SULL’EQUILIBRIO SVETTANO I PORRIGNOS
Una delle edizioni più aperte e meno prevedibili della storia del torneo, anche se terminata in una finale vinta in modo piuttosto netto dai Porrignos del fenomeno Bianchi, "ciliegina sulla torta" di un organico già forte di suo. La caratteristica del torneo 2004 è il livellamento delle squadre, dovuto all’addio di alcune “superpotenze” e all’arrivo, in compenso, di giocatori e giocatrici di pregio in molte altre formazioni, prima di allora quasi solo “amatoriali”. Buona annata sul fronte meteorologico (solo una fuga al coperto per pioggia), anche se verso metà torneo un’ondata di freddo anomalo costringe gli spettatori al maglione per due o tre sere.
FACCE NUOVE E CONFERME – Rispetto all’anno prima scompare una grande storica come l’Uff Team di Grassi, Ferrario e Figini, e si fanno da parte anche i Chupitos di Nigro & c. Inoltre non scendono più sull’asfalto di Binzago due super-protagonisti come Leva e Benzoni (il primo risulta iscritto ma non si presenterà).
In compenso si registrano esordi importanti, soprattutto in squadre meno quotate: il bomber Andrea Monguzzi e il pivot Crisci negli Mts; Annalisa Censini, stella del Geas Sesto in A2, nella Compagnia della Tazza (ex Shpalman) di Malusardi; Masha Maiorano, che in quei giorni firma per Rovereto in A1, nel Panabinzaikos. Quest’ultima formazione, con un nucleo di 4 giocatori della Pob Binzago, è uno dei due nuovi team insieme agli Zarruele, un gruppo di Turate e Gerenzano. Entrambe queste “matricole” chiuderanno senza vittorie.
Tra le “big”, c’è il ritorno di Alessandro Bianchi (reduce da una stagione in B1 a Campli), che risulterà decisivo, con i Porrignos, che si rinforzano anche col giovane Montagna e l’esperto pivot Viganò, e hanno il solito quartetto femminile di Carugate (fresco di promozione in A2).
I campioni in carica di Amati & C., iscritti col nome di… “Il Nome lo stiamo ancora pensando”, hanno gli stessi elementi dell’anno prima salvo la pesante perdita di Sabatini, compensata però dal ritorno di Pippo Toschi, idolo delle ragazzine, mentre tra le donne arrivano le ottime Lupo (guardia) e Bratovich (pivot di Biassono in A2), mentre non c’è Scudiero.
Tra i favoriti anche i Belli & Monelli di Marco Perego, che fanno registrare solo qualche piccolo ritocco (out Armila e Majerna, dentro Gerli e “Space” Simonelli); mentre il gruppo di Varedo (nuovo nome Fuskugnaskamukula), persi appunto Leva e Benzoni oltre a Ciccio Orsenigo e a Max Guerrato, si presenta in formazione quasi tutta “fatta in casa” (il bomber Cremonesi è rimpiazzato da Lanzani), a parte qualche sporadica apparizione del pivottone slavo Milan Jekic. Più forti dell’anno prima, invece, i Gigagnomi (ex Bulle & Pupi) che schierano stavolta entrambi i fratelli Casati ma soprattutto troveranno alchimie perfette per essere la sorpresa del torneo. I Vam Piri padroni di casa ritrovano “Gerry” Chiapparini dopo un anno di assenza; invariati i Black Sheep; nei Dissenten di Bertoletti si presenta uno dei cannonieri principi della Promozione, Galbiati, e si vede più spesso dell’anno prima Valsecchi.
Rispetto all’anno prima, dunque, ci sono meno “corazzate”, ma in compenso si alza il livello delle squadre meno forti, sicché i gironi risultano molto più combattuti e impronosticabili, con tante partite risolte solo negli ultimi minuti.
Per la prima volta l’arbitraggio è affidato all’Uisp e i riscontri saranno positivi, con un nucleo di 7 arbitri che si alterna a coprire le 16 serate di gara. Sulle tribune e ai tavoli della sagra si registra un boom di addetti ai lavori, tra dirigenti, allenatori e giocatori che ne approfittano per fare mercato. È l’ultima edizione con la grande Mara Zardoni a coordinare gli organizzatori.
