LA SECONDA LAUREA DEI BOH BASTA
(vedi storia anni precedenti: 2010 - 2009 - 2008 - 2007 - 2006 - 2005 - 2004 - 2003 - preistoria)
L’edizione della “maggiore età” per il torneo di Binzago, la numero 18, sembra simbolicamente voler premiare squadre di lunga tradizione al Memorial Mauri. Ai primi quattro posti, infatti, si piazzano team di antica militanza: i Ragazzi del Boh Basta, alla loro seconda vittoria in 3 anni, il Cachuccho dello Zio, in lizza dal 2005, i sempiterni Trolli e infine una Tazza che dopo una serie di piazzamenti anonimi centra il suo primo exploit “da coppa”. Più equilibrio rispetto all’anno prima, e gerarchie che si creano nell’ultima settimana, quella decisiva, ribaltando almeno in parte i verdetti e le sensazioni delle eliminatorie, punendo squadre farcite di nomi nobili ma, alla prova dei fatti, meno solide nel collettivo.
È anche l’edizione di un’inedita (almeno nell’ultimo decennio) finale al coperto, per via di una pioggia che soprattutto nella settimana conclusiva punzecchia con una certa frequenza: ben 5 le serate disputate, in tutto o in parte, tra le mura della palestra dell’oratorio che, comunque, mostra tutta la sua utilità e il suo comfort, consentendo al pubblico e al torneo in generale di non soffrire la mala parata meteorologica. 19 le serate, come nel 2010, ma più “compatte” nel calendario vista l’assenza di concorrenze calcistiche: si gioca dal 27 giugno al 17 luglio. Arbitraggi Uisp per l’ottavo anno. 181 i partecipanti: tra le donne si fa sentire una certa “recessione”, passando da 80 del 2010 a 72 stavolta, mentre gli uomini salgono da 108 a 109 stabilendo un nuovo record.
In compenso sale a livelli stellari la già elevata qualità della componente femminile: ben 5 le giocatrici in lizza ad aver calcato i parquet di A1 nella stagione appena conclusa; altre 6 dall’A2. Non stupisce che la percentuale di punti-donne sul totale tocchi un nuovo primato, oltre il 31% (in generale parecchi i primati battuti in quest’edizione, come documenteremo man mano). In alcuni casi aiuta le “girls” una tendenza tattica che prende piede in quest’edizione: l’uso di blocchi “misti”, cioè uomo su donna o viceversa, a creare astutamente una situazione di ardua indifendibilità per la squadra avversaria, essendo notoriamente proibita ai maschi la stoppata sul “sesso debole”.
Nel confermato successo di pubblico, la sensazione è che le presenze siano pressoché identiche tra i giorni infrasettimanali (compresi i lunedì e i martedì, e comprese le partite delle 20.45, quando in passato le tribune erano più vuote) e i weekend intermedi: un trend nuovo rispetto al passato, forse per una maggiore abitudine collettiva di trascorrere i fine settimana altrove. Un’altra notazione “sociologica” viene dal calo di visite registrato dalle classiche cronache su Webbasket, che pur rimanendo su livelli alti restano lontane dal dato del 2010 (circa 4500 contro 5500), a testimonianza che i forum sono ormai soppiantati da Facebook nelle preferenze degli utenti Internet (che sia tempo di un’espansione su FB per il torneo?). In compenso viene frantumato il record di foglietti informativi distribuiti ad atleti e spettatori (poco meno di 420), e oltre alle consuete presenze sui giornali locali spicca una novità mediatica assoluta: un servizio sulla finale viene mandato in onda da MonzaBrianza Tv, emittente locale in onda sul digitale terrestre, sistema di trasmissione divenuto esclusivo in Lombardia dall’autunno precedente. Insomma, Binzago specchio dei tempi; e non è la prima volta.
NOVITÀ E STELLE – Si evidenzia un certo "conservatorismo" nel parco-giocatori ai blocchi di partenza dell'edizione 2011. Sono solo 35, infatti, gli esordienti al torneo, minimo storico nell'era delle 15 squadre. In compenso ci sono alcuni interessanti ritorni e rimescolamenti di carte.
Il girone A si caratterizza per la concentrazione delle 5 ragazze “targate A1”. Tre di esse nello straordinario agglomerato di talenti dei Mos Angelini, secondo alcuni la squadra sulla carta più forte mai vista al torneo, comprendente anche 5 giocatori di B2 (alias B dilettanti). Ripresentano i vari Ale Bianchi, Gianluca Borghi, Amadio, Quartieri, Corbetta, Jacopo Mercante, aggiungendo Angiolini (già finalista a Binzago nel 2009 con gli allora Chicago Bullons) e Stefano Mercante. Tra le donne, alla loro “star” dello scorso anno Milica Micovic assommano, dal Geas Sesto, l’ala Schieppati (vista due anni prima coi Pizza Express) e il play Arturi, quest’ultima esordiente a Binzago. Quasi tutti esterni, ma le potenzialità offensive sono esorbitanti, al punto che l’unico dubbio sembra essere di quanti palloni avranno bisogno…
Appare molto aperta la lotta alle loro spalle. Novità di quest’edizione (anche se per via di alcuni nomi in comune vengono ricollegati ai vecchi Gigagnomi che fecero la finale nel 2004 e parteciparono per l’ultima volta nel 2006) sono i Bolliti, che riportano a Binzago figure storiche come Dario Vendramini e Max Guerrato; dopo una “gestazione” complessa nella parte femminile ne trovano cinque, di cui le veteranissime del torneo Nadia Longoni e Sabrina Conti. La componente maschile comprende altri due nomi di spessore come Tosetti e Razzaboni, che però si riveleranno presenze molto saltuarie.
La Tazza (variante al nome di quest’anno: “Tazza la Pupazza”) si presenta più competitiva che mai, avendo aggiunto, al nucleo maschile di sempre (Turconi, Malusardi e soci) già rinforzato nel 2010 da Valerio Antonini, un pezzo da 90 assoluto tra le donne, ovvero la supercannoniera Masha Maiorano, che s’affianca alle consistenti Acerbis e Farinello. Roster corto ma con punte di valore eccellenti.
La competitività del girone si giova anche del Montenegro Team, classico outsider di rispetto. Solito gruppo compatto per loro, coi vari Flego, Indraccolo, Guffanti, Michetti, Guerra, Chiara Bonfanti, Margot Lanfredi; ma c’è anche un’acquisto di assoluto valore con la giovane Giulia Pasqualin dalla Comense di A1.
Infine i 9 Metri di Dimensione Artistica, che cercano di ritrovare la vittoria mancata nel 2010, con il consueto gruppo di veterani (Mariani, Ronzoni, Zinni) cui aggiungono Gianluca Curti (già ai Passito nel 2009) e un rinnovato e interessante gruppo femminile con il trio di B1 Tessitore-Romanò-Giulia Colombo (le prime due già al torneo con altre squadre).
Nel girone B ci sono i campioni in carica dei Belli Freschi, che ripresentano gran parte dell’asse portante del titolo 2010, ovvero Bergna (mvp uscente), Anzivino, Giorgio Borghi e Paieri, ma perdono una colonna storica come Gigi Beretta oltre a Costacurta, sostituendoli con due graditi ritorni: Cesare Pifferi e Fabrizio Vismara. Anche tra le ragazze un “comeback” importante, quello di Elisa Zanon; dell’anno prima rimangono solo Gariboldi e Busnelli, interessante “new entry” Claudia Bussola oltre alla giovane Frate.
Antagonisti principali, e a loro volta tra i candidati al titolo, i Pizza & Piazz, insolita fusione tra due squadre fino all’anno prima divise da una certa rivalità, ovvero i Pizza Express e Gli Amici del Piazz. Questi ultimi ci mettono la parte maschile, peraltro rinnovata visto che rimangono solo Furlanetto, Davide Colombo e Berenato cui s’aggiunge un quartetto militante a Milano-città (Leonardi, Garavaglia e i fratelli Tieghi), mentre i Pizza portano il nucleo-donne, che si conferma solidissimo con l’mvp in carica Menapace, Ponchiroli, le due torri Calastri e Rovida, e il ritorno di Michela Frantini dopo 3 anni di assenza dalle scene binzaghesi di cui fu mvp nel 2006 e miglior realizzatrice nel 2008.
Provano a confermare il livello raggiunto nel 2010 (prima qualificazione della loro storia) i Black Sheep, come sempre a forte “trazione rosa”: ripresentato in blocco lo stesso quintetto dell’anno prima, capeggiato da Jessica Genta, con Laura Anzivino, Chiara Rossi, Francesca Bonfanti e Zumbaio. Più “proletario” il gruppo maschile, sempre coi veteranissimi Petridis e Palazzi e una pattuglia di discreti giocatori tra C2 e Promo, tra cui Pellegrini, Ponzoni, la novità Pruni.
Gli Sturmtruppen presentano anche quest’anno una miscela tra giovani locali (Barbisan e Secco i più noti) e “vecchi draghi”, tra cui un Andrea Bertoletti alla sua ultima apparizione prima dell’annunciato ritiro; importante ritorno a Binzago quello di Roberto Montagna, storica colonna dei Porrignos poi divenuti Passito.
I Vam Piri portano nuovamente una pattuglia di buoni giocatori dell’area rhodense-altomilanese, tra cui Terreran, Valassina e il veterano Novati; tra le ragazze, onestamente le meno ferrate del torneo vista la provenienza perlopiù Uisp, si segnala la sempiterna Elena Ceriani, che pur con i suoi 48 anni si dimostra più in spolvero di molte avversarie con la metà dei suoi anni. In questo imitata da Paola Debattista dei Bolliti (girone A), che di primavere ne ha addirittura 49 ma tiene benissimo il campo sia sul piano fisico che su quello tecnico.
