martedì 30 giugno 2009

Si comincia!

E' passata la mezzanotte e quindi si può dire: oggi parte la XVI edizione.
Titolo della Prealpina di ieri: "Tutti contro i Trolli". Riusciranno a fare il bis, che poi sarebbe un tris in 4 anni?
Le avversarie come al solito si sono svenate sul mercato: migliaia di euro in grandi nomi, sia uomini che donne. Ma non riusciranno mai a comprare il vero segreto del successo dei Trolli: lo spirito di squadra.
Intanto una cifra: gli iscritti sono 191, di cui 111 uomini e 80 donne. Se non ci saranno defezioni sarà battuto il record dell'anno scorso che era di 186.
Il meteo dà possibile pioggia per le prime 3 serate. Ma ormai con la nuova palestra ce ne possiamo anche (quasi) fregare.
Siamo in attesa di poter attivare il forum di Webbasket, una volta ripulito il materiale dell'anno scorso. Se la regia provvede... Se no bisogna andare avanti di qua.

Ricapitoliamo i colori delle maglie:

Amici del Piazz: blu royal
Ragazzi del Boh Basta: giallo canarone
Passito: verde
Tazza: granata
Sturmtruppen: verde militare mimetico
Trolli: rosso fiamma d'incendio
Chicago Bullons: turchese cielo di Sardegna
Fuskugnaska: verde mela acerba
Black Sheep: nero
Comerson: azzurro cielo padano
Cacchuccho: bianco detersivo
Pizza: blu scuro
Vam Piri: viola
9 Metri: arancio
Montenegro: grigio topo

RACCONTO edizione 2008

SECONDO TORNEO PERFETTO PER I TROLLI: K.O. LO "STAR SYSTEM"

I Trolli tornano sul trono di Binzago in grande stile, con un torneo senza sconfitte, esattamente come nel 2006, e pareggiano quindi l'impresa dei Porrignos che si laurearono campioni nel 2002 e nel 2004. Come due anni prima, la compattezza e la qualità del gioco di squadra della formazione più rodata del torneo prevalgono sullo "star power" di alcune quotate rivali che si devono accontentare di molto meno, visto che anche i gradini più bassi del podio sono occupati da team veterani del Memorial Mauri. Una quindicesima edizione un po' martellata dal maltempo (4 serate di pioggia, di cui tre di fila nel secondo weekend), ma risparmiata nel giorno della finale dal cosiddetto "miracolo di Cesare Mauri" (vedi più avanti) e premiata da un successo di pubblico da record, sia nelle fasi eliminatorie che per la finale, disputata per la prima volta in orario serale.

NUOVE REGOLE - Quest'ultima (il posticipo degli orari d'inizio delle finali) è una delle modifiche apportate dagli organizzatori, particolarmente gradita a giocatori e pubblico, viste le "saune" degli anni passati, in particolare per la finale 3° posto che per tradizione si giocava alle 17. Gli altri ritocchi sono: lunghezza delle gare 32 minuti anziché 30 (divisi in 4 quarti anziché due tempi da 15'), che dalle semifinali si allungano addirittura ai 40' del basket "canonico"; e poi 3 donne in campo, anziché due, nel 2° quarto di ogni partita. L'intento è di dare ancora più importanza al crescente ruolo delle componenti femminili, anche se poi gli esiti del torneo premieranno squadre in cui il peso delle "girls" è meno preponderante che in altre, e comunque in generale il risultato delle partite non parrà influenzato più di tanto dal 2° quarto, almeno in questa prima annata sperimentale. Buoni i riscontri dell'allungamento della durata, anche se forse i 40 minuti sono fin troppi, specie se manca l'equilibrio, visto che nel campo ridotto dell'oratorio S. Luigi il numero di azioni che si svolgono in 30' o 32' è già altissimo. In ogni caso, i punteggi raggiungono livelli senza precedenti e ciò è senza dubbio gradito a chi assiste. Confermato tutto il resto, a partire dalle 15 squadre in 3 gironi e dagli arbitraggi Uisp.