FUORI I CAMPIONI – Il girone A si apre con una grande sorpresa: i campioni in carica, senza Toschi lievemente infortunatosi a un torneo qualche sera prima, cadono contro i Gigagnomi trascinati dai fratelli Casati, micidiali in avvicinamento, dal “pivottone” Missaglia con i suoi urli, ma anche e soprattutto dal duo femminile Ceppi-Longoni con i loro tiri dalla distanza. Di Longoni, in particolare, è memorabile il gesto irridente (della serie “te l’ho messa in faccia”) dopo aver piazzato due triple sulla marcatura di Elisa Zanon (fresca di scudetto con la Comense).
Nessuno può prevederlo, ma questa sconfitta di 10 punti costerà carissimo a “Il Nome”. Infatti, i Gigagnomi perdono poi contro i Porrignos, ma contenendo lo scarto a sole 5 lunghezze, e avendo superato piuttosto agevolmente le altre avversarie (Zarruele, Compagnia della Tazza e Black Sheep; questi ultimi riescono anche in questa edizione a strappare 2 vittorie) si assicurano il passaggio del turno, potendo contare su una differenza canestri positiva in caso di parità a 3.
All’ultima giornata c’è il big match Il Nome-Porrignos e i campioni uscenti devono vincere di almeno 8 punti per evitare l’eliminazione. Amati e compagni sfoderano l’orgoglio, con “Bimbo” Villa scatenato al tiro (massimo vantaggio +11 per loro), ma nel momento più difficile per i Porrignos sale in cattedra Alessandro Bianchi che firma 17 punti in 5 minuti (!), riportando a contatto i suoi: sul -2 a pochi secondi dalla fine “Faffo” Viganò sbaglia apposta un libero per evitare i rischi dell’overtime e lo scarto finale di una sola lunghezza non basta a Il Nome. I Gigagnomi sono addirittura primi per differenza canestri.
DOMINIO MONELLO – Ancora più rocambolesco il girone B. I Belli & Monelli dominano, mettendo in mostra il talento emergente di Paolo Vitali a fianco dell’esperienza di Perego, Cammi e Ferrarese; ma dietro di loro è bagarre tra 4 squadre che si sconfiggono a vicenda in una serie di partite punto a punto.
Che Andrea Monguzzi (appena promosso in C1 con Lesmo… ma la società si è sciolta lasciandolo “a spasso”: a fine torneo troverà ingaggio a Cusano anche grazie alle sue prestazioni a Binzago...) abbia voglia di far sul serio lo si capisce già dall’esordio, quando con 29 punti (su 58 della squadra) fulmina il Panabinzaikos. Ancora meglio fa contro i Fuskugnaskamukula: 38 a bersaglio (col sottofondo dei cori degli alpini di Abbiate Guazzone, ospiti della serata…) e colpaccio a sorpresa.
I Vam Piri, dopo il derby vittorioso contro il Panabinzaikos davanti a un pubblico-record (decisivi Chiapparini e i due veterani della Pob Binzago, Venturini e Seregni), sono ancora in corsa, avendo battuto anche gli Mts grazie a una stoppata di Seregni su Monguzzi, ma perdono contro i Fuskugnaska e i Dissenten, che a loro volta cedono ai Fuskugnaska.
Si arriva così all’ultima giornata con gli Mts che affrontano i Dissenten: in caso di vittoria passerebbero il turno grazie allo scontro diretto a favore contro i Fuskugnaska, mentre i Dissenten sarebbero fuori comunque, avendo appunto perso con gli stessi Fuskugnaska. Punto a punto fino alla fine, quando sul -1 Monguzzi serve un assist a Vertemati sotto canestro: il “Conte” segna allo scadere, ma l’arbitro annulla per passi, decretando l’eliminazione degli Mts!
BIANCHI TRASCINA – Nella prima semifinale i Gigagnomi si confermano in stato di grazia (43 punti in coppia per i fratelli Casati) e travolgono i Fuskugnaskamukula, centrando il sorprendente traguardo della finalissima.
Tocca quindi alla finale del tiro da 3 punti, in cui Paolo Vitali regola Didoni e Bignardi, mentre Masha Maiorano, che aveva ottenuto il miglior punteggio sia nelle eliminatorie che nel primo turno di finale, chiude solo sesta.
La seconda semifinale è in realtà quasi una finale anticipata. Sfortunati i Belli & Monelli che come… premio per aver stravinto il loro girone si beccano l’accoppiamento più difficile coi Porrignos. Lotta dura, con i “Monelli” avanti anche di 8 a inizio ripresa ma Vantellino (19 punti) che riporta sotto i suoi replicando alle bombe di Ferrarese; alla fine Bianchi (27) fa ancora la differenza e un brillante canestro in “reverse” di Laura Toffolatti chiude i conti.