Il girone C viene sottovalutato nei pronostici della vigilia perché ha meno picchi assoluti, ma allinea tanti collettivi pluri-rodati al torneo. I Ragazzi del Boh Basta, mostri di regolarità negli ultimi anni, presentano lo stesso nucleo del 2010, capeggiato da Crisci e “Faffo” Viganò sotto canestro e da Munafò e Simone Casati sul perimetro. Con loro ancora l’utile complemento Mattia Casati e, come nuovo prezioso innesto, l’ala Radaelli, già a Binzago nel 2008 con gli allora Country Roads. Solo qualche scampolo di partita per i veterani Corrada e Monguzzi. Continuità anche tra le ragazze, con la primatista assoluta di presenze, Claudia Biscari, poi Ceppi e Bonalumi; nuove invece le giovani Brino e Bossi: 5 esterne e nessuna lunga ma non pagheranno dazio, svolgendo un ruolo di secondo piano rispetto agli uomini ma con estrema regolarità: in 7 partite segneranno sempre tra i 20 e i 25 punti.
Altra “big” di provata militanza al torneo è il Cachuccho dello Zio, che presenta lo stesso gruppo dello scorso anno. Solaini e Santroni i leader, Bernardi-Bertolini-Padova-Mauro Perego a complemento, poi il nuovo acquisto Teruzzi (già visto nel 2007 con l’allora Rin Tin Team), mentre compare anche, ma solo per una partita, il cavallo di ritorno Maurice Kaburi. Anche le donne sono le stesse dell’anno prima, col trio di A2 Gatti-Silva-Giunzioni più Marulli, quest’ultima però a mezzo servizio per un infortunio al polso.
Un’altra sempiterna grande di Binzago, i Trolli, dopo l’eliminazione prematura del 2010 si giova di due ritorni importanti: la mente Marco Perego e la specialista “Sisa” Scarciello (l’anno prima in campo solo per una partita). S’aggiungono al confermato nucleo Chioda-Cappellotto-De Andreis, mentre tra le donne ci sono Battaglia, Carta, la veterana locale De Ponti e l’interessante ’93 Laura Colombo. C’è poi in lista anche il pericolo pubblico binzaghese numero 1, Paolo Vitali, ma è annunciato solo per l’ultima settimana causa impegni in un camp, gli stessi che lo tennero fuori nel 2010.
Dopo un paio di edizioni senza vittorie, cercano di tornare competitivi i Grimy, con gli stessi uomini degli anni passati, Aresi, Milani e Lonati in testa (novità il lungo Contino), mentre tra le ragazze è interessante l’addizione della lunga Stefania Gatti, anche se come da tradizione non è questa una delle squadre che sfruttino di più la componente femminile.
Infine i Fuskugnaskamukula, veteranissimi del torneo, con il consueto asse di Varedo, Galli-Lanzani più il rientrante Ornaghi e la novità Pozzi, e le altre novità Francesco Colombo e Chinosi: matrice tutta di Promozione senza più rinforzi “di categoria” come Garanzini o Casiraghi. “Low profile” anche tra le ragazze, con le veterane Cattaneo, Moro e compagne.
MOS CON UN FILO DI GAS – Debuttano per ultimi, una settimana dopo l’inizio del torneo; giocano con un alone “glamour” e un’ostentata “nonchalance”, tra birre in panchina e reciproci sfottò; ma i Mos Angelini non deludono le attese nella prima fase, chiudendo imbattuti in testa al girone A. Faticano un po’, in realtà, contro la Tazza nella prima partita (anche perché dovendo ruotare 9 uomini non è facilissimo trovare il ritmo); ma vincono 73-69 con 11 punti di Quartieri e Milica Micovic contro 23 di Masha Maiorano e 17 di Antonini. Nelle 3 gare seguenti, i Mos, pur lasciando sempre l’impressione di spingere appena appena sull’acceleratore, danno prove di forza dominando dall’inizio alla fine contro i Bolliti (89-76; Veronica Schieppati 23, Jacopo Mercante 12), i 9 Metri (88-64; Milica Micovic 22 contro Curti 21) e il Montenegro Team (95-80; Milica Micovic 27, Bianchi 17 contro Flego 17). Sembrano troppe le armi a disposizione dei Mos – tra le folate realizzative di Micovic e Bianchi, le schiacciate di Jacopo Mercante, la concretezza di Quartieri e Giulia Arturi, solo per fare qualche nome – perché qualcuno possa pareggiarli, specie quando s’inizierà a fare sul serio.
Dietro di loro emerge una Tazza combattiva come da tradizione, ma stavolta anche capace di fare i coperchi oltre alle pentole. Vittoria già fondamentale all’esordio contro i Montenegro: con uno scatto iniziale la Tazza (Maiorano 18, Antonini e Turconi 16) prende una decina di punti di margine che poi, pur tra vari tentativi di rimonta guidati da Indraccolo (26) e Giulia Pasqualin (16), non vengono mai colmati (91-81 il finale). Ci si aspetta che siano i Bolliti a contender loro il secondo posto. Ma la squadra, costruita all’ultimo momento per “tappare” il buco lasciato dalla fusione tra Pizza Express e Amici del Piazz, dopo un esordio positivo sui 9 Metri (85-72) e la già citata resa netta ma onorevole ai Mos Angelini, incappa in ristrettezze d’organico nella parte maschile, finendo per crollare sia contro i Montenegro (84-108; per i “Monte” 23 di Indraccolo, 18 di Pasqualin, 17 di Guffanti, 16 di Chiara Bonfanti) sia contro la Tazza, in maniera quasi analoga (75-103, scatenati Maiorano con 32 e Antonini con 28): rimangono così fini a se stessi gli eroismi “uno contro tutti” di Vendramini, che nelle 4 partite segna 35, 36, 41 e 42 punti, ma non riesce a evitare l’eliminazione, consolandosi se non altro col sorpasso a Paolo Vitali come miglior realizzatore maschile di tutti i tempi.
Passano il turno invece i Montenegro (al terzo posto per il quarto anno su 4 partecipazioni) grazie proprio alla larga vittoria sui Bolliti, che fa seguito a quella (83-73) sui 9 Metri: nell’ultimo impegno è sufficiente a Flego e soci contenere lo scarto a -15 per essere una delle due migliori terze. A secondo posto già acquisito, nell’ultima giornata delle eliminatorie la Tazza si conferma in spolvero, travolgendo 93-68 i 9 Metri con 21 di Maiorano e 18 di una Laura Farinello che inizia una settimana di grande condizione, risultando importante come terminale alternativo alla più illustre compagna.
PIZZA BEN… PIAZZATI – Nel girone B partono bene i Belli Freschi campioni in carica, “asfaltando” i Vam Piri (97-65) con uno scarto da record nei punti-donne: 55-2 (di cui 22 di Zanon, 16 di Bussola). Poi però suona un piccolo campanello d’allarme per loro nella vittoria risicata con gli Sturmtruppen, che con Montagna (17) e Bertoletti (12) ma anche una prova gagliarda dei giovani mettono paura ai Belli, anche se il 92-90 è frutto di una rimonta finale che non mette in discussione il risultato (per i Belli 19 punti di Zanon e Pifferi). Contro gli Sturm sfoderano invece un esordio autorevole i Pizza & Piazz, che toccano il +28 già nel secondo quarto, dominano con le donne (49-8) e mandano 6 elementi in doppia cifra nel 92-55 (Frantini 13, Ponchiroli 11). Nel successivo scontro al vertice, i P & P – nonostante assenze pesanti tra cui Furlanetto e Frantini – ottengono una vittoria di spessore sui Belli Freschi (Borghi 17, Bergna 13), che vanno all’intervallo sul +7 e ribadiscono il vantaggio a metà del terzo quarto dopo un tecnico a Leonardi, ma subiscono il sorpasso a inizio ultimo quarto; e nel testa a testa finale i P & P allungano con un’ottima difesa fino a chiudere sul 75-68 (Leonardi 23, Colombo 14, Ponchiroli e Francesco Tieghi 12). Nel frattempo partono bene anche i Black Sheep, con due vittorie in rimonta: nella prima ribaltano un -9 all’intervallo contro gli Sturmtruppen (Secco 15) vincendo 77-71 con una Genta subito scatenata (26) e le triple di Tassinari (13); nella seconda risalgono addirittura da -16 con i Vam Piri (Terreran 29) cavalcando un’immarcabile Genta, che con 39 stabilisce il nuovo record femminile di punti in una partita, anche se la bomba della vittoria la mette Tassinari a pochi secondi dalla fine (84-82).
Si arriva dunque a un Pizza & Piazz-Black Sheep che vale il primato nel girone. I P & P vanno anche a +11 nel secondo quarto, ma i Black, con le ragazze nuovamente protagoniste (Genta 18, Anzivino e Rossi 10) rispondono andando a +1 al riposo; poi le due squadre si sorpassano più volte, finché i P & P (Colombo 14, Ponchiroli 12) prendono un minibreak all’inizio dell’ultimo quarto e lo difendono dai caparbi tentativi dei Black, cui concedono solo 16 punti negli ultimi 14’ (70-62).
Mentre i Pizza & Piazz finiscono imbattuti rimontando da -16 contro gli orgogliosi Vam Piri (Miglioli 15) fino a sorpassarli con una tripla di Francesco Tieghi a 1’ dalla fine (73-70; Furlanetto 19), e in precedenza gli stessi Vam (Terreran 21, Elena Ceriani 15) avevano piegato in volata, 83-81, gli Sturmtruppen (Bertoletti 16 all’ultima partita della carriera; Barbisan 13), è decisivo per assegnare secondo e terzo posto lo scontro diretto Belli Freschi-Black Sheep. Con qualche assenza importante su entrambi i fronti, la partita vede i Belli (Bergna 17, Borghi e Bussola 16) scappare oltre il +10 già nel secondo quarto, controllando senza troppi patemi i pur frequenti tentativi di rimonta dei Black (Pellegrini 10), che alla fine limitano i danni a -8 (75-67) ma con una differenza canestri complessiva proprio di -8 possono nutrire poche speranze di passare tra le due migliori terze.