CHI C'E' E CHI NON C'E' - Per il terzo anno di fila è battuto il record di partecipanti: 186, di cui 106 uomini e 80 donne. Aumenta in particolare il numero delle girls (+11 dall'anno prima), visto che la regola delle 3 in campo nel 2° quarto obbliga, o quasi, ad averne almeno 5 in organico, onde evitare rischi. Tanti i nomi illustri di nuovo in lizza, qualche ingresso (o ritorno) importante ma anche defezioni non di poco conto, oltre che un "mercato" primaverile meno scoppiettante che nel 2007. In sostanza il livello medio resta altissimo, ma forse lievemente inferiore all'anno prima, che a sua volta era un filo sotto il picco toccato nel 2006.
Il girone A, come da tradizione, allinea i campioni in carica. Gli Amici del Piazz. Squadra che vince si cambia... anzi, si rivoluziona, visto che della parte maschile, dell'anno prima, rimane solo il lunghissimo Colombo, mentre non ci sono più tre "pezzi da 90" come Vendramini, Cissé e Barantani (oltre ad Alessandro Bianchi che aveva giocato solo 2 partite), sostituiti da Vismara, Dario Pozzi (entrambi già in squadra nel 2006) e le "new entry" di spicco Patrizio Riva e Luca Furlanetto. Tra le donne confermate le "big" Maiorano (Mvp e capocannoniera uscente) e Filippi (quest'ultima però solo per una partita), campagna acquisti sontuosa con Cinzia Arioli (una delle top scorer di A2), Valentina Gatti (il pivot giovane più concupito del mercato lombardo) e Sara Canova. Organico tale da farne di nuovo la favorita principe.
Sulla loro strada si presentano alte le ambizioni dei Ragazzi del Boh Basta, che dopo i quarti raggiunti nel 2007 puntano al vertice con due acquisti mirati: Mattia Casati, ala di provato valore al torneo (finalista 2004 con i Gigagnomi) e soprattutto Dario Vendramini, il vero "colpo gobbo" del mercato binzaghese 2008, una garanzia con i suoi 2 titoli in carniere nelle ultime 3 edizioni. Il resto del nucleo è lo stesso, sia tra gli uomini (Monguzzi, Crisci, Faffo Viganò) che tra le donne (Biscari, Bonalumi, Polini più i nuovi acquisti Marchi e Ceppi, quest'ultima però in campo solo 2 volte).
L'avversario più ostico per le due favorite è il Passito, che conferma l'asse a trazione "esterna" Didoni-Montagna-Delle Vedove-Mariani tra gli uomini, con l'azzeccato inserimento del lungo tiratore Boffi, mentre tra le girls Longoni viene raggiunta dalla compagna di mille battaglie Conti, che prende il posto di Marchi.
Punta come sempre a dar fastidio alle "big", ma soprattutto a far spettacolo a suon di magliette personalizzate, tifo e grigliate pantagrueliche, la Tazza (stavolta col nome di Tazz-Mania), che conferma il gruppo di Rovello Porro (Malusardi, Zilli, Mereu & C), col rientro del bomber Turconi, così come Marulli e Dell'Oro tra le donne, con la pesante perdita, però, di Annalisa Censini, fresca di promozione in A1 col Geas, grande impresa della stagione agonistica appena trascorsa.
Infine, un nuovo team fatto di giovani della zona, la Banda Bassotti, che in realtà tanto "bassotto" non è, visto che tra lo junior di Cantù, Carolo (il migliore del gruppo), il pivottone di Meda, Cimnaghi e un altro paio di elementi (tra cui il prospetto binzaghese del '91 Secco) la stazza non manca; componente femminile molto "amatoriale" e obiettivo di incassare scarti dignitosi in un girone decisamente tosto.