Dopo che i “Belli” si consolano travolgendo i Fuskugnaska per il 3° posto, la finalissima non offre grandi emozioni. Nei Gigagnomi, Ceppi e Longoni non ripetono le brillanti prestazioni offerte nel resto del torneo, sicché i Porrignos, pur senza dilagare, controllano il match con una decina di punti sin dal finale di 1° tempo. Bianchi mette la sua firma con una schiacciata in contropiede a sigillare la seconda vittoria dei Porrignos in 3 anni sull’asfalto di Binzago.
Tra i vari premi del dopo partita, da segnalare che per la prima (e unica) volta viene assegnato un riconoscimento al giocatore e alla giocatrice più simpatici: tra le donne è Annalisa Censini, tra i maschi se lo aggiudicano in coppia Andrea Bertoletti e Lorenzo Miolo (“il Lolly”), quest’ultimo nonostante un doppio bestemmione tirato dopo una brutta caduta nel corso di una partita... Di Bertoletti va invece ricordato un numero da circo eseguito contro il Panabinzaikos: si lancia in contropiede, subisce fallo, nello slancio finisce fuori dal campo e, senza fermarsi, esegue un salto mortale che manda in delirio il pubblico. Com’è, come non è, da quel momento i Dissenten, in svantaggio, ribaltano la partita!
TABELLINO DELLA FINALE
Porrignos - I Gigagnomi 64-53 (32-23)
PORRIGNOS: Fabio Bignardi 6, Fausto Viganò 11, Giosuè Didoni 2, Alessandro Bianchi 18, Roberto Montagna 10, Michele Vantellino 5; Laura Toffolatti 3, Federica Tremolada 4, Manuela Colnaghi, Alessandra Bosio 3, Elena Crotti 2, Claudia Biscari.
GIGAGNOMI: Paolo Cappelletti 3, Alberto Missaglia 6, Stefano Guerrato 4, Michele Casati 10, Mattia Casati 14; Nadia Longoni 11, Marta Ceppi 5, Sabrina Conti, Patrizia Lomurno.
Arbitri: Camerino e Severi.
I Porrignos vincono per la seconda volta in 3 anni.
Una delle edizioni più aperte e meno prevedibili della storia del torneo, anche se terminata in una finale vinta in modo piuttosto netto dai Porrignos del fenomeno Bianchi, "ciliegina sulla torta" di un organico già forte di suo. La caratteristica del torneo 2004 è il livellamento delle squadre, dovuto all’addio di alcune “superpotenze” e all’arrivo, in compenso, di giocatori e giocatrici di pregio in molte altre formazioni, prima di allora quasi solo “amatoriali”. Buona annata sul fronte meteorologico (solo una fuga al coperto per pioggia), anche se verso metà torneo un’ondata di freddo anomalo costringe gli spettatori al maglione per due o tre sere.
FACCE NUOVE E CONFERME – Rispetto all’anno prima scompare una grande storica come l’Uff Team di Grassi, Ferrario e Figini, e si fanno da parte anche i Chupitos di Nigro & c. Inoltre non scendono più sull’asfalto di Binzago due super-protagonisti come Leva e Benzoni (il primo risulta iscritto ma non si presenterà).
In compenso si registrano esordi importanti, soprattutto in squadre meno quotate: il bomber Andrea Monguzzi e il pivot Crisci negli Mts; Annalisa Censini, stella del Geas Sesto in A2, nella Compagnia della Tazza (ex Shpalman) di Malusardi; Masha Maiorano, che in quei giorni firma per Rovereto in A1, nel Panabinzaikos. Quest’ultima formazione, con un nucleo di 4 giocatori della Pob Binzago, è uno dei due nuovi team insieme agli Zarruele, un gruppo di Turate e Gerenzano. Entrambe queste “matricole” chiuderanno senza vittorie.
Tra le “big”, c’è il ritorno di Alessandro Bianchi (reduce da una stagione in B1 a Campli), che risulterà decisivo, con i Porrignos, che si rinforzano anche col giovane Montagna e l’esperto pivot Viganò, e hanno il solito quartetto femminile di Carugate (fresco di promozione in A2).