BOH BASTA SEMPRE IN PASTA – Il girone C risulta il più equilibrato e alterno nell’andamento. Già la prima partita rimescola le carte rispetto ai pronostici, giacché i Grimy (Aresi 20, Milani 12) piegano 75-67, con una rimonta nel finale, i Trolli (Chioda 22, Perego 13), privi anche di Scarciello e Cappellotto oltre a Vitali che arriverà solo per l’ultima partita del girone. Non steccano invece i Ragazzi del Boh Basta (Crisci 22, S.Casati 20), che regolano dei Fuskugnaskamukula peraltro non disprezzabili (Lanzani e Ornaghi 16) con “Bumby” Galli stoicamente in campo nonostante un infortunio al piede: 87-74. Parte bene anche l’altra grande designata, il Cachuccho dello Zio, che pur senza strafare tiene a bada (Solaini 17, Santroni 15) i Grimy privi nell’occasione di Aresi (Milani 25): 73-63.
Arriva con un certo anticipo il big match tra Boh Basta e Cachuccho: ed è una partita a senso unico. Dopo un +7 all’intervallo, i Boh Basta iniziano a macinare gioco alla grandissima mentre il Cachuccho appare stranamente abulico e incassa un colpo via l’altro a mo’ di pugile suonato. Addirittura 90-55 il punteggio finale, con un immarcabile Crisci (22) sugli scudi insieme a Simone Casati (20) ma anche una sorprendente Ilaria Brino (14), e in generale le ragazze dei Boh Basta sono brave a non soffrire la supremazia fisica delle avversarie; per il Cachuccho solo Santroni dà segni di vita (17).
Il girone però ha ancora colpi di scena da offrire. Nella lotta per la qualificazione, segnano un punto importante i Fuskugnaskamukula, che in una volata-thrilling piegano 73-72 i Grimy, grazie a un Lanzani (26) che prima ribatte colpo su colpo ad Aresi (18), poi segna in entrata il 72-72 in risposta a un 2/2 in lunetta di Nicole Ventura, infine segna il libero decisivo dopo un malaccorto fallo a metà campo commesso su di lui a 2” dalla fine. La situazione s’ingarbuglia ulteriormente nella partita seguente, quando i Trolli (Chioda 22, Perego 12) piazzano un gran colpaccio stendendo in rimonta i Boh Basta (Munafò 23, S. Casati 15), che gestiscono forse con un po’ troppa sicumera il finale, bruciando un +10 a 4’ dal termine, mentre i Trolli rispolverano la loro vecchia arte dei canestri in contropiede e a rimbalzo d’attacco (19-2 il parziale conclusivo per loro), per una vittoria di puro carattere che li rimette in piena corsa: 86-79. Nettissimo invece il riscatto del Cachuccho dello Zio (Santroni 20, Solaini 16) che asfalta 100-62, massimo scarto di quest’edizione, i malcapitati Fuskugnaskamukula.
Ancora 3 squadre possono arrivare dunque prime alla vigilia di Cachuccho-Trolli. Partita combattuta, col Cachuccho (Solaini 17, Santroni 16, Padova 15) che scappa a +12 in avvio di ripresa, i Trolli (Perego 15, Chioda 13) che ribaltano tutto provando a scappare sul +6 all’inizio dell’ultimo quarto; ma dopo una fase di stallo sale in cattedra Solaini, che propizia riaggancio e sorpasso, mentre la difesa del Cachuccho si fa rocciosa nel finale e non concede più nulla ai Trolli, poi abbattuti da due canestri dalla media di Santroni (73-66). Il risultato offre ai Boh Basta l’occasione di chiudere il discorso-primo posto e i campioni 2009 (Munafò 24) la sfruttano, travolgendo 91-68 i Grimy (Aresi 20) con un parziale di 27-7 nel terzo quarto.
All’ultima partita del girone, nonché delle qualificazioni, viene rimandato il verdetto sul terzo posto: ma in base alla differenza canestri propria e altrui, ai Trolli basta vincere, mentre i Fuskugnaskamukula devono farlo con almeno 42 punti di scarto. Inoltre i Trolli (Perego 13) sfoderano l’asso nella manica, Paolo Vitali, arrivato da Cesenatico per l’occasione. Tuttavia i Fuskugnaska (Lanzani 20) vendono cara la pelle, pur dovendo sempre inseguire (-14 all’intervallo): nel finale arrivano anche a -2, ma Sisa Scarciello con un 2/2 dalla lunetta li respinge, poi si chiude sul 69-61 che qualifica i Trolli ed elimina i Black Sheep oltre ovviamente ai Fuskugnaska.
SORPRESONE – Nella serata del 13 luglio, un’ora prima dell’inizio dei quarti di finale, si scatena un temporale che in alcune parti della Brianza assume i contorni della tromba d’aria. Sconquassi meteorologici nell’aria, sconquassi alle gerarchie in campo, che si materializzano nella prima partita della serie. In realtà s’era visto, nelle ultime partite, che la Tazza stava giocando meglio dei pur imbattuti Pizza & Piazz; tuttavia la differenza di potenziale restava notevole, e in ogni caso ci si poteva attendere tutto tranne che una sfida dominata dalla Tazza, la quale oltretutto si presenta con due sole ragazze, Maiorano e Farinello (i P & P accettano di giocare anche il secondo quarto con 3 uomini). Invece è proprio quello che succede: a parte le primissime battute, la Tazza prende il sopravvento guadagnando punto su punto, prima con Turconi (26), poi con Maiorano (24) e Farinello (12), poi, dopo la rimonta dei P & P nel secondo quarto da -11 al pareggio, con un travolgente Antonini (21) nel break del terzo quarto che decide la partita: +15 alla penultima sirena. I P & P (Furlanetto 23, Colombo 20, Leonardi 14), oltre a non capire un metro arbitrale assai fiscale (47 tiri liberi per la Tazza, che è micidiale nel trasformarne 38), smarriscono la buona difesa mostrata finora, e anche il bilanciamento tra uomini e donne, sfruttando solo in minima parte queste ultime, che chiudono con soli 14 punti complessivi. I rabbiosi tentativi di rimonta finale servono solo a ridurre lo scarto (94-86). È la prima semifinale per la Tazza in tanti anni di Binzago.
Tutto secondo pronostico, invece, nella vittoria dei Ragazzi del Boh Basta sul Montenegro Team (privo di Guffanti). A parte il primo quarto, giocato da entrambe le squadre su elevati ritmi realizzativi, la superiorità dei Boh Basta si concretizza dal secondo in avanti. Sul +15 all’intervallo la partita è già ampiamente indirizzata, anche perché i Montenegro non trovano elementi in serata a parte Flego (23) e sono troppe dunque le frecce all’arco dei Boh Basta per poterle controbattere (Munafò 24, S. Casati 19, Crisci 13): 90-75 il finale. Per i Boh Basta è la quarta semifinale in 4 anni: pareggiato il record dei Trolli (2006-09) e dei Belli Freschi (2007-10). Altra curiosità: è il quarto anno di fila che i Boh Basta eliminano i Montenegro: 3 volte nei quarti e una in semifinale ('09). Quando si dice "bestia nera"...
Anche la sera successiva si scatena un temporalaccio, ma stavolta il campo all’aperto s’asciuga in tempo per scongiurare un altro ripiegamento in palestra. Il traffico abnorme sulle strade d’accesso contribuisce però a una disastrosa partenza dei Mos Angelini (arrivati alla spicciolata, ma senza Bianchi e senza Arturi e Schieppati, queste ultime due “rapite” dal campionato europeo universitario) contro i Trolli che, al gran completo compreso Vitali, non hanno nessuna intenzione di fare da vittima sacrificale ai superfavoriti del torneo. Così dopo 5 minuti il tabellone segnala il punteggio-shock di 20-4 per i Trolli. Le fiondate di Micovic (19 punti nel primo tempo) e la concretezza di Quartieri (17) rimettono in partita i Mos, che dopo un lungo botta-e-risposta sembrano poter prendere il sopravvento quando Jacopo Mercante propizia un +5 a metà terzo quarto. Da lì in poi però l’attacco stellare dei Mos va in crisi, tra una forzatura e l’altra, mentre Sisa Scarciello (13 punti) oltre a spegnere Micovic in difesa (l’italo-serba si ferma a 22 punti) va anche a segnare canestri importanti, spalleggiando un Vitali tornato “ciclonico” (25) assieme al solito duo Perego (12)-Chioda (13); anche Cappellotto ci mette del suo nel decisivo allungo a +10 con 3’ da giocare; le ultime fiammate di Angiolini (14) sono spente da Perego: 90-80 il finale di un risultato che “sciocca” tutti i presenti, ma in fondo non è la prima volta che Binzago premia una squadra vera e più rodata rispetto a un agglomerato di nomi illustri. Per i Trolli è la settima semifinale (e quindi coppa) negli ultimi 9 anni: record.
Emozioni anche dall’ultima partita: ma qui erano previste. Le classiche rivali Belli Freschi e Cachuccho dello Zio si sfidano in una serie di sorpassi e minibreak che, a parte un +10 iniziale per il Cachuccho, non fanno mai pendere la bilancia in modo deciso da una parte o dall’altra. Sono brave le ragazze del Cachuccho a resistere in condizioni precarie (fuori Giunzioni e Silva fino a fine torneo, Marulli in campo sempre bendata al polso), anche se Gariboldi (15) e Bussola (12) sono ficcanti per i campioni in carica, capeggiati dal solito Bergna (18), mentre il Cachuccho, oltre ai soliti Solaini (20) e Santroni (13), cava punti da Bernardi (12), Valentina Gatti (11) e Padova (10), rilanciandosi a +7 nel terzo quarto. Rispondono i Belli con un controbreak a inizio ultimo periodo: +6 a 6’ dalla fine. Nuovo ribaltamento sul +5 Cachuccho a -3’. Ma dopo un antisportivo a Solaini i Belli tornano davanti (79-78) con 35” da giocare. Da lì decide una vibrante “roulette” di tiri liberi che per 3 volte ribalta il risultato: 2/2 di Santroni, 2/2 di Anzivino e decisivo 2/2 di Solaini a -6”, dopo il quale l’ultimo assalto di Bussola produce una palla persa. Finisce 82-81 per il Cachuccho, che torna in semifinale dopo 3 eliminazioni consecutive nei quarti, mentre era dal 2006 che i Belli non restavano fuori dal quartetto che conta. Da notare infine che 3 semifinaliste su 4 provengono da quel girone C che alcuni giornali avevano snobbato nei pronostici.
