giovedì 18 luglio 2013

Le premiazioni - foto di Marco Brioschi

Completiamo il servizio fotografico di Marco Brioschi con le premiazioni finali della XX edizione. Cliccando su un'immagine la si ingrandisce.

Primo sul palcoscenico, Alessandro Flego (Montenegro Team): a lui il classico "premio speciale" per un giocatore che incarna lo spirito del torneo (criteri? Comportamento in campo e presenza assidua ai tavoli).

Ludovica Rossini (Pizza Express), 16 anni non ancora compiuti, premiata come iscritto più giovane di questa edizione.

I Black Sheep, ancora una volta, sono la squadra più "femminista" (= maggior percentuale di punti delle donne sul totale della squadra).

Gli Sturmtruppen (qui i 3 ventenni binzaghesi Barbisan, Colombo e Motta insieme all'allenatrice delle giovanili Pob, Lara Borgonovo, anche lei negli Sturm) vincono il premio "fair play" 5 anni dopo la prima volta.

Morena Capiaghi (Ciapalabala), per un solo punto su Carolina Bossi, è la regina delle marcatrici.

Matteo Ballarate (Ciapalabala) supera sul filo di lana il compagno di squadra Bergna ed è re dei realizzatori.

La tradizionale consegna di una maglietta alla signora Mauri, mamma di Cesare, da parte della Tazza. Il cui leader Marco Malusardi è a sua volta premiato per la decennale partecipazione della squadra.

Giulia De Cristofaro (Gnocca Fritta), classe '93, è la miglior giocatrice di Binzago 2013. Novità di quest'anno, la maglietta celebrativa.

Mattia Casati (Ragazzi del Boh Basta) è eletto miglior giocatore. Scelta a sorpresa? Non per chi ha seguito Binzago negli anni e sa quanto sia stato utile alle squadre in cui ha giocato. Autore poi di una finale da protagonista (17 punti).

E Mattia Casati viene festeggiato dai suoi compagni.

Via con le premiazioni delle prime 4 squadre. Qui il Cachuccho dello Zio, fermato dalle assenze ma in grado comunque di arrivare in semifinale.

Gli Amici del Piazz sono terzi come nel 2012. Una sola sconfitta in tutto il torneo, contro i campioni.

I Ciapalabala sono secondi come nel 2005 e nel 2009. Gran torneo comunque il loro.

La dinastia, la leggenda, gli infiniti: forse il più sofferto dei loro 4 titoli, per questo è la consacrazione definitiva dei Ragazzi del Boh Basta.

Mauro Corrada: "Ne abbiamo vinte tante insieme, eh? Mo' pure l'mvp ti porti a casa...". Mattia Casati: "Sì, però sai una cosa? Di dire 'boh basta' non ne ho nessuna voglia".

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