RACCONTO edizione 2009

LA GRANDE SCALATA DEI BOH BASTA

L’edizione che chiude il “decennio-boom” di Binzago risulta una delle più incerte di sempre. E alla fine premia una squadra storica del torneo, che da anni stava compiendo una lenta ma costante scalata al vertice: lontani i tempi molto amatoriali di quando si chiamavano M.T.S. e finivano spesso ultimi, gli attuali “Ragazzi del Boh Basta”, con una serie di rinforzi ben calibrati sia tra gli uomini che tra le donne, erano arrivati fino al secondo posto del 2008.
Eppure, pochi li davano tra i favoriti assoluti alla vigilia di un’edizione dal livello medio altissimo (probabilmente la migliore, almeno quanto a nomi iscritti, insieme a quella del 2006), e infatti priva di “squadre materasso”, con tante sorprese più altre sfumate di un soffio. Nessuno chiude imbattuto, solo una rimane senza vittorie.
Con varie favorite condizionate dalle assenze o semplicemente meno efficaci rispetto alle attese, c’è l’occasione propizia per una novità al vertice, e i Boh Basta sono i più bravi ad approfittarne, dimostrandosi nei fatti la squadra migliore.
È il primo anno dopo l'esplosione della mania-Facebook, che apre al torneo una nuova “tribuna-internet” (quella ufficiale rimane comunque il forum di Webbasket, al quale si affianca il blog torneodibinzago.blogspot.it), ed è soprattutto l’anno della nuova palestra all’oratorio, inaugurata pochi giorni prima del via del 13° Memorial Mauri (nonché 16° “Città di Binzago”): niente più fughe precipitose, quindi, nella scomodissima palestrina-sauna di via San Marco… Ma, ironia della sorte, dopo un inizio luglio dal meteo incerto, regna sovrano il bel tempo, e alla fine sono solo 4 le partite disputate al coperto!
Le danze si aprono il 30 giugno e vanno fino al 19 luglio; confermata la formula (passano le prime due di ogni girone più le due migliori terze), idem gli arbitraggi Uisp, per il sesto anno, e la regola sulle 3 donne nel 2° quarto introdotta l’anno prima. Si registra, a proposito, il record storico di media punti femminile: la parità dei sessi è ancora lontana ma ci si sta avvicinando...