ASSENZE CANAGLIE – Dopo i mille motivi d’interesse dei quarti, il sabato delle semifinali risulta purtroppo “loffio”, offrendo due partite scontate fin da prima d’iniziare. Questo per colpa di assenze pesanti che condizionano le due squadre-sorpresa del turno precedente, Tazza e Trolli, riportandole sulla terra, inoffensive per due macchine da guerra ben oliate come Boh Basta e Cachuccho.
La Tazza si presenta senza i suoi due top scorer maschili, Antonini e Turconi, e resiste poco più di un quarto contro i Ragazzi del Boh Basta, trascinati da un martellante Munafò (26), col supporto di Radaelli (17) e Crisci (15): con Maiorano non in gran serata (12 punti; meglio di lei Mereu con 21, Farinello con 17 e Zilli con 14) la Tazza può solo rispondere al primo allungo avversario, ma non al secondo, che manda sostanzialmente la partita in archivio già all’intervallo (49-32): nella ripresa lo scarto “scavalla” anche oltre quota 30, assestandosi alla fine sul 102-78. Per i Boh Basta, che riescono a dare qualche minuto, gli unici del torneo, all’acciaccato Monguzzi, è la terza finale in 4 anni.
Cade una spruzzata di pioggia proprio sul finire della prima semifinale, costringendo a spostarsi in palestra per la finale della gara di tiro da 3 punti: esito al fotofinish visto che Diego De Andreis, dei Trolli, piega Francesco Colombo (Fuskugnaskamukula) per questione di… un secondo. A parità di punti (9) nel giro conclusivo, infatti, De Andreis risulta aver impiegato 36” contro 37”.
Per fortuna la pioggia dà subito tregua, sicché si torna all’aperto per la seconda semifinale. Ma anche in questo caso le sorti sono segnate fin dall’inizio. I Trolli infatti devono fare a meno di Vitali e Perego, ed è troppa l’inferiorità nei confronti di un Cachuccho dello Zio che, al di là delle qualità individuali, sta mostrando un collettivo sempre più convincente, con Solaini leader designato (18) ma anche una Valentina Gatti sfruttata finalmente a dovere (23) e l’utile contributo di Bernardi (14). Non c’è Santroni ma, per l’occasione, torna sul palcoscenico binzaghese il possente Kaburi (14). Il Cachuccho vola a +14 in un amen, poi a +21 all’intervallo, e deve solo amministrare nella ripresa. Ci provano con orgoglio Chioda (31) e Scarciello (18), ma serve solo a contenere i danni: 99-86. Cachuccho che torna in finale dopo 4 anni.
IL THRILLER DICE BOH BASTA – Tutt’altro pathos, invece, nella giornata conclusiva. Che purtroppo è flagellata da un maltempo autunnale: nessuna speranza di disputare l’atto conclusivo all’aperto. Ci si rifugia nel palestra “Don Luigi Grezzi”, che tuttavia dà ottima prova di sé, offrendo una temperatura più che sopportabile e riempiendosi via via fino a far registrare un tutto esaurito sulle tribune, con un folto capannello di persone in piedi, durante le ultime fasi della finalissima, per un totale approssimativo di 200 spettatori.
Offre interesse, ben più della media degli anni scorsi, già la “finalina” per il terzo posto: la Tazza scappa fino a +17 nel secondo quarto con il rientrante Turconi (28) e la solita Maiorano (27) che, con due tiri liberi poco prima dell’intervallo, diventa la miglior marcatrice di sempre (o meglio, dal 2003) del torneo, uomini compresi, superando Vendramini che a sua volta, pochi giorni prima, aveva superato Vitali. Ma la ripresa è tutta dei Trolli che, difendendo meglio e colpendo in velocità con Perego (24) e Chioda (14), e sotto canestro con Cappellotto (18), ribaltano la partita fino a sorpassare a circa 3’ dal termine; nel punto-a-punto finale decidono Cappellotto e Chioda, la tripla di Turconi per il pari va fuori: 89-86 per i Trolli che chiudono terzi come nel 2009.
Tocca quindi alla finale per il titolo, preceduta come sempre da un minuto di silenzio per Cesare Mauri. I Boh Basta si presentano al completo tranne Radaelli e Brino (più Monguzzi tornato in borghese), mentre il Cachuccho apparentemente è in difficoltà dovendo di nuovo rinunciare a Santroni, riperdendo Kaburi e facendo ancora di necessità virtù tra le ragazze, viste le perduranti assenze di Giunzioni e Silva. Questo, unito al ricordo del sonoro +35 per i Boh Basta nello scontro diretto delle eliminatorie, 15 giorni prima, fa pendere i pronostici dalla parte di Crisci e compagni, nelle cui fila Claudia Biscari fa registrare la sua presenza numero 50 dal 2003: record assoluto.
Invece il Cachuccho, pur inseguendo quasi sempre, se la gioca fino in fondo. Ogni volta che i Boh Basta provano a scappare (mai oltre il +7, però), arriva una pronta risposta che ricuce in tutto o in parte il divario. Nei primi tre quarti è curiosamente speculare l’andamento: equilibrio nella fase centrale e tentativo di fuga dei Boh Basta nel finale, anche grazie a due “pennellate” di Simone Casati (27) e Munafò (21) allo scadere: da applausi soprattutto quella di Casati alla fine del primo, con palla rubata a metà campo su Bernardi, arresto e tiro da 9 metri e bersaglio di tabella. +5, +6 e +7 gli scarti allo scadere dei tre periodi per i Boh Basta, che contano anche sul solito Crisci (15) e su una ficcante Carolina Bossi (11); ma tutte le volte all’inizio del quarto successivo la caparbietà del Cachuccho riapre la partita. Forse i Boh Basta sciupano qualcosa di troppo, ma molti meriti vanno a una strepitosa Valentina Gatti (27 punti nonostante un precoce quarto fallo; è record femminile di punti per una finale), sistematicamente servita dai compagni dal secondo quarto in avanti, al solito campionario di finte, arresti e tiro e quant’altro di Solaini (21), senza dimenticare l’apporto di Padova (10) e Bernardi (9). Sempre lottando, il Cachuccho perviene al pareggio sull’80-80 a 2’30” dalla fine.
È così uno splendido “mini-overtime” di 150 secondi a decidere, ripartendo da zero, l’assegnazione del trofeo Mauri 2011. I Boh Basta sono bravi a riprendere subito in mano il pallino, con un canestro di Simone Casati, un’entrata di Munafò e due liberi di Marta Ceppi che, inframmezzati da un libero e un canestro di Solaini, confezionano un +3 (86-83 a -30 secondi). I Boh Basta falliscono clamorosamente il k.o. con Munafò che s’incarta in contropiede, ma dopo due liberi di Solaini a -6” e uno di Simone Casati a -4”, l’ultimo assalto del Cachuccho è ben difeso dai Boh Basta, che costringono Bernardi a una tripla in precario equilibrio. Va fuori, finisce 87-85 e i Boh sono di nuovo campioni, come nel 2009, dopo una delle finali più belle degli ultimi anni. Mentre al Cachuccho resta l’onore delle armi ma l’appuntamento col primo titolo binzaghese è ancora rimandato.
MVP GIOVANI – Nelle premiazioni conclusive spiccano i premi di miglior giocatore al 20enne Simone Casati (forse Munafò avrebbe meritato di più guardando all’intero arco del torneo; ma il desiano è stato spettacolare e decisivo in finale con giocate da bocca aperta, non solo realizzative ma anche in fase di assist) e alla non ancora 23enne Valentina Gatti: ventata di gioventù che fa solo il piacere.
Due veterani invece, ma nemmeno poi così vecchi, monopolizzano i titoli di miglior marcatore: Dario Vendramini (seconda affermazione dopo il 2008; record di media per lui con un mostruoso 38,5) e Masha Maiorano, alla quarta corona dopo il 2006, ’07 e ’10, con tanto di primato femminile di punti in un’edizione (157, ed è anche la prima volta che la top scorer ha più punti del capocannoniere maschio).
I premi di contorno vanno: ai Grimy per il fair play; ai Black Sheep come “squadra più femminista” (novità: un riconoscimento al team con la maggior percentuale di punti segnata dalle donne: e le “pecore nere” fanno registrare un notevole 57,9% in questa statistica); ad Andrea Bertoletti come “giocatore più simpatico” (anche in omaggio alla sua carriera).
TABELLINO DELLA FINALE
I RAGAZZI DEL BOH BASTA - IL CACHUCCHO DELLO ZIO 87-85 (27-22, 45-39, 66-59)
BOH BASTA: Cristina Bonalumi, Marta Ceppi 7, Carolina Bossi 11, Claudia Biscari 2, Thomas Munafò 21, Mauro Corrada, Mattia Casati 2, Nicola Crisci 15, Fausto Viganò 2, Simone Casati 27. Assenti: Andrea Monguzzi, Andrea Radaelli, Ilaria Brino.
CACHUCCHO: Lalla Guidi, Selene Marulli 4, Mauro Perego 4, Paolo Bernardi 9, Nicola Vitale ne, Alessandro Padova 10, Andrea Solaini 21, Valentina Gatti 27, Christian Teruzzi 4, Erik Bertolini 6. Assenti: Lucio Santroni, Maurice Kaburi, Elisa Silva, Claudia Giunzioni.
