punti “in rosa” alla fine). Con le penetrazioni di Gaia Angelo arriva il massimo vantaggio per la Red Army (+9). Ma i Trolli limitano bene Vendramini (7), le ragazze difendono tosto e le accelerazioni di Perego (19) e Vitali (14) riducono il margine nel finale di 1° tempo (42-38 Red Army). L’inizio ripresa è il momento chiave: i Trolli sbagliano molto, ma i “Reds” sprecano la chance di allungare, e quando calano le energie i Trolli, nonostante un infortunio a Cappellotto, iniziano a prendere in mano la partita (emblematica un’azione con 3 rimbalzi in attacco di fila). Si segna poco e si viaggia punto a punto fino a 3’ dalla fine. Sul +1 Trolli (66-65), il “fattaccio”: Guerrato ruba una palla, in maniera “decisa”, a Marzia Germani, i Trolli e buona parte del pubblico insorgono. Attimi di confusione, aumentati da un’incomprensione tra tavolo e arbitri che porta a uno stop di alcuni minuti. Alla ripresa, la Red Army evapora e i Trolli volano: il “professor” Perego con una sospensione dalla lunetta dà inizio al parziale di 10-0 che chiude il match. Tripla pesantissima di Gerli per il +6 Trolli, i campioni in carica non ne hanno più e cedono lo scettro: 76-65 il finale.

PULEMMICA - Le polemiche hanno uno strascico nel dopo-partita: Vendramini e Guerrato rifiutano di presentarsi alla premiazione. Anche questo gesto suscita giudizi opposti: c’è chi lo definisce una pirlata che si potevano risparmiare, visto il contesto del torneo, altri invece ricordano l’orgoglio della nazionale Usa che alle Olimpiadi di Monaco 1972 non si presentò a ritirare la medaglia d’argento perché si sentiva derubata... La realtà sta nel mezzo, e cioè che nessuno ha rubato niente, ma non è giusto che Guerrato passi per il “cattivo” della situazione quando gli uomini dei Trolli ci hanno messo del loro (giustamente) per ostacolare le iniziative delle girls avversarie... Il dibattito impazza anche sul forum di Webbasket per una settimana abbondante, poi, come è giusto che sia, tutti vanno in vacanza e non ci si pensa più.
Tornando ai premi, il bottino dei Trolli si completa con il premio di Mvp maschile assegnato all’unanimità a Vitali. Più incerta l’attribuzione dell’oscar femminile, ma alla fine la spunta Frantini, che all’esordio sul palcoscenico di Binzago ha impressionato tutti per efficacia e forza fisica: da ricordare una palla strappata a Grassi e trasformata in un “coast to coast” vincente. Spicca il tris della “Tazza” nel premio Fair Play.
Si chiude così un’edizione qualitativamente forse irripetibile: proprio nell’anno in cui partivano più indietro nei pronostici della vigilia, in mezzo a squadre farcite di “stelle” conclamate, i Trolli riescono, dopo molti assalti falliti, a conquistare il Memorial Mauri, e a farlo con un percorso netto e uno scarto mai inferiore agli 11 punti nelle 7 vittorie. Se è vero che hanno avuto un pizzico di fortuna nel trovare sempre avversarie incomplete, è altrettanto vero che erano in credito abbondante con la sorte per gli anni precedenti. Una vittoria che, a dispetto di tante “superstar” rimaste a mani vuote, premia l’adattamento perfetto del collettivo-Trolli a ciò che ci vuole per far bene a Binzago...

TABELLINO DELLA FINALE
I Trolli-Red Army 76-65 (38-42)
TROLLI: Marco Perego 19, Paolo Vitali 14, Matteo Gerli 12, Luca Chioda 9, Fabrizio Majerna 6, Francesco Cappellotto 6, Domiziano Ferrarese 5; Simona Scarciello 5, Marzia Germani, Chiara De Ponti. Assente: Roberta Merli.
RED ARMY: Max Guerrato 23, Matteo Biffi 9, Dario Vendramini 7, Manuel Beck 2; Masha Maiorano 10, Nadia Rovida 6, Gaia Angelo 6, Alessandra Calastri 2. Assenti: Roberto Anzivino, Pierpaolo Corbetta.
Arbitri: Camerino e Severi.


Finalmente it's Trolli-time nel 2006.

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