LE STESSE 15 – Con 186 partecipanti (107 uomini e 79 donne) viene eguagliato il record stabilito nel 2008. Per la prima volta rispondono “presente” tutte e 15 le squadre dell’edizione passata: nessuna novità, quindi, nel cast delle contendenti, anche se come sempre il mercato primaverile è scoppiettante.
Nel girone A, gli Amici del Piazz puntano a riconquistare il trono perduto nel 2008 schierando nuovamente un quintetto femminile da urlo: a fianco di Maiorano, Filippi, Gatti e Canova arriva infatti (al posto di Arioli) Laura Fumagalli, da anni una delle cannoniere principi dell’A2. Anche la lista di uomini presentata dal team dedicato a Gabriele Piazzolla è impressionante, comprendendo due elementi di B1 come Oscar Gugliotta e il confermato Furlanetto, il lunghissimo albanese Kapedani a far coppia di torri con Davide Colombo, e il bomber Michele Filippi, fratello di Marcella nonché “boyfriend” di Fumagalli. Tuttavia i primi due non si presenteranno mai, e il terzo solo una volta; meglio farà l’acquisto dell’ultim’ora (già con loro nel 2007) Riccardo Berenato.
Si prospetta uno scontro tra titani col Cacchuccho dello Zio, che ritrova Mambretti (ma lo avrà solo per due partite, prima che lo rapisca il corso allenatori di Bormio) a fianco di Solaini e del consueto drappello di giocatori di C2-D-Promozione (“Pestone” Padova, Borghi, Bertolini, Grosso), anche se il ritorno di Mauro Perego non basterà a compensare l’assenza di Kaburi (infortunato alla vigilia del torneo); tra le ragazze le novità sono Selene Marulli, ex Tazza, con la sua compagna Lalla Guidi (hanno vinto la B1 insieme a Milano), al posto di Poli e Selmi.
Molto equilibrata la fascia di outsider di questo girone: i Fuskugnaskamukula del sempreverde “Bumby” Galli e del compare varedese Lanzani cambiano parecchio nella parte maschile, rinunciando al bomber Casiraghi e a uno dei Garanzini, Paolo (rimane Tommaso); riportano al torneo un paio di elementi già visti in altre squadre (Bignardi, Riccardo Benzoni) e chiamano l’illustre veterano Marco Novati; stabilità tra le donne con la consueta combattiva pattuglia di giocatrici di C e Promozione.
La Tazza (variante del nome per l’occasione: “Ma che Tazza Vuoi?!”, che nella voce dello speaker deformata dagli altoparlanti dell’oratorio suona molto simile a “Ma che c… vuoi?”, creando qualche imbarazzo), col suo consueto approccio folkloristico – da ricordare gli sfottò col megafono-giocattolo: presa di mira in particolare Masha Maiorano... che da qualche mese è fidanzata con lo storico leader della Tazza, Malusardi – e l’altrettanto consueto gruppo maschile da Rovello Porro (Turconi, Zilli e soci); solo quattro le ragazze, ma di buon rendimento, con il nuovo duo Acerbis-Farinello da Cucciago insieme alle veterane Brambilla e Dell’Oro.
Infine i Black Sheep, che a una componente maschile in buona parte confermata (Campisi, Pellegrini, Ippolito, i veterani Palazzi e Petridis), riescono ad affiancare, con una serie di rocambolesche sostituzioni dell’ultim’ora, un gruppo femminile quasi tutto rinnovato (a fianco della solita bomber Nicoletta Campisi arrivano la giovane del Geas Jessica Genta e l’altrettanto giovane duo di Mariano Comense, Rossi-Anzivino, quest’ultima sorella di Roberto dei Pizza Express) che si rivelerà una delle principali sorprese del torneo, stabilendo un record assoluto di media punti “in rosa” a Binzago.

Il gruppo B, sottovalutato nelle gerarchie della vigilia, otterrà i risultati migliori nel confronto con gli altri. Nei Ragazzi del Boh Basta, vicecampioni uscenti, non c’è più Vendramini, grande trascinatore dell’anno prima, ma in compenso arriva il duo di… cognati (la moglie del primo è sorella della fidanzata del secondo) formato dal grande Ibrahim Cissé – alla sua terza squadra diversa in 4 partecipazioni a Binzago: si racconta di una movimentata trattativa tra i Boh Basta e gli Amici del Piazz, sua precedente squadra, per arruolarlo, in cui la spuntano i primi grazie a una promessa strappata all’ivoriano da Nicola Crisci in cambio di un provvidenziale aiuto, nelle sue vesti di carabiniere, per certi documenti… – e dal play-guardia, eccellente realizzatore, Thomas Munafò. In mezzo, a dettar legge, c’è ancora Crisci con la validissima spalla “Faffo” Viganò e l’energia di Mattia Casati; consueto ruolo di supporto per Corrada e Vertemati, mentre la defezione di Monguzzi (infortunato) non intaccherà la solidità della squadra garantita in buona parte da un quartetto femminile che al confermato trio Ceppi-Bonalumi-Biscari (quest’ultima k.o. da metà torneo per un malanno) aggiunge l’azzeccatissimo acquisto Laura Galli, e avrà un peso specifico superiore all’anno prima, risultando decisivo per la vittoria
Mercato importante anche per i Chicago Bullons (ex Country Roads) che intorno al nucleo Gigi Beretta-Paieri-Giorgio Borghi (quest’ultimo in campo solo una volta per problemi fisici) cambia tutto con due elementi dalla B2 di Como (il play-guardia Angiolini e il pivot Bergna), l’atletica ala Antonini da Gazzada (grande anche come intrattenitore con la sua “gag” del canestro da metà campo all’indietro in chiusura di partita: clamoroso il suo 2 su 2 in questa specialità durante il torneo!) e la guardia Marco Molteni: consueto gioco “corri e tira” ad alto tasso fisico e di spettacolarità per loro, cui danno la solita man forte le ragazze di Biassono (torna Zanon al posto della cugina Scudiero; confermate Viganò e Gariboldi) più due “combattenti” da B2 Sara Molteni e Silvia Corbetta.
Il Montenegro Team, tra le sorprese dell’anno prima (col nome di Martesana Team), conferma il solido gruppo di giocatori di D e Promozione dell’hinterland nord-est milanese, ovvero Buga, Flego, “Pozz” Guffanti e compagnia (unica novità il lungo tiratore Aggujaro, strappato ai Comerson), mattatori anche nei dopopartita con prestazioni... alcoliche di elevata qualità; tra le ragazze confermato il duo Bonfanti-Lanfredi, acquisto di lusso Dunja Vujovic che avevamo già visto nel Cacchuccho dello Zio finalista nel 2007.
I 9 Metri di Dimensione Artistica ripropongono la loro filosofia basata sul tiro da 3 e sul non prendersi troppo sul serio, ma comunque hanno la solita batteria di validi veterani della C2 di Milano (novità la guardia Bassi), mentre tra le donne torna Antonella Contestabile, c’è ancora Ilaria Guidi, novità interessanti la giovane Aramini e la toscana Gargini, ex giocatrice di buon livello.
Gli Sturmtruppen (ex Banda Bassotti), squadra più giovane del torneo, si rafforza con il play del ’90 Bernardi, prodotto delle giovanili di Desio, ottimo per innescare il potenziale di due ali di gran fisico come Giraldo e Carolo, più i due binzaghesi del ’91 Secco e Gariboldi; migliorata anche la parte femminile con Chiara Molteni (ex Passito) e, anche se solo per una partita, Kristina Cotta delle giovanili-Comense.