(vedi storia anni precedenti: 2010 - 2009 - 2008 - 2007 - 2006 - 2005 - 2004 - 2003 - preistoria)
L’edizione della “maggiore età” per il torneo di Binzago, la numero 18, sembra simbolicamente voler premiare squadre di lunga tradizione al Memorial Mauri. Ai primi quattro posti, infatti, si piazzano team di antica militanza: i Ragazzi del Boh Basta, alla loro seconda vittoria in 3 anni, il Cachuccho dello Zio, in lizza dal 2005, i sempiterni Trolli e infine una Tazza che dopo una serie di piazzamenti anonimi centra il suo primo exploit “da coppa”. Più equilibrio rispetto all’anno prima, e gerarchie che si creano nell’ultima settimana, quella decisiva, ribaltando almeno in parte i verdetti e le sensazioni delle eliminatorie, punendo squadre farcite di nomi nobili ma, alla prova dei fatti, meno solide nel collettivo.
È anche l’edizione di un’inedita (almeno nell’ultimo decennio) finale al coperto, per via di una pioggia che soprattutto nella settimana conclusiva punzecchia con una certa frequenza: ben 5 le serate disputate, in tutto o in parte, tra le mura della palestra dell’oratorio che, comunque, mostra tutta la sua utilità e il suo comfort, consentendo al pubblico e al torneo in generale di non soffrire la mala parata meteorologica. 19 le serate, come nel 2010, ma più “compatte” nel calendario vista l’assenza di concorrenze calcistiche: si gioca dal 27 giugno al 17 luglio. Arbitraggi Uisp per l’ottavo anno. 181 i partecipanti: tra le donne si fa sentire una certa “recessione”, passando da 80 del 2010 a 72 stavolta, mentre gli uomini salgono da 108 a 109 stabilendo un nuovo record.
In compenso sale a livelli stellari la già elevata qualità della componente femminile: ben 5 le giocatrici in lizza ad aver calcato i parquet di A1 nella stagione appena conclusa; altre 6 dall’A2. Non stupisce che la percentuale di punti-donne sul totale tocchi un nuovo primato, oltre il 31% (in generale parecchi i primati battuti in quest’edizione, come documenteremo man mano). In alcuni casi aiuta le “girls” una tendenza tattica che prende piede in quest’edizione: l’uso di blocchi “misti”, cioè uomo su donna o viceversa, a creare astutamente una situazione di ardua indifendibilità per la squadra avversaria, essendo notoriamente proibita ai maschi la stoppata sul “sesso debole”.
Nel confermato successo di pubblico, la sensazione è che le presenze siano pressoché identiche tra i giorni infrasettimanali (compresi i lunedì e i martedì, e comprese le partite delle 20.45, quando in passato le tribune erano più vuote) e i weekend intermedi: un trend nuovo rispetto al passato, forse per una maggiore abitudine collettiva di trascorrere i fine settimana altrove. Un’altra notazione “sociologica” viene dal calo di visite registrato dalle classiche cronache su Webbasket, che pur rimanendo su livelli alti restano lontane dal dato del 2010 (circa 4500 contro 5500), a testimonianza che i forum sono ormai soppiantati da Facebook nelle preferenze degli utenti Internet (che sia tempo di un’espansione su FB per il torneo?). In compenso viene frantumato il record di foglietti informativi distribuiti ad atleti e spettatori (poco meno di 420), e oltre alle consuete presenze sui giornali locali spicca una novità mediatica assoluta: un servizio sulla finale viene mandato in onda da MonzaBrianza Tv, emittente locale in onda sul digitale terrestre, sistema di trasmissione divenuto esclusivo in Lombardia dall’autunno precedente. Insomma, Binzago specchio dei tempi; e non è la prima volta.
NOVITÀ E STELLE – Si evidenzia un certo "conservatorismo" nel parco-giocatori ai blocchi di partenza dell'edizione 2011. Sono solo 35, infatti, gli esordienti al torneo, minimo storico nell'era delle 15 squadre. In compenso ci sono alcuni interessanti ritorni e rimescolamenti di carte.
Il girone A si caratterizza per la concentrazione delle 5 ragazze “targate A1”. Tre di esse nello straordinario agglomerato di talenti dei Mos Angelini, secondo alcuni la squadra sulla carta più forte mai vista al torneo, comprendente anche 5 giocatori di B2 (alias B dilettanti). Ripresentano i vari Ale Bianchi, Gianluca Borghi, Amadio, Quartieri, Corbetta, Jacopo Mercante, aggiungendo Angiolini (già finalista a Binzago nel 2009 con gli allora Chicago Bullons) e Stefano Mercante. Tra le donne, alla loro “star” dello scorso anno Milica Micovic assommano, dal Geas Sesto, l’ala Schieppati (vista due anni prima coi Pizza Express) e il play Arturi, quest’ultima esordiente a Binzago. Quasi tutti esterni, ma le potenzialità offensive sono esorbitanti, al punto che l’unico dubbio sembra essere di quanti palloni avranno bisogno…
Appare molto aperta la lotta alle loro spalle. Novità di quest’edizione (anche se per via di alcuni nomi in comune vengono ricollegati ai vecchi Gigagnomi che fecero la finale nel 2004 e parteciparono per l’ultima volta nel 2006) sono i Bolliti, che riportano a Binzago figure storiche come Dario Vendramini e Max Guerrato; dopo una “gestazione” complessa nella parte femminile ne trovano cinque, di cui le veteranissime del torneo Nadia Longoni e Sabrina Conti. La componente maschile comprende altri due nomi di spessore come Tosetti e Razzaboni, che però si riveleranno presenze molto saltuarie.
La Tazza (variante al nome di quest’anno: “Tazza la Pupazza”) si presenta più competitiva che mai, avendo aggiunto, al nucleo maschile di sempre (Turconi, Malusardi e soci) già rinforzato nel 2010 da Valerio Antonini, un pezzo da 90 assoluto tra le donne, ovvero la supercannoniera Masha Maiorano, che s’affianca alle consistenti Acerbis e Farinello. Roster corto ma con punte di valore eccellenti.
La competitività del girone si giova anche del Montenegro Team, classico outsider di rispetto. Solito gruppo compatto per loro, coi vari Flego, Indraccolo, Guffanti, Michetti, Guerra, Chiara Bonfanti, Margot Lanfredi; ma c’è anche un’acquisto di assoluto valore con la giovane Giulia Pasqualin dalla Comense di A1.
Infine i 9 Metri di Dimensione Artistica, che cercano di ritrovare la vittoria mancata nel 2010, con il consueto gruppo di veterani (Mariani, Ronzoni, Zinni) cui aggiungono Gianluca Curti (già ai Passito nel 2009) e un rinnovato e interessante gruppo femminile con il trio di B1 Tessitore-Romanò-Giulia Colombo (le prime due già al torneo con altre squadre).
Nel girone B ci sono i campioni in carica dei Belli Freschi, che ripresentano gran parte dell’asse portante del titolo 2010, ovvero Bergna (mvp uscente), Anzivino, Giorgio Borghi e Paieri, ma perdono una colonna storica come Gigi Beretta oltre a Costacurta, sostituendoli con due graditi ritorni: Cesare Pifferi e Fabrizio Vismara. Anche tra le ragazze un “comeback” importante, quello di Elisa Zanon; dell’anno prima rimangono solo Gariboldi e Busnelli, interessante “new entry” Claudia Bussola oltre alla giovane Frate.
Antagonisti principali, e a loro volta tra i candidati al titolo, i Pizza & Piazz, insolita fusione tra due squadre fino all’anno prima divise da una certa rivalità, ovvero i Pizza Express e Gli Amici del Piazz. Questi ultimi ci mettono la parte maschile, peraltro rinnovata visto che rimangono solo Furlanetto, Davide Colombo e Berenato cui s’aggiunge un quartetto militante a Milano-città (Leonardi, Garavaglia e i fratelli Tieghi), mentre i Pizza portano il nucleo-donne, che si conferma solidissimo con l’mvp in carica Menapace, Ponchiroli, le due torri Calastri e Rovida, e il ritorno di Michela Frantini dopo 3 anni di assenza dalle scene binzaghesi di cui fu mvp nel 2006 e miglior realizzatrice nel 2008.
Provano a confermare il livello raggiunto nel 2010 (prima qualificazione della loro storia) i Black Sheep, come sempre a forte “trazione rosa”: ripresentato in blocco lo stesso quintetto dell’anno prima, capeggiato da Jessica Genta, con Laura Anzivino, Chiara Rossi, Francesca Bonfanti e Zumbaio. Più “proletario” il gruppo maschile, sempre coi veteranissimi Petridis e Palazzi e una pattuglia di discreti giocatori tra C2 e Promo, tra cui Pellegrini, Ponzoni, la novità Pruni.
Gli Sturmtruppen presentano anche quest’anno una miscela tra giovani locali (Barbisan e Secco i più noti) e “vecchi draghi”, tra cui un Andrea Bertoletti alla sua ultima apparizione prima dell’annunciato ritiro; importante ritorno a Binzago quello di Roberto Montagna, storica colonna dei Porrignos poi divenuti Passito.
I Vam Piri portano nuovamente una pattuglia di buoni giocatori dell’area rhodense-altomilanese, tra cui Terreran, Valassina e il veterano Novati; tra le ragazze, onestamente le meno ferrate del torneo vista la provenienza perlopiù Uisp, si segnala la sempiterna Elena Ceriani, che pur con i suoi 48 anni si dimostra più in spolvero di molte avversarie con la metà dei suoi anni. In questo imitata da Paola Debattista dei Bolliti (girone A), che di primavere ne ha addirittura 49 ma tiene benissimo il campo sia sul piano fisico che su quello tecnico.