I campioni in carica di Amati & C., iscritti col nome di… “Il Nome lo stiamo ancora pensando”, hanno gli stessi elementi dell’anno prima salvo la pesante perdita di Sabatini, compensata però dal ritorno di Pippo Toschi, idolo delle ragazzine, mentre tra le donne arrivano le ottime Lupo (guardia) e Bratovich (pivot di Biassono in A2), mentre non c’è Scudiero.
Tra i favoriti anche i Belli & Monelli di Marco Perego, che fanno registrare solo qualche piccolo ritocco (out Armila e Majerna, dentro Gerli e “Space” Simonelli); mentre il gruppo di Varedo (nuovo nome Fuskugnaskamukula), persi appunto Leva e Benzoni oltre a Ciccio Orsenigo e a Max Guerrato, si presenta in formazione quasi tutta “fatta in casa” (il bomber Cremonesi è rimpiazzato da Lanzani), a parte qualche sporadica apparizione del pivottone slavo Milan Jekic. Più forti dell’anno prima, invece, i Gigagnomi (ex Bulle & Pupi) che schierano stavolta entrambi i fratelli Casati ma soprattutto troveranno alchimie perfette per essere la sorpresa del torneo. I Vam Piri padroni di casa ritrovano “Gerry” Chiapparini dopo un anno di assenza; invariati i Black Sheep; nei Dissenten di Bertoletti si presenta uno dei cannonieri principi della Promozione, Galbiati, e si vede più spesso dell’anno prima Valsecchi.
Rispetto all’anno prima, dunque, ci sono meno “corazzate”, ma in compenso si alza il livello delle squadre meno forti, sicché i gironi risultano molto più combattuti e impronosticabili, con tante partite risolte solo negli ultimi minuti.
Per la prima volta l’arbitraggio è affidato all’Uisp e i riscontri saranno positivi, con un nucleo di 7 arbitri che si alterna a coprire le 16 serate di gara. Sulle tribune e ai tavoli della sagra si registra un boom di addetti ai lavori, tra dirigenti, allenatori e giocatori che ne approfittano per fare mercato. È l’ultima edizione con la grande Mara Zardoni a coordinare gli organizzatori.
FUORI I CAMPIONI – Il girone A si apre con una grande sorpresa: i campioni in carica, senza Toschi lievemente infortunatosi a un torneo qualche sera prima, cadono contro i Gigagnomi trascinati dai fratelli Casati, micidiali in avvicinamento, dal “pivottone” Missaglia con i suoi urli, ma anche e soprattutto dal duo femminile Ceppi-Longoni con i loro tiri dalla distanza. Di Longoni, in particolare, è memorabile il gesto irridente (della serie “te l’ho messa in faccia”) dopo aver piazzato due triple sulla marcatura di Elisa Zanon (fresca di scudetto con la Comense).
Nessuno può prevederlo, ma questa sconfitta di 10 punti costerà carissimo a “Il Nome”. Infatti, i Gigagnomi perdono poi contro i Porrignos, ma contenendo lo scarto a sole 5 lunghezze, e avendo superato piuttosto agevolmente le altre avversarie (Zarruele, Compagnia della Tazza e Black Sheep; questi ultimi riescono anche in questa edizione a strappare 2 vittorie) si assicurano il passaggio del turno, potendo contare su una differenza canestri positiva in caso di parità a 3.
All’ultima giornata c’è il big match Il Nome-Porrignos e i campioni uscenti devono vincere di almeno 8 punti per evitare l’eliminazione. Amati e compagni sfoderano l’orgoglio, con “Bimbo” Villa scatenato al tiro (massimo vantaggio +11 per loro), ma nel momento più difficile per i Porrignos sale in cattedra Alessandro Bianchi che firma 17 punti in 5 minuti (!), riportando a contatto i suoi: sul -2 a pochi secondi dalla fine “Faffo” Viganò sbaglia apposta un libero per evitare i rischi dell’overtime e lo scarto finale di una sola lunghezza non basta a Il Nome. I Gigagnomi sono addirittura primi per differenza canestri.
DOMINIO MONELLO – Ancora più rocambolesco il girone B. I Belli & Monelli dominano, mettendo in mostra il talento emergente di Paolo Vitali a fianco dell’esperienza di Perego, Cammi e Ferrarese; ma dietro di loro è bagarre tra 4 squadre che si sconfiggono a vicenda in una serie di partite punto a punto.