Nell’altrettanto duro girone C sono inseriti i Trolli campioni in carica, pressoché immutati nell’organico (unica differenza il ritorno di Roberta Merli al posto di Barbara Brioschi), dai “mostri sacri” Marco Perego e Ferrarese all’arma illegale Vitali, e poi Cappellotto, Chioda, Majerna e Gerli; ragazze come sempre non di categoria altissima ma funzionali, guidate dall’Mvp uscente Sisa Scarciello.
Cambiano poche pedine anche i Pizza Express, ma di peso: torna con la loro maglia, dopo 3 anni, lo specialista principe di Binzago, Dario Vendramini, che porta con sé il giovane play Meneghel, compagno di squadra a Cernusco; confermato il nucleo di ex desiani (Amadio, Anzivino, Corbetta, Max Guerrato); ma la parte femminile, che ritrova Gaia Angelo e presenta le giovani Colombera e Schieppati, subisce un brutto colpo alla vigilia con il forfait della capocannoniera in carica, Michela Frantini, per problemi fisici.
Sempre solidissimi, anche se magari non da titolo, i Passito che al consueto nucleo Montagna-Boffi-Didoni aggiungono l’efficace veterano Curti e il lungo Pacchetti (ex Cacchuccho dello Zio); pattuglia femminile come da tradizione tra le migliori con il duo di veterane Longoni e Conti che chiamano le compagne a Fino Mornasco Ferrari e Balzarotti più la giovane Romanò.
I Vam Piri, salutati i veteranissimi Bertoletti, Gadia, Chiapparini e Valsecchi (addio definitivo per questi quattro “dinosauri” della Binzago-old style o troveranno il modo di tornare?), attingono tutta la parte maschile dalla C2 e D dall’altomilanese con Terreran ed Eriforio dal Cmb Rho e i confermati Valassina da Cornaredo e Cozzi dell’Arlunese; nelle ragazze continuano le esperte senatrici del Gabbro Milano (ex Psfn) più la semi-ritirata Brusati.
I Comerson dei cesanesi Ronchi e fratelli Tognacca fanno un mercato interessante, sostituendo Adesanya e Aggujaro con Aresi (ex Country Roads) e il suo compagno a Senna Comasco Colzani, ottimo asse guardia-lungo. Tra le ragazze si punta su un nucleo di Giussano, senza più la lunga cucciaghese Sordelli ma con un acquisto di spicco come il play Lorena Manera dall’A2 di Crema.