Il girone C viene sottovalutato nei pronostici della vigilia perché ha meno picchi assoluti, ma allinea tanti collettivi pluri-rodati al torneo. I Ragazzi del Boh Basta, mostri di regolarità negli ultimi anni, presentano lo stesso nucleo del 2010, capeggiato da Crisci e “Faffo” Viganò sotto canestro e da Munafò e Simone Casati sul perimetro. Con loro ancora l’utile complemento Mattia Casati e, come nuovo prezioso innesto, l’ala Radaelli, già a Binzago nel 2008 con gli allora Country Roads. Solo qualche scampolo di partita per i veterani Corrada e Monguzzi. Continuità anche tra le ragazze, con la primatista assoluta di presenze, Claudia Biscari, poi Ceppi e Bonalumi; nuove invece le giovani Brino e Bossi: 5 esterne e nessuna lunga ma non pagheranno dazio, svolgendo un ruolo di secondo piano rispetto agli uomini ma con estrema regolarità: in 7 partite segneranno sempre tra i 20 e i 25 punti.
Altra “big” di provata militanza al torneo è il Cachuccho dello Zio, che presenta lo stesso gruppo dello scorso anno. Solaini e Santroni i leader, Bernardi-Bertolini-Padova-Mauro Perego a complemento, poi il nuovo acquisto Teruzzi (già visto nel 2007 con l’allora Rin Tin Team), mentre compare anche, ma solo per una partita, il cavallo di ritorno Maurice Kaburi. Anche le donne sono le stesse dell’anno prima, col trio di A2 Gatti-Silva-Giunzioni più Marulli, quest’ultima però a mezzo servizio per un infortunio al polso.
Un’altra sempiterna grande di Binzago, i Trolli, dopo l’eliminazione prematura del 2010 si giova di due ritorni importanti: la mente Marco Perego e la specialista “Sisa” Scarciello (l’anno prima in campo solo per una partita). S’aggiungono al confermato nucleo Chioda-Cappellotto-De Andreis, mentre tra le donne ci sono Battaglia, Carta, la veterana locale De Ponti e l’interessante ’93 Laura Colombo. C’è poi in lista anche il pericolo pubblico binzaghese numero 1, Paolo Vitali, ma è annunciato solo per l’ultima settimana causa impegni in un camp, gli stessi che lo tennero fuori nel 2010.
Dopo un paio di edizioni senza vittorie, cercano di tornare competitivi i Grimy, con gli stessi uomini degli anni passati, Aresi, Milani e Lonati in testa (novità il lungo Contino), mentre tra le ragazze è interessante l’addizione della lunga Stefania Gatti, anche se come da tradizione non è questa una delle squadre che sfruttino di più la componente femminile.
Infine i Fuskugnaskamukula, veteranissimi del torneo, con il consueto asse di Varedo, Galli-Lanzani più il rientrante Ornaghi e la novità Pozzi, e le altre novità Francesco Colombo e Chinosi: matrice tutta di Promozione senza più rinforzi “di categoria” come Garanzini o Casiraghi. “Low profile” anche tra le ragazze, con le veterane Cattaneo, Moro e compagne.
MOS CON UN FILO DI GAS – Debuttano per ultimi, una settimana dopo l’inizio del torneo; giocano con un alone “glamour” e un’ostentata “nonchalance”, tra birre in panchina e reciproci sfottò; ma i Mos Angelini non deludono le attese nella prima fase, chiudendo imbattuti in testa al girone A. Faticano un po’, in realtà, contro la Tazza nella prima partita (anche perché dovendo ruotare 9 uomini non è facilissimo trovare il ritmo); ma vincono 73-69 con 11 punti di Quartieri e Milica Micovic contro 23 di Masha Maiorano e 17 di Antonini. Nelle 3 gare seguenti, i Mos, pur lasciando sempre l’impressione di spingere appena appena sull’acceleratore, danno prove di forza dominando dall’inizio alla fine contro i Bolliti (89-76; Veronica Schieppati 23, Jacopo Mercante 12), i 9 Metri (88-64; Milica Micovic 22 contro Curti 21) e il Montenegro Team (95-80; Milica Micovic 27, Bianchi 17 contro Flego 17). Sembrano troppe le armi a disposizione dei Mos – tra le folate realizzative di Micovic e Bianchi, le schiacciate di Jacopo Mercante, la concretezza di Quartieri e Giulia Arturi, solo per fare qualche nome – perché qualcuno possa pareggiarli, specie quando s’inizierà a fare sul serio.
Dietro di loro emerge una Tazza combattiva come da tradizione, ma stavolta anche capace di fare i coperchi oltre alle pentole. Vittoria già fondamentale all’esordio contro i Montenegro: con uno scatto iniziale la Tazza (Maiorano 18, Antonini e Turconi 16) prende una decina di punti di margine che poi, pur tra vari tentativi di rimonta guidati da Indraccolo (26) e Giulia Pasqualin (16), non vengono mai colmati (91-81 il finale). Ci si aspetta che siano i Bolliti a contender loro il secondo posto. Ma la squadra, costruita all’ultimo momento per “tappare” il buco lasciato dalla fusione tra Pizza Express e Amici del Piazz, dopo un esordio positivo sui 9 Metri (85-72) e la già citata resa netta ma onorevole ai Mos Angelini, incappa in ristrettezze d’organico nella parte maschile, finendo per crollare sia contro i Montenegro (84-108; per i “Monte” 23 di Indraccolo, 18 di Pasqualin, 17 di Guffanti, 16 di Chiara Bonfanti) sia contro la Tazza, in maniera quasi analoga (75-103, scatenati Maiorano con 32 e Antonini con 28): rimangono così fini a se stessi gli eroismi “uno contro tutti” di Vendramini, che nelle 4 partite segna 35, 36, 41 e 42 punti, ma non riesce a evitare l’eliminazione, consolandosi se non altro col sorpasso a Paolo Vitali come miglior realizzatore maschile di tutti i tempi.
Passano il turno invece i Montenegro (al terzo posto per il quarto anno su 4 partecipazioni) grazie proprio alla larga vittoria sui Bolliti, che fa seguito a quella (83-73) sui 9 Metri: nell’ultimo impegno è sufficiente a Flego e soci contenere lo scarto a -15 per essere una delle due migliori terze. A secondo posto già acquisito, nell’ultima giornata delle eliminatorie la Tazza si conferma in spolvero, travolgendo 93-68 i 9 Metri con 21 di Maiorano e 18 di una Laura Farinello che inizia una settimana di grande condizione, risultando importante come terminale alternativo alla più illustre compagna.
PIZZA BEN… PIAZZATI – Nel girone B partono bene i Belli Freschi campioni in carica, “asfaltando” i Vam Piri (97-65) con uno scarto da record nei punti-donne: 55-2 (di cui 22 di Zanon, 16 di Bussola). Poi però suona un piccolo campanello d’allarme per loro nella vittoria risicata con gli Sturmtruppen, che con Montagna (17) e Bertoletti (12) ma anche una prova gagliarda dei giovani mettono paura ai Belli, anche se il 92-90 è frutto di una rimonta finale che non mette in discussione il risultato (per i Belli 19 punti di Zanon e Pifferi). Contro gli Sturm sfoderano invece un esordio autorevole i Pizza & Piazz, che toccano il +28 già nel secondo quarto, dominano con le donne (49-8) e mandano 6 elementi in doppia cifra nel 92-55 (Frantini 13, Ponchiroli 11). Nel successivo scontro al vertice, i P & P – nonostante assenze pesanti tra cui Furlanetto e Frantini – ottengono una vittoria di spessore sui Belli Freschi (Borghi 17, Bergna 13), che vanno all’intervallo sul +7 e ribadiscono il vantaggio a metà del terzo quarto dopo un tecnico a Leonardi, ma subiscono il sorpasso a inizio ultimo quarto; e nel testa a testa finale i P & P allungano con un’ottima difesa fino a chiudere sul 75-68 (Leonardi 23, Colombo 14, Ponchiroli e Francesco Tieghi 12). Nel frattempo partono bene anche i Black Sheep, con due vittorie in rimonta: nella prima ribaltano un -9 all’intervallo contro gli Sturmtruppen (Secco 15) vincendo 77-71 con una Genta subito scatenata (26) e le triple di Tassinari (13); nella seconda risalgono addirittura da -16 con i Vam Piri (Terreran 29) cavalcando un’immarcabile Genta, che con 39 stabilisce il nuovo record femminile di punti in una partita, anche se la bomba della vittoria la mette Tassinari a pochi secondi dalla fine (84-82).
Si arriva dunque a un Pizza & Piazz-Black Sheep che vale il primato nel girone. I P & P vanno anche a +11 nel secondo quarto, ma i Black, con le ragazze nuovamente protagoniste (Genta 18, Anzivino e Rossi 10) rispondono andando a +1 al riposo; poi le due squadre si sorpassano più volte, finché i P & P (Colombo 14, Ponchiroli 12) prendono un minibreak all’inizio dell’ultimo quarto e lo difendono dai caparbi tentativi dei Black, cui concedono solo 16 punti negli ultimi 14’ (70-62).
Mentre i Pizza & Piazz finiscono imbattuti rimontando da -16 contro gli orgogliosi Vam Piri (Miglioli 15) fino a sorpassarli con una tripla di Francesco Tieghi a 1’ dalla fine (73-70; Furlanetto 19), e in precedenza gli stessi Vam (Terreran 21, Elena Ceriani 15) avevano piegato in volata, 83-81, gli Sturmtruppen (Bertoletti 16 all’ultima partita della carriera; Barbisan 13), è decisivo per assegnare secondo e terzo posto lo scontro diretto Belli Freschi-Black Sheep. Con qualche assenza importante su entrambi i fronti, la partita vede i Belli (Bergna 17, Borghi e Bussola 16) scappare oltre il +10 già nel secondo quarto, controllando senza troppi patemi i pur frequenti tentativi di rimonta dei Black (Pellegrini 10), che alla fine limitano i danni a -8 (75-67) ma con una differenza canestri complessiva proprio di -8 possono nutrire poche speranze di passare tra le due migliori terze.