Che Andrea Monguzzi (appena promosso in C1 con Lesmo… ma la società si è sciolta lasciandolo “a spasso”: a fine torneo troverà ingaggio a Cusano anche grazie alle sue prestazioni a Binzago...) abbia voglia di far sul serio lo si capisce già dall’esordio, quando con 29 punti (su 58 della squadra) fulmina il Panabinzaikos. Ancora meglio fa contro i Fuskugnaskamukula: 38 a bersaglio (col sottofondo dei cori degli alpini di Abbiate Guazzone, ospiti della serata…) e colpaccio a sorpresa.
I Vam Piri, dopo il derby vittorioso contro il Panabinzaikos davanti a un pubblico-record (decisivi Chiapparini e i due veterani della Pob Binzago, Venturini e Seregni), sono ancora in corsa, avendo battuto anche gli Mts grazie a una stoppata di Seregni su Monguzzi, ma perdono contro i Fuskugnaska e i Dissenten, che a loro volta cedono ai Fuskugnaska.
Si arriva così all’ultima giornata con gli Mts che affrontano i Dissenten: in caso di vittoria passerebbero il turno grazie allo scontro diretto a favore contro i Fuskugnaska, mentre i Dissenten sarebbero fuori comunque, avendo appunto perso con gli stessi Fuskugnaska. Punto a punto fino alla fine, quando sul -1 Monguzzi serve un assist a Vertemati sotto canestro: il “Conte” segna allo scadere, ma l’arbitro annulla per passi, decretando l’eliminazione degli Mts!
BIANCHI TRASCINA – Nella prima semifinale i Gigagnomi si confermano in stato di grazia (43 punti in coppia per i fratelli Casati) e travolgono i Fuskugnaskamukula, centrando il sorprendente traguardo della finalissima.
Tocca quindi alla finale del tiro da 3 punti, in cui Paolo Vitali regola Didoni e Bignardi, mentre Masha Maiorano, che aveva ottenuto il miglior punteggio sia nelle eliminatorie che nel primo turno di finale, chiude solo sesta.
La seconda semifinale è in realtà quasi una finale anticipata. Sfortunati i Belli & Monelli che come… premio per aver stravinto il loro girone si beccano l’accoppiamento più difficile coi Porrignos. Lotta dura, con i “Monelli” avanti anche di 8 a inizio ripresa ma Vantellino (19 punti) che riporta sotto i suoi replicando alle bombe di Ferrarese; alla fine Bianchi (27) fa ancora la differenza e un brillante canestro in “reverse” di Laura Toffolatti chiude i conti.
Dopo che i “Belli” si consolano travolgendo i Fuskugnaska per il 3° posto, la finalissima non offre grandi emozioni. Nei Gigagnomi, Ceppi e Longoni non ripetono le brillanti prestazioni offerte nel resto del torneo, sicché i Porrignos, pur senza dilagare, controllano il match con una decina di punti sin dal finale di 1° tempo. Bianchi mette la sua firma con una schiacciata in contropiede a sigillare la seconda vittoria dei Porrignos in 3 anni sull’asfalto di Binzago.
Tra i vari premi del dopo partita, da segnalare che per la prima (e unica) volta viene assegnato un riconoscimento al giocatore e alla giocatrice più simpatici: tra le donne è Annalisa Censini, tra i maschi se lo aggiudicano in coppia Andrea Bertoletti e Lorenzo Miolo (“il Lolly”), quest’ultimo nonostante un doppio bestemmione tirato dopo una brutta caduta nel corso di una partita... Di Bertoletti va invece ricordato un numero da circo eseguito contro il Panabinzaikos: si lancia in contropiede, subisce fallo, nello slancio finisce fuori dal campo e, senza fermarsi, esegue un salto mortale che manda in delirio il pubblico. Com’è, come non è, da quel momento i Dissenten, in svantaggio, ribaltano la partita!
TABELLINO DELLA FINALE
Porrignos - I Gigagnomi 64-53 (32-23)
PORRIGNOS: Fabio Bignardi 6, Fausto Viganò 11, Giosuè Didoni 2, Alessandro Bianchi 18, Roberto Montagna 10, Michele Vantellino 5; Laura Toffolatti 3, Federica Tremolada 4, Manuela Colnaghi, Alessandra Bosio 3, Elena Crotti 2, Claudia Biscari.
GIGAGNOMI: Paolo Cappelletti 3, Alberto Missaglia 6, Stefano Guerrato 4, Michele Casati 10, Mattia Casati 14; Nadia Longoni 11, Marta Ceppi 5, Sabrina Conti, Patrizia Lomurno.
Arbitri: Camerino e Severi.
I Porrignos vincono per la seconda volta in 3 anni.
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