Cari amici ed amiche del torneo di Binzago,
negli ultimi 3 anni avevamo sempre iniziato il quarto lunedì di giugno ed è probabile quindi che questa sera (22/6) sarebbe stata la prima dell'edizione 2020 del Memorial Cesare Mauri. Saremmo andati avanti fino verso metà luglio come al solito, magari con qualche interruzione per gli Europei di calcio, ma insomma ci saremmo goduti la classica ventina di serate.
Ci toccherà invece stare in casa o vagabondare miserevoli, senza l'oratorio di via Manzoni come meta fissa. Senza basket, senza salamelle, senza la socialità e la magia del torneo misto più famoso del sistema solare.
Ma scrivere solo per piangersi addosso sarebbe inutile e quindi:
1) mi scuso per non aver detto nulla negli oltre 50 giorni trascorsi dalla notizia dell'annullamento del torneo (uscita il 1° maggio). Ma il fatto è che non c'era molto da aggiungere. Anche gli altri grandi eventi internazionali dell'estate, come le Olimpiadi, si sono dovuti arrendere. Per organizzare il nostro, servono di solito un paio di mesi in condizioni ideali; nel momento in cui c'è stato da prendere la decisione, invece, non si poteva nemmeno uscire di casa, il basket agonistico era vietato per legge (e lo è tuttora), l'oratorio era chiuso a tempo indeterminato (e lo è tuttora; ci sono lavori in corso). Più le altre ragioni ben spiegate dal nostro capo-organizzatore Luca Rebosio in maggio;
2) è evidente che per quest'anno resta improponibile il maxi-torneo da 3 settimane, 15 squadre, 200 partecipanti, una cinquantina di sponsor, al quale eravamo abituati. Altrettanto evidente però è che la situazione generale sta migliorando, l'estate è appena cominciata e il ricordo di Cesare Mauri meriterebbe di essere onorato anche nel 2020 con qualcosa che somigli al basket, ovviamente rispettando regole, norme e protocolli del momento. Nulla di concreto è possibile immaginare ora come ora, però la spugna casomai la getterei il 31 dicembre, non già il 22 giugno.
M.Beck
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