BOH BASTA SEMPRE IN PASTA – Il girone C risulta il più equilibrato e alterno nell’andamento. Già la prima partita rimescola le carte rispetto ai pronostici, giacché i Grimy (Aresi 20, Milani 12) piegano 75-67, con una rimonta nel finale, i Trolli (Chioda 22, Perego 13), privi anche di Scarciello e Cappellotto oltre a Vitali che arriverà solo per l’ultima partita del girone. Non steccano invece i Ragazzi del Boh Basta (Crisci 22, S.Casati 20), che regolano dei Fuskugnaskamukula peraltro non disprezzabili (Lanzani e Ornaghi 16) con “Bumby” Galli stoicamente in campo nonostante un infortunio al piede: 87-74. Parte bene anche l’altra grande designata, il Cachuccho dello Zio, che pur senza strafare tiene a bada (Solaini 17, Santroni 15) i Grimy privi nell’occasione di Aresi (Milani 25): 73-63.
Arriva con un certo anticipo il big match tra Boh Basta e Cachuccho: ed è una partita a senso unico. Dopo un +7 all’intervallo, i Boh Basta iniziano a macinare gioco alla grandissima mentre il Cachuccho appare stranamente abulico e incassa un colpo via l’altro a mo’ di pugile suonato. Addirittura 90-55 il punteggio finale, con un immarcabile Crisci (22) sugli scudi insieme a Simone Casati (20) ma anche una sorprendente Ilaria Brino (14), e in generale le ragazze dei Boh Basta sono brave a non soffrire la supremazia fisica delle avversarie; per il Cachuccho solo Santroni dà segni di vita (17).
Il girone però ha ancora colpi di scena da offrire. Nella lotta per la qualificazione, segnano un punto importante i Fuskugnaskamukula, che in una volata-thrilling piegano 73-72 i Grimy, grazie a un Lanzani (26) che prima ribatte colpo su colpo ad Aresi (18), poi segna in entrata il 72-72 in risposta a un 2/2 in lunetta di Nicole Ventura, infine segna il libero decisivo dopo un malaccorto fallo a metà campo commesso su di lui a 2” dalla fine. La situazione s’ingarbuglia ulteriormente nella partita seguente, quando i Trolli (Chioda 22, Perego 12) piazzano un gran colpaccio stendendo in rimonta i Boh Basta (Munafò 23, S. Casati 15), che gestiscono forse con un po’ troppa sicumera il finale, bruciando un +10 a 4’ dal termine, mentre i Trolli rispolverano la loro vecchia arte dei canestri in contropiede e a rimbalzo d’attacco (19-2 il parziale conclusivo per loro), per una vittoria di puro carattere che li rimette in piena corsa: 86-79. Nettissimo invece il riscatto del Cachuccho dello Zio (Santroni 20, Solaini 16) che asfalta 100-62, massimo scarto di quest’edizione, i malcapitati Fuskugnaskamukula.
Ancora 3 squadre possono arrivare dunque prime alla vigilia di Cachuccho-Trolli. Partita combattuta, col Cachuccho (Solaini 17, Santroni 16, Padova 15) che scappa a +12 in avvio di ripresa, i Trolli (Perego 15, Chioda 13) che ribaltano tutto provando a scappare sul +6 all’inizio dell’ultimo quarto; ma dopo una fase di stallo sale in cattedra Solaini, che propizia riaggancio e sorpasso, mentre la difesa del Cachuccho si fa rocciosa nel finale e non concede più nulla ai Trolli, poi abbattuti da due canestri dalla media di Santroni (73-66). Il risultato offre ai Boh Basta l’occasione di chiudere il discorso-primo posto e i campioni 2009 (Munafò 24) la sfruttano, travolgendo 91-68 i Grimy (Aresi 20) con un parziale di 27-7 nel terzo quarto.
All’ultima partita del girone, nonché delle qualificazioni, viene rimandato il verdetto sul terzo posto: ma in base alla differenza canestri propria e altrui, ai Trolli basta vincere, mentre i Fuskugnaskamukula devono farlo con almeno 42 punti di scarto. Inoltre i Trolli (Perego 13) sfoderano l’asso nella manica, Paolo Vitali, arrivato da Cesenatico per l’occasione. Tuttavia i Fuskugnaska (Lanzani 20) vendono cara la pelle, pur dovendo sempre inseguire (-14 all’intervallo): nel finale arrivano anche a -2, ma Sisa Scarciello con un 2/2 dalla lunetta li respinge, poi si chiude sul 69-61 che qualifica i Trolli ed elimina i Black Sheep oltre ovviamente ai Fuskugnaska.
SORPRESONE – Nella serata del 13 luglio, un’ora prima dell’inizio dei quarti di finale, si scatena un temporale che in alcune parti della Brianza assume i contorni della tromba d’aria. Sconquassi meteorologici nell’aria, sconquassi alle gerarchie in campo, che si materializzano nella prima partita della serie. In realtà s’era visto, nelle ultime partite, che la Tazza stava giocando meglio dei pur imbattuti Pizza & Piazz; tuttavia la differenza di potenziale restava notevole, e in ogni caso ci si poteva attendere tutto tranne che una sfida dominata dalla Tazza, la quale oltretutto si presenta con due sole ragazze, Maiorano e Farinello (i P & P accettano di giocare anche il secondo quarto con 3 uomini). Invece è proprio quello che succede: a parte le primissime battute, la Tazza prende il sopravvento guadagnando punto su punto, prima con Turconi (26), poi con Maiorano (24) e Farinello (12), poi, dopo la rimonta dei P & P nel secondo quarto da -11 al pareggio, con un travolgente Antonini (21) nel break del terzo quarto che decide la partita: +15 alla penultima sirena. I P & P (Furlanetto 23, Colombo 20, Leonardi 14), oltre a non capire un metro arbitrale assai fiscale (47 tiri liberi per la Tazza, che è micidiale nel trasformarne 38), smarriscono la buona difesa mostrata finora, e anche il bilanciamento tra uomini e donne, sfruttando solo in minima parte queste ultime, che chiudono con soli 14 punti complessivi. I rabbiosi tentativi di rimonta finale servono solo a ridurre lo scarto (94-86). È la prima semifinale per la Tazza in tanti anni di Binzago.
Tutto secondo pronostico, invece, nella vittoria dei Ragazzi del Boh Basta sul Montenegro Team (privo di Guffanti). A parte il primo quarto, giocato da entrambe le squadre su elevati ritmi realizzativi, la superiorità dei Boh Basta si concretizza dal secondo in avanti. Sul +15 all’intervallo la partita è già ampiamente indirizzata, anche perché i Montenegro non trovano elementi in serata a parte Flego (23) e sono troppe dunque le frecce all’arco dei Boh Basta per poterle controbattere (Munafò 24, S. Casati 19, Crisci 13): 90-75 il finale. Per i Boh Basta è la quarta semifinale in 4 anni: pareggiato il record dei Trolli (2006-09) e dei Belli Freschi (2007-10). Altra curiosità: è il quarto anno di fila che i Boh Basta eliminano i Montenegro: 3 volte nei quarti e una in semifinale ('09). Quando si dice "bestia nera"...
Anche la sera successiva si scatena un temporalaccio, ma stavolta il campo all’aperto s’asciuga in tempo per scongiurare un altro ripiegamento in palestra. Il traffico abnorme sulle strade d’accesso contribuisce però a una disastrosa partenza dei Mos Angelini (arrivati alla spicciolata, ma senza Bianchi e senza Arturi e Schieppati, queste ultime due “rapite” dal campionato europeo universitario) contro i Trolli che, al gran completo compreso Vitali, non hanno nessuna intenzione di fare da vittima sacrificale ai superfavoriti del torneo. Così dopo 5 minuti il tabellone segnala il punteggio-shock di 20-4 per i Trolli. Le fiondate di Micovic (19 punti nel primo tempo) e la concretezza di Quartieri (17) rimettono in partita i Mos, che dopo un lungo botta-e-risposta sembrano poter prendere il sopravvento quando Jacopo Mercante propizia un +5 a metà terzo quarto. Da lì in poi però l’attacco stellare dei Mos va in crisi, tra una forzatura e l’altra, mentre Sisa Scarciello (13 punti) oltre a spegnere Micovic in difesa (l’italo-serba si ferma a 22 punti) va anche a segnare canestri importanti, spalleggiando un Vitali tornato “ciclonico” (25) assieme al solito duo Perego (12)-Chioda (13); anche Cappellotto ci mette del suo nel decisivo allungo a +10 con 3’ da giocare; le ultime fiammate di Angiolini (14) sono spente da Perego: 90-80 il finale di un risultato che “sciocca” tutti i presenti, ma in fondo non è la prima volta che Binzago premia una squadra vera e più rodata rispetto a un agglomerato di nomi illustri. Per i Trolli è la settima semifinale (e quindi coppa) negli ultimi 9 anni: record.
Emozioni anche dall’ultima partita: ma qui erano previste. Le classiche rivali Belli Freschi e Cachuccho dello Zio si sfidano in una serie di sorpassi e minibreak che, a parte un +10 iniziale per il Cachuccho, non fanno mai pendere la bilancia in modo deciso da una parte o dall’altra. Sono brave le ragazze del Cachuccho a resistere in condizioni precarie (fuori Giunzioni e Silva fino a fine torneo, Marulli in campo sempre bendata al polso), anche se Gariboldi (15) e Bussola (12) sono ficcanti per i campioni in carica, capeggiati dal solito Bergna (18), mentre il Cachuccho, oltre ai soliti Solaini (20) e Santroni (13), cava punti da Bernardi (12), Valentina Gatti (11) e Padova (10), rilanciandosi a +7 nel terzo quarto. Rispondono i Belli con un controbreak a inizio ultimo periodo: +6 a 6’ dalla fine. Nuovo ribaltamento sul +5 Cachuccho a -3’. Ma dopo un antisportivo a Solaini i Belli tornano davanti (79-78) con 35” da giocare. Da lì decide una vibrante “roulette” di tiri liberi che per 3 volte ribalta il risultato: 2/2 di Santroni, 2/2 di Anzivino e decisivo 2/2 di Solaini a -6”, dopo il quale l’ultimo assalto di Bussola produce una palla persa. Finisce 82-81 per il Cachuccho, che torna in semifinale dopo 3 eliminazioni consecutive nei quarti, mentre era dal 2006 che i Belli non restavano fuori dal quartetto che conta. Da notare infine che 3 semifinaliste su 4 provengono da quel girone C che alcuni giornali avevano snobbato nei pronostici.