CACCHUCCHO SPIAZZA I PIAZZ – Molto più combattuto del previsto il girone A, che si risolve solo all’ultima partita. All’inizio sembra tutto come da pronostico, con il Cacchuccho che batte la Tazza e travolge i Fuskugnaskamukula (50 punti complessivi di Mambretti, tra cui un “canestronzo” da dietro il tabellone nella seconda partita), e gli Amici del Piazz che infliggono un trentello ai Black Sheep e un ventello ai Fusku, facendo conoscere al pubblico binzaghese le doti balistiche di Michele Filippi. Quando la Tazza acciuffa in rimonta una vittoria al supplementare sui Fusku (in una memorabile domenica con 3 partite tutte decise all’ultimo tiro, per la gioia dell’arbitro), sembra la vittoria decisiva per il 3° posto, ovvero per la probabile qualificazione.
Ma le carte si sparigliano quando i Black Sheep, trascinati dai 34 punti di una scatenata Campisi (eguagliato il record femminile di Masha Maiorano), sorprendono il Cacchuccho che nel frattempo ha perso Mambretti per il corso allenatori, oltre che Alessandra Rigamonti per infortunio. I Black trovano la loro identità intorno al gruppo femminile e con questa ricetta battono poi anche la Tazza (vana rimonta nel finale), e sembrano lanciati verso la loro prima qualificazione in 9 anni di Binzago. Potrebbero arrivare anche secondi con una vittoria sui Fusku e una sconfitta del Cacchuccho contro gli Amici del Piazz.
Ma la ruota gira nuovamente: i Piazz iniziano a pagare le assenze, si salvano con la Tazza con un canestro allo scadere di Riva dopo aver rimontato dal –17 di fine 3° quarto, ma poi perdono (75-81) il big match con il Cacchuccho (29 punti di Solaini), quando non bastano 30 punti di Maiorano perché nel finale di 3° quarto si fa espellere Riva e, non avendo cambi per gli uomini, i Piazz disputano l’ultimo periodo con 3 donne contro 3 uomini…
Mentre i Black Sheep subiscono il colpo di coda dei Fusku, che pur già ultimi sicuri non ci stanno a finire senza vittorie e li battono con 29 punti di Benzoni. Il Cacchuccho è dunque primo grazie allo scontro diretto coi Piazz (secondi); i Black sono terzi ma devono aspettare il responso degli altri gironi per sapere se passeranno (cosa che non avverrà).

BOH BASTA SUI BULLONS – Anche il gruppo B (ma qui era più prevedibile) resta in bilico fino all’ultimo. Partono a razzo i Ragazzi del Boh Basta, che strapazzano Sturmtruppen e 9 Metri. I Chicago Bullons spazzano a loro volta i 9 Metri, ma rischiano grosso contro gli Sturmtruppen, che in volata hanno anche la palla del sorpasso prima di arrendersi di 1 punto.
Sturmtruppen che avevano già mostrato di fare sul serio sorprendendo il Montenegro Team, a sua volta però rimessosi prontamente in gioco piegando i Boh Basta che pagano le assenze di Viganò, Cissé e Munafò e l’uscita per falli di Crisci. Poi i Bullons offrono una prova di forza infliggendo un +27 ai Montenegro e sembrano volare verso il primo posto, oltre a condannare “Leader” Flego e compagnia all’uscita di scena.
Ma non finirà così. Infatti nel big match per il primato si impongono (96-88) i Boh Basta, tornati al completo (Munafò 22, Cissé 20), sui Bullons. Mentre i Montenegro rimettono in positivo la differenza canestri maltrattando i 9 Metri e poi sperano in una coincidenza di risultati favorevoli, che si verificano tutti: nell’ultima serata delle eliminatorie i 9 Metri non vogliono lasciare il torneo senza vittorie e piegano in volata gli Sturmtruppen (privi di Bernardi), i quali potevano passare il turno in caso di vittoria dal +10 in su, mentre così finiscono ultimi. I Montenegro invece, grazie anche al k.o. dei Black Sheep coi Fusku, si qualificano tra le due migliori terze.

I PIZZA SFATANO IL TABU’-TROLLI – Il girone C è l’unico a chiudersi senza parità in classifica, ma non senza incertezza. I Pizza Express soffrono parecchio per piegare i Vam Piri, ancor di più contro i Passito (“atterrata” in mischia finale Romanò, senza fallo fischiato, sul tiro del pareggio) e contro i Comerson (vittoria all’overtime con Vendramini che ruba la palla decisiva ad Aresi). Comerson sfortunati, perché pur giocandosela alla pari con tutte le “big” con gli scatenati Aresi e Colzani, pagano puntualmente un calo nel finale e perdono di misura anche coi Trolli e i Passito.
I campioni in carica, pur essendo gli stessi della trionfale cavalcata dell’anno prima, sembrano avere meno smalto e subiscono (senza Vitali e Chioda) un duro -16 dai carichi Passito. Si arriva così all’attesa “classica” Pizza Express-Trolli con una situazione apertissima: entrambe le squadre possono arrivare da prima a terza a seconda del risultato. Ma non c’è bisogno di calcoli perché i Pizza, superando uno sbandamento nel finale del 3° quarto (Trolli da –15 a +1 in un amen), si prendono la rivincita della semifinale 2008, nonché della finale 2006, prevalendo 72-64 con Gaia Angelo sugli scudi (18 punti) e una buona prova difensiva.
I Pizza chiudono così come unica squadra a punteggio pieno nei 3 gironi, ma si rivelerà un successo del tutto effimero. I Trolli sapevano comunque che, anche da terzi, la loro qualificazione non era a rischio, avendo un ampio vantaggio di differenza canestri sui Black Sheep. Il girone si chiude coi Vam Piri che relegano all’ultimo posto i Comerson (privi di Aresi).

PIAZZ E PIZZA CIAO, MONTENEGRO DOLCE – I quarti di finale confermano l’equilibrio di questa edizione senza padroni assoluti, promuovendo le due terze e mandando a casa due prime più un’altra “corazzata” o presunta tale.
Si comincia con il riscatto dei Trolli, che ritrovano d’incanto il loro gioco ad alta velocità e intesa perfetta, schiantando in un quarto e mezzo (anche +25) uno spento Cacchuccho dello Zio, ancora privo di Mambretti ma nella stessa formazione (anzi, con Borghi in più) che aveva battuto gli Amici del Piazz solo 3 sere prima. Finisce 80-67 (Vitali 20, Gerli 16 per i Trolli; Padova 16, Solaini 14 per il Cacchuccho) ma non c’è mai partita, il minimo divario è un +12 all’inizio dell’ultimo periodo. Trolli in semifinale per la settima volta negli ultimi 8 anni: continuità strepitosa, ci chiediamo chi conservi tutte quelle coppe in casa...
Tocca poi ai Chicago Bullons impressionare con una progressione alla distanza sui Passito: questi ultimi riescono per 3 quarti a replicare a ogni tentativo di allungo dei più fisicati avversari, ma non possono nulla contro lo strappo decisivo all’inizio dell’ultimo periodo, a suon di triple e contropiedi per dei Bullons che sfruttano una panchina lunghissima per imporre i loro ritmi sempre alti: 94-76 con 18 di Bergna, 14 di Paieri e Angiolini contro 18 di Didoni e 11 di Nadia Longoni. Anche i Bullons sono abbonati alle presenze tra le prime 4: è la sesta volta per loro nelle ultime 8 edizioni.
La sera dopo sarà ricordata come il “giovedì nero” di Amici del Piazz e Pizza Express, la caduta di due grandi favorite non senza recriminazioni per le assenze. Meno sorprendente la sconfitta dei Piazz, contro i Boh Basta che dopo aver piegato i Bullons danno ulteriore credibilità alla loro candidatura per il titolo: i Piazz sono in soli 3 uomini (squalificato Riva, assente Kapedani, sempre non pervenuti Furlanetto e Gugliotta) ma si tratta pur sempre di un terzetto di lusso, e il loro super-quintetto femminile è al completo. Riescono perciò a giocarsela fino all’ultimo con lampi di talento, ma i Boh Basta hanno più solidità di squadra, andando forte a rimbalzo d’attacco (un “clinic” di Viganò contro Colombo), colpendo da sotto con Crisci e da fuori con Munafò (mentre Cissé non affonda i colpi contro il suo ex team), e pareggiando il duello in rosa grazie alla solidità di Ceppi e Galli (e nonostante l’assenza di Biscari), mentre dall’altra parte solo Maiorano appare in serata tra le ragazze. I Boh Basta comandano costantemente (massimo +11) pur senza mai chiudere i conti: nel finale i Piazz rimontano e hanno anche il pallone del sorpasso, ma anche stavolta finiscono in 3 donne contro 3 uomini, e Crisci ne approfitta per segnare da sotto, contro Valentina Gatti, un canestro decisivo più libero supplementare: +3 per i Boh Basta, ultima chance per i Piazz ma Maiorano, Fumagalli e Michele Filippi sbagliano la tripla del pari. Finisce 77-74 (Crisci 20, Casati 18 contro Berenato 21, Maiorano e Michele Filippi 18), senza dubbio una delle migliori partite di questa edizione.
Emozioni e “scalpo illustre” anche nel match seguente. Dopo essere stati quasi al completo in tutte le partite del girone, i Pizza Express si presentano in soli 3 uomini e 3 donne: un’autolesionistica decimazione che si rivela decisiva, anche se il Montenegro Team legittima la vittoria conducendo dall’inizio alla fine, con un massimo di +12 in una prima metà in cui riesce a imporre i suoi ritmi alti e le vorticose rotazioni del suo organico lunghissimo. Nella ripresa i Pizza reagiscono con le incursioni di Meneghel e Anzivino, le percentuali dei Montenegro calano e si arriva anche al pareggio (l’unico della partita) a 30 secondi dalla fine. Ma un canestro di Guerra riporta in vantaggio i Monte, poi c’è un’azione convulsa in cui i Pizza non ottengono il timeout richiesto: il gioco va avanti con i Monte che recuperano palla: Chiara Bonfanti subisce fallo e mette i due liberi della staffa prima dell’inutile tripla di un comunque eccellente Meneghel: finale 78-76 (Flego e Chiara Bonfanti 14 contro Meneghel 31, Anzivino 20). L’unica squadra imbattuta della prima fase va dunque fuori per mano dell’ultima a qualificarsi.
Una sorpresa che dà un tocco di novità al torneo, visto che ai quarti erano passate le stesse 8 squadre dell’anno scorso e, in caso di vittoria dei Pizza, si sarebbero avute anche le stesse 4 semifinaliste. Un successo, inoltre, per il girone B che occupa 3 delle prime 4 posizioni.

I BULLONS DETRONIZZANO I TROLLI – Ad altissima intensità la prima semifinale tra Trolli e Bullons. A parte un vantaggio iniziale fino a +10 per i campioni uscenti, la partita è un continuo botta-e-risposta con azioni che durano pochi secondi. Le folate di Vitali e le “triangolazioni” a memoria dei Trolli contro la potenza atletica dei Bullons, difficilmente contenibili in 1 contro 1 (in particolare con Beretta) e in contropiede. I Trolli sono ancora a +4 all’intervallo, ma nella ripresa fanno la differenza l’aumentata intensità difensiva dei Bullons (contro cui i Trolli pagano anche le basse percentuali da 3) e la superiorità delle loro ragazze, autrici di ben 51 punti contro 13 delle avversarie. All’inizio dell’ultimo periodo i Bullons volano a +13, i Trolli non ci stanno e risalgono a –6 con Chioda, cui risponde però Marco Molteni rimettendo i Bullons a distanza di sicurezza. Antonini chiude in modo pirotecnico con la sua “griffe” del canestro all’indietro da metà campo e i Bullons festeggiano il loro ritorno alla finalissima di Binzago dopo 4 anni: 117-108 (Beretta 25, Elisa Zanon 15, Valentina Gariboldi 13 contro Vitali 22, Perego 20, Chioda 17).
La sconfitta dei Trolli sancisce che gli anni Duemila si concludono senza che nessuna squadra sia riuscita a conquistare due titoli consecutivi; e – curiosità cromatica – per la prima volta dopo 6 edizioni consecutive la formazione in maglia rossa non disputerà la finale.
Tra le due semifinali c’è la finale della gara di tiro da 3 (grande pubblico come di consueto per il “saturday night show”): dopo una maratona allungata da uno spareggio al termine del primo giro per sciogliere una maxi-parità, s’impone lo specialista Gabriele Indraccolo del Montenegro Team, che si porta a casa la mountain bike offerta dall’organizzazione. Dietro di lui, per un solo punto, Alberto Angiolini (Chicago Bullons), a seguire Gabriele Michetti (ancora Montenegro) e Max Guerrato (Pizza Express).
A chiudere la serata (fa addirittura freddino nell’ultima parte, svanite le zanzare che avevano tormentato pubblico e giocatori nei giorni precedenti) la seconda semifinale: partenza a razzo, come loro solito, per i Montenegro, che provano a sorprendere anche i Boh Basta (anche +12 nel 1° quarto). Ma stavolta Cissé è nella sua vena migliore, incontenibile in 1 contro 1, così come Munafò, e anche se le ragazze dei Boh sono meno protagoniste del solito, alla distanza emerge la superiorità di squadra dei Boh, con Crisci, Viganò e Casati sempre efficacissimi nei paraggi del canestro. I Montenegro cominciano a staccarsi sul finire del 3° quarto, cedendo definitivamente verso la metà dell’ultimo. Punteggio conclusivo 108-91 (Cissé 28, Munafò 20, Crisci 19 contro Guffanti 22, Flego e Indraccolo 17): per i Boh Basta è la seconda finale consecutiva, traguardo raggiunto negli ultimi anni solamente dai Dark Side/Red Army (attuali Pizza Express).

APOTEOSI BOH BASTA – Dopo una vittoria di misura per i Trolli sui Montenegro per il 3° posto (102-97 con 18 di Chioda contro 23 di Chiara Bonfanti), oltre 250 spettatori assistono alla finalissima, in condizioni climatiche ideali. Arbitrano Andrea Severi e Federico Ioppolo. L’assenza di Casati, oltre alla perdurante indisponibilità di Claudia Biscari, accorcia la panchina dei Boh Basta, e quindi i favori del pronostico vanno, sia pur leggermente, ai Bullons, che contro i Trolli hanno vinto e convinto. Anche se il precedente nel girone parla a favore dei Boh.
Dopo il consueto minuto di raccoglimento per Cesare Mauri, iniziano meglio i Boh Basta (+9), ma i Bullons hanno tante rotazioni e trovano l’assetto giusto con Beretta che stoppa Cissé e Angiolini che inizia carico con una serie di canestri. Ci pensa però una scatenata Marta Ceppi a rispondere colpo su colpo nel 2° quarto. I primi due parziali sono in totale equilibrio (25-24 Bullons, 48-48 all’intervallo).
Sembra arrivare una svolta decisiva a metà del 3° periodo, quando Cissé, ben arginato dalla difesa e innervositosi con un tecnico (un altro viene rifilato a Munafò), commette il suo 5° fallo mentre i Bullons, con tanto di schiaccione per Bergna, volano fino a +9. Oltretutto i Boh Basta, con pochi cambi, sono carichi di falli un po’ in tutti i loro elementi. Ma la loro reazione mentale all’uscita di Cissé è straordinaria: attaccano il canestro con decisione e difendono alla grande di squadra, mentre i Bullons iniziano a disunirsi, forzando soluzioni e dimenticandosi delle ragazze.
Munafò va in trance agonistica, spara una tripla dopo l’altra e colpisce anche in penetrazione (27 punti per lui dopo l’intervallo) e a fine 3° quarto è già sorpasso per i Boh, che poi provano ad allungare sul +6 a inizio 4°. I Bullons reagiscono con un quintetto modello “carro armato” (Bergna, Antonini e Beretta in campo), tornano a –2 e la partita si fa spigolosa, tra palle vaganti e contatti duri. Ma i Boh Basta trovano punti-chiave con Crisci e Munafò, la difesa è impenetrabile e Angiolini deve forzare senza successo un paio di triple. Nell’ultimo minuto i Boh controllano e la sirena fa scattare la loro festa per la prima affermazione sull’asfalto di Binzagh Town: 100-94 (Munafò 31, Crisci 23, Marta Ceppi 20; Angiolini 16, Beretta e Antonini 15). Prima affermazione come squadra, s’intende, perché alcuni di loro si erano già laureati campioni: Cissé è alla terza vittoria con 3 squadre diverse (un record), Viganò e Claudia Biscari si erano imposti due volte con i Porrignos.