Il gruppo B è presidiato dai Trolli, che saggiamente scelgono per la continuità: tra gli uomini si segnala solo il rientro di Gerli (solo per 2 partite, peraltro) a fianco dei soliti rodatissimi Marco Perego, Vitali, Ferrarese, Cappellotto, Chioda e Majerna; qualche variazione in più tra le ragazze, dove a fianco di Scarciello, De Ponti e Brioschi arriva un trio dell'Odb Paderno, Ruggieri-Benetton-Colnaghi (quest'ultima già campione due volte a Binzago coi Porrignos).
Seconda testa di serie per i Country Roads (l'anno prima vincitori proprio sui Trolli nella finale 3° posto), che devono fare a meno della stella Pifferi, peraltro ben sostituito dal canturino Aresi; altro nuovo innesto Radaelli, si conferma il poker Gigi Beretta-Paieri-Marelli-Giorgio Borghi. Forfait anche da Elisa Zanon, ad affiancare Scudiero arrivano Elena Viganò (già al torneo nel 2006 con gli Amici del Piazz e compagna di Scudiero nella brillante promozione in A2 di Biassono un mese e mezzo prima), la rientrante Sara Molteni e, anche se solo per un paio di volte, la quotata play varesina "Tony" Manera.
Sempre competitivi si presentano i Fuskugnaskamukula, all'insegna della continuità con l'asse di Varedo (Galli, Lanzani, Ornaghi) rinforzato dai fratelli Garanzini, dal tiratore Casiraghi e dalla new entry Guazzato. Tra le donne consueto gruppo di Promozione tra Varedo, Paderno e dintorni, compresa la rientrante Ilaria Schieppati, una colonna del torneo.
Come di consueto al via i Black Sheep, che però perdono alla vigilia del torneo il loro acquisto-bomba, il tiratore di B2 Malerba; confermati i veteranissimi Palazzi e Petridis e i più giovani Ippolito e Campisi, non hanno più i "bocconiani" dell'anno prima, riempiendo il roster con vari elementi di Promozione, tra cui l'esperto lungo Laricchiuta. Nella sempre interessante componente in rosa, con le colonne dell'Idea Sport Stracchi e Boldrini, confermata l'ex serie A1 (ritirata, ma tornerà all'agonismo proprio dopo il torneo) Zecchini, mentre Nicky Campisi lascia il posto a Gegia Zamelli dall'A2 di Carugate.
Infine i Comerson, che al secondo anno sulle scene binzaghesi puntano a una crescita, confermando il trio Lonati-Ronchi-Adesanya cui si aggiunge l'ala di serie D Aggujaro; rinforzato anche il gruppo-donne con l'emergente pivot del '90 Sordelli e l'altra giovane Ventura.

Nel girone C si prospetta un duello tra squadre della "new wave". Il Cacchuccho dello Zio, finalista l'anno passato, non ha più Mambretti ma in compenso c'è "L" Solaini a tempo pieno. Confermati Kaburi, "Pestone" Padova, Grosso e l'estroso Gianluca Borghi, la perdita di Mauro Perego è compensata dai due nuovi guizzanti play-guardia Semoli e Bertolini. Cambio di filosofia tra le donne: dopo gli anni delle slave (le Micovic, Vujovic, Bogoje), meno nomi altisonanti ma più compattezza col nucleo di Rho (Selmi e le new entry Poli e Susanna Frantini) più Rigamonti da Vittuone e Carta dall'Idea Sport.
Ritorno al passato per i Pizza Express (ex Rin Tin Team, Red Army, Dark Side), che rinunciano a tutto il manipolo di giovani portato l'anno prima (Reati, Andrea Guffanti, Quartieri ecc.) ripresentando due specialisti del torneo come Anzivino e Max Guerrato e poi i lunghi Corbetta e Franz Carrea, già visti anch'essi ai tempi delle due finali consecutive ('05-'06). Novità il bomber Amadio; in roster anche Bruno Melis, ma lo si vedrà solo una volta. Più continuità tra le donne, con il duo del Geas Michela Frantini-Calastri e l'altra confermata Rovida che porta due compagne a Vittuone, De Fiori e Bonfanti.
Novità interessanti nei VamPiri, tradizionale "squadra di casa" del torneo. Per la prima volta non ci sono elementi della Pob Binzago, mentre ai veteranissimi Chiapparini, Valsecchi e Gadia (presenti solo a metà) si affianca il duo di Arluno Valassina-Cozzi, e si inserisce una "istituzione" del torneo come Andrea Bertoletti, che dal suo disciolto team porta anche 3 donne, tra cui la moglie Stefania Bonini, ad affiancare la confermata Brusati e la consorte di Chiapparini, Guidoni.
I 9 Metri di Dimensione Artistica confermano il loro intento... balistico come primo obiettivo; ci sono ancora gli specialisti del tiro pesante Ronzoni, De Gasperi e Barzago, insieme ad altre due vecchie glorie delle minors milanesi come Mariani e Zinni; torna a Binzago l'ex Cacchuccho De Simeis, mentre tra le donne non ci sono più Contestabile e Sesana, ci si affida a un nucleo da Cesano Boscone.
Prima assoluta al torneo per il Martesana Team, compatto gruppo di giocatori di D e Promozione dell'hinterland nord-est, tra cui spiccano Buga e Flego da Cinisello, Federico Guffanti da Cernusco, e poi il tiratore Indraccolo che come Guffanti ha già esperienza al torneo in altre squadre. Non male anche il gruppo femminile, con Lanfredi e Bonfanti da Villasanta, e la bomber tascabile, ex Cacchuccho, Vertemara.