ASSENZE CANAGLIE – Dopo i mille motivi d’interesse dei quarti, il sabato delle semifinali risulta purtroppo “loffio”, offrendo due partite scontate fin da prima d’iniziare. Questo per colpa di assenze pesanti che condizionano le due squadre-sorpresa del turno precedente, Tazza e Trolli, riportandole sulla terra, inoffensive per due macchine da guerra ben oliate come Boh Basta e Cachuccho.
La Tazza si presenta senza i suoi due top scorer maschili, Antonini e Turconi, e resiste poco più di un quarto contro i Ragazzi del Boh Basta, trascinati da un martellante Munafò (26), col supporto di Radaelli (17) e Crisci (15): con Maiorano non in gran serata (12 punti; meglio di lei Mereu con 21, Farinello con 17 e Zilli con 14) la Tazza può solo rispondere al primo allungo avversario, ma non al secondo, che manda sostanzialmente la partita in archivio già all’intervallo (49-32): nella ripresa lo scarto “scavalla” anche oltre quota 30, assestandosi alla fine sul 102-78. Per i Boh Basta, che riescono a dare qualche minuto, gli unici del torneo, all’acciaccato Monguzzi, è la terza finale in 4 anni.
Cade una spruzzata di pioggia proprio sul finire della prima semifinale, costringendo a spostarsi in palestra per la finale della gara di tiro da 3 punti: esito al fotofinish visto che Diego De Andreis, dei Trolli, piega Francesco Colombo (Fuskugnaskamukula) per questione di… un secondo. A parità di punti (9) nel giro conclusivo, infatti, De Andreis risulta aver impiegato 36” contro 37”.
Per fortuna la pioggia dà subito tregua, sicché si torna all’aperto per la seconda semifinale. Ma anche in questo caso le sorti sono segnate fin dall’inizio. I Trolli infatti devono fare a meno di Vitali e Perego, ed è troppa l’inferiorità nei confronti di un Cachuccho dello Zio che, al di là delle qualità individuali, sta mostrando un collettivo sempre più convincente, con Solaini leader designato (18) ma anche una Valentina Gatti sfruttata finalmente a dovere (23) e l’utile contributo di Bernardi (14). Non c’è Santroni ma, per l’occasione, torna sul palcoscenico binzaghese il possente Kaburi (14). Il Cachuccho vola a +14 in un amen, poi a +21 all’intervallo, e deve solo amministrare nella ripresa. Ci provano con orgoglio Chioda (31) e Scarciello (18), ma serve solo a contenere i danni: 99-86. Cachuccho che torna in finale dopo 4 anni.
IL THRILLER DICE BOH BASTA – Tutt’altro pathos, invece, nella giornata conclusiva. Che purtroppo è flagellata da un maltempo autunnale: nessuna speranza di disputare l’atto conclusivo all’aperto. Ci si rifugia nel palestra “Don Luigi Grezzi”, che tuttavia dà ottima prova di sé, offrendo una temperatura più che sopportabile e riempiendosi via via fino a far registrare un tutto esaurito sulle tribune, con un folto capannello di persone in piedi, durante le ultime fasi della finalissima, per un totale approssimativo di 200 spettatori.
Offre interesse, ben più della media degli anni scorsi, già la “finalina” per il terzo posto: la Tazza scappa fino a +17 nel secondo quarto con il rientrante Turconi (28) e la solita Maiorano (27) che, con due tiri liberi poco prima dell’intervallo, diventa la miglior marcatrice di sempre (o meglio, dal 2003) del torneo, uomini compresi, superando Vendramini che a sua volta, pochi giorni prima, aveva superato Vitali. Ma la ripresa è tutta dei Trolli che, difendendo meglio e colpendo in velocità con Perego (24) e Chioda (14), e sotto canestro con Cappellotto (18), ribaltano la partita fino a sorpassare a circa 3’ dal termine; nel punto-a-punto finale decidono Cappellotto e Chioda, la tripla di Turconi per il pari va fuori: 89-86 per i Trolli che chiudono terzi come nel 2009.
Tocca quindi alla finale per il titolo, preceduta come sempre da un minuto di silenzio per Cesare Mauri. I Boh Basta si presentano al completo tranne Radaelli e Brino (più Monguzzi tornato in borghese), mentre il Cachuccho apparentemente è in difficoltà dovendo di nuovo rinunciare a Santroni, riperdendo Kaburi e facendo ancora di necessità virtù tra le ragazze, viste le perduranti assenze di Giunzioni e Silva. Questo, unito al ricordo del sonoro +35 per i Boh Basta nello scontro diretto delle eliminatorie, 15 giorni prima, fa pendere i pronostici dalla parte di Crisci e compagni, nelle cui fila Claudia Biscari fa registrare la sua presenza numero 50 dal 2003: record assoluto.
Invece il Cachuccho, pur inseguendo quasi sempre, se la gioca fino in fondo. Ogni volta che i Boh Basta provano a scappare (mai oltre il +7, però), arriva una pronta risposta che ricuce in tutto o in parte il divario. Nei primi tre quarti è curiosamente speculare l’andamento: equilibrio nella fase centrale e tentativo di fuga dei Boh Basta nel finale, anche grazie a due “pennellate” di Simone Casati (27) e Munafò (21) allo scadere: da applausi soprattutto quella di Casati alla fine del primo, con palla rubata a metà campo su Bernardi, arresto e tiro da 9 metri e bersaglio di tabella. +5, +6 e +7 gli scarti allo scadere dei tre periodi per i Boh Basta, che contano anche sul solito Crisci (15) e su una ficcante Carolina Bossi (11); ma tutte le volte all’inizio del quarto successivo la caparbietà del Cachuccho riapre la partita. Forse i Boh Basta sciupano qualcosa di troppo, ma molti meriti vanno a una strepitosa Valentina Gatti (27 punti nonostante un precoce quarto fallo; è record femminile di punti per una finale), sistematicamente servita dai compagni dal secondo quarto in avanti, al solito campionario di finte, arresti e tiro e quant’altro di Solaini (21), senza dimenticare l’apporto di Padova (10) e Bernardi (9). Sempre lottando, il Cachuccho perviene al pareggio sull’80-80 a 2’30” dalla fine.
È così uno splendido “mini-overtime” di 150 secondi a decidere, ripartendo da zero, l’assegnazione del trofeo Mauri 2011. I Boh Basta sono bravi a riprendere subito in mano il pallino, con un canestro di Simone Casati, un’entrata di Munafò e due liberi di Marta Ceppi che, inframmezzati da un libero e un canestro di Solaini, confezionano un +3 (86-83 a -30 secondi). I Boh Basta falliscono clamorosamente il k.o. con Munafò che s’incarta in contropiede, ma dopo due liberi di Solaini a -6” e uno di Simone Casati a -4”, l’ultimo assalto del Cachuccho è ben difeso dai Boh Basta, che costringono Bernardi a una tripla in precario equilibrio. Va fuori, finisce 87-85 e i Boh sono di nuovo campioni, come nel 2009, dopo una delle finali più belle degli ultimi anni. Mentre al Cachuccho resta l’onore delle armi ma l’appuntamento col primo titolo binzaghese è ancora rimandato.
MVP GIOVANI – Nelle premiazioni conclusive spiccano i premi di miglior giocatore al 20enne Simone Casati (forse Munafò avrebbe meritato di più guardando all’intero arco del torneo; ma il desiano è stato spettacolare e decisivo in finale con giocate da bocca aperta, non solo realizzative ma anche in fase di assist) e alla non ancora 23enne Valentina Gatti: ventata di gioventù che fa solo il piacere.
Due veterani invece, ma nemmeno poi così vecchi, monopolizzano i titoli di miglior marcatore: Dario Vendramini (seconda affermazione dopo il 2008; record di media per lui con un mostruoso 38,5) e Masha Maiorano, alla quarta corona dopo il 2006, ’07 e ’10, con tanto di primato femminile di punti in un’edizione (157, ed è anche la prima volta che la top scorer ha più punti del capocannoniere maschio).
I premi di contorno vanno: ai Grimy per il fair play; ai Black Sheep come “squadra più femminista” (novità: un riconoscimento al team con la maggior percentuale di punti segnata dalle donne: e le “pecore nere” fanno registrare un notevole 57,9% in questa statistica); ad Andrea Bertoletti come “giocatore più simpatico” (anche in omaggio alla sua carriera).
TABELLINO DELLA FINALE
I RAGAZZI DEL BOH BASTA - IL CACHUCCHO DELLO ZIO 87-85 (27-22, 45-39, 66-59)
BOH BASTA: Cristina Bonalumi, Marta Ceppi 7, Carolina Bossi 11, Claudia Biscari 2, Thomas Munafò 21, Mauro Corrada, Mattia Casati 2, Nicola Crisci 15, Fausto Viganò 2, Simone Casati 27. Assenti: Andrea Monguzzi, Andrea Radaelli, Ilaria Brino.
CACHUCCHO: Lalla Guidi, Selene Marulli 4, Mauro Perego 4, Paolo Bernardi 9, Nicola Vitale ne, Alessandro Padova 10, Andrea Solaini 21, Valentina Gatti 27, Christian Teruzzi 4, Erik Bertolini 6. Assenti: Lucio Santroni, Maurice Kaburi, Elisa Silva, Claudia Giunzioni.
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