PREMI – I riconoscimenti individuali sono monopolizzati dalle 4 semifinaliste. Migliori marcatori (da quest’anno il premio diventa ufficiale) due neo-campioni. Nicola Crisci domina la classifica maschile con 123 punti contro i 106 di Gigi Beretta e i 97 di Paolo Vitali (che ha giocato due partite in meno). Punteggi mediamente non stratosferici in un’edizione con molte assenze ma anche con molta ripartizione dei punti nelle squadre migliori e poco premiante nei confronti dei “solisti”: non è detto che sia un male. Tra le donne, Marta Ceppi supera Nicoletta Campisi (ferma a 88, ma i suoi 22 di media sono record assoluto) grazie ai 20 punti segnati in finale e con 97 totali stabilisce la seconda miglior prestazione di sempre dietro i 111 di Masha Maiorano nel 2007. Maiorano che si accontenta stavolta del 3° posto con 83.
Come miglior giocatore viene premiato uno dei grandi “habitués” del torneo, che frequentava fin da giovanissimo quando faceva da spalla ai vari Daniele Amati e Sacha Sabatini; negli ultimi due anni si è affermato come leader dei Chicago Bullons, in questa edizione si è segnalato, oltre che per le solite entrate di potenza, per una serie di “stopponi con dedica” e per essere sceso in campo nonostante un problema all’inguine da metà torneo in avanti. Ladies and gentlemen: Gigi Beretta.
Tra le ragazze la scelta è molto difficile, tra varie “papabili” sullo stesso livello mentre altre non potevano essere premiate in base alla regola non scritta che esclude chi l’ha già vinto nel recente passato. Alla fine si impone Chiara Bonfanti, decisiva nell’impresa dei quarti di finale che ha reso il Montenegro Team la sorpresa di Binzago 2009.
I “premi simpatia” (ovvero Fair Play e giocatore più in linea con lo spirito del torneo) vanno ai 9 Metri di Dimensione Artistica e all’idolo delle folle Alessandro “Pestone” Padova.

TABELLINO DELLA FINALE
Chicago Bullons - I Ragazzi del Boh Basta 94-100 (25-24, 48-48, 75-78)
BULLONS: Sara Molteni 1, Valentina Gariboldi 12, Silvia Corbetta, Elisa Zanon 4, Andrea Paieri 8, Alberto Angiolini 16, Elena Viganò 2, Marco Molteni 11, Luca Bergna 14, Luigi Beretta 15, Valerio Antonini 15. Assente: Giorgio Borghi.
BOH: Laura Galli 4, Marta Ceppi 20, Cristina Bonalumi, Ibrahim Cissé 11, Thomas Munafò 31, Marco Vertemati, Mauro Corrada 2, Nicola Crisci 23, Fausto Viganò 9, Claudia Biscari ne. Assente: Mattia Casati.
Arbitri: Severi e F. Ioppolo.


La festa dei Boh Basta.

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