IL COLPO DEI BOH BASTA - Il girone A vive, come da pronostico, sul duello Piazz-Boh Basta. In realtà il Passito arriva molto vicino a vincere con entrambe, ma in tutti e due i casi la tripla del supplementare si stampa sul ferro: non bastano le prestazioni maiuscole di Montagna (20 punti nel 99-102 con i Boh Basta, 26 nel 70-73 con i Piazz) e i guizzi di talento di Nadia Longoni a stendere le due favorite. Tra le quali, i Piazz non incantano né con la Tazza né coi Bassotti e col Passito, ma passano tutti gli ostacoli sfruttando soprattutto i centimetri di Colombo, oltre alla superiorità di un pacchetto-donne con pochi eguali nella storia del torneo. Ma il loro gioco sembra troppo perimetrale, legato al tiro da 3. Piacciono di più i Boh Basta, che alternano le soluzioni dentro-fuori con il tiro di Monguzzi, la potenza di Crisci, l'arma totale Vendramini e l'utilità in area di Viganò e Casati, mentre le donne, a parte Biscari, segnano poco ma si rendono utili. Si arriva così all'attesissimo scontro al vertice (purtroppo in palestra per pioggia): partono forte i Piazz grazie alle donne (prima Maiorano, poi Gatti), ma i Boh Basta sono più regolari e con Monguzzi (21), Crisci (20) e un Vendramini (18) che si scalda al momento giusto, vincono in volata (77-74) complici le troppe forzature dell'arco di Furlanetto, Riva e soci che si scordano delle donne, vanificando così il 32-4 a loro favore nei punti "in rosa". Vittoria pesantissima nell'economia del torneo perché vale un tabellone molto più favorevole dai quarti in avanti. Intanto il Passito, con una buona differenza canestri, si assicura di qualificarsi tra le migliori terze, mentre i Bassotti sorprendono la Tazza relegandola all'ultimo posto.

FORTISSIMAMENTE TROLLI - Inizia con una sorpresa il gruppo B: con una prova balistica da applausi (12 triple), nella partita inaugurale del torneo i Comerson stendono (79-68) i Fuskugnaskamukula, che pagano anche l'assenza di Paolo Garanzini e il rapido infortunio del fratello Tommaso. Una sconfitta che compromette il cammino dei "Fusku", che dopo aver regolato i Black Sheep falliscono l'assalto ai Trolli pur avendo condotto per più di metà partita, per poi arrendersi al solito trio Vitali-Perego-Ferrarese (89-78). Il meccanismo perfetto dei Trolli non si inceppa neanche quando Perego deve saltare un paio di partite per problemi fisici: anche nel big match con i Country Roads (disputato in palestra dal 2° quarto in poi) c'è qualche sofferenza per i campioni 2006, ma la puntualità di Vitali (28) e la buona prova delle donne (Scarciello 14 ma non solo) contro avversarie di tutto rispetto consente di mantenersi avanti per tutto l'ultimo quarto (95-88). Sia Comerson che Country che "Fusku" battono i Black Sheep (un po' sfortunati con le assenze ma non del tutto convincenti nel gioco), i Country battono i Comerson (86-78 con 22 di Marelli), sicché si arriva all'ultimo match tra Country e "Fusku" con una situazione aperta: se vincono i Country passano loro, altrimenti, a seconda dello scarto, saranno secondi i Comerson o gli stessi Fusku, mentre la terza sarà sicuramente eliminata per una differenza canestri poco favorevole. Il match è equilibrato e ad alto punteggio, ma negli ultimi 2 minuti i Country prendono il largo mandando tutti e 6 i loro uomini in doppia cifra (97-86, non bastano 22 di Galli).

I PIZZA SFORNANO IL PRIMATO - Il girone C si risolve invece con una parità a tre in vetta. A mescolare le carte ci pensa la vittoria a sorpresa del Martesana Team sul Cacchuccho dello Zio in un altro "partitone" purtroppo colpito dal maltempo. I Martesana ci mettono un quarto ad ambientarsi al torneo, e da -11 si portano anche a +9. L'ultimo periodo è un vibrante testa a testa, con uno scatenato Solaini (29) cui rispondono però, di volta in volta, i numerosi "hombres" avversari (bene anche Margot Lanfredi); nel finale sono decisivi Buga (16) con 2 triple e Guffanti (15) coi 2 liberi del sorpasso a -16"; l'ultimo tiro di Sabrina Poli va fuori (89-88). I Martesana si confermano poi con VamPiri e 9 Metri, mentre il Cacchuccho rialza la testa infliggendo un -50 ai 9 Metri e soprattutto nel big match con i Pizza Express (manco a dirlo, giocato al chiuso per pioggia), che avevano iniziato con due vittorie su VamPiri e 9 Metri. Parte fortissimo Anzivino (18 punti, gran difesa su Solaini e schiaccione a difesa schierata su Kaburi), ma nel giro di cambi è il Cacchuccho a trovare più efficacia, portandosi a +10, mentre le donne si limitano a vicenda. Una lunga rimonta dei Pizza è coronata dal sorpasso a 2' dalla fine, ma Borghi (20) e Kaburi (14) rispondono e nella girandola di tiri liberi dell'ultimo minuto è Borghi a mettere quelli vincenti, mentre l'assalto finale dei Pizza finisce con una palla intercettata: 70-69. Un risultato che lascia il primato in ballo fino all'ultima gara, tra Pizza Express e Martesana. Per due quarti e mezzo dominano questi ultimi (Buga 18), arrivando anche a +22 contro avversari che giocano in modo inversamente proporzionale alla loro fama; poi, quasi di colpo, i Pizza si sbloccano, e trascinati da Anzivino (19), Corbetta (15), Frantini e Calastri sorpassano negli ultimi 2 minuti fino a chiudere 84-79. La classifica avulsa assegna il primato ai Pizza, secondo il Cacchuccho e terzi i Martesana. Per evitare la "maglia nera" si impongono i VamPiri sui 9 Metri, cogliendo la prima vittoria dopo 2 edizioni a secco.

QUARTI DI NOBILTA' - Già tante, quindi, le emozioni offerte dai gironi, ma i quarti di finale, se possibile, fanno ancora meglio (e la pioggia, per fortuna, decide di aver già dato a sufficienza). Si parte con un equilibratissimo Country Roads-Cacchuccho. Prima metà favorevole ai Country (Beretta 20, Radaelli 13), che vanno all'intervallo sul +11 con una buona difesa e la consueta efficacia in avvicinamento a canestro. A inizio ripresa "parzialone" del Cacchuccho (Solaini 23, Kaburi 12) che arriva fino a +5 con un'ottima Giada Carta e la coppia "L"-"Kabu" sugli scudi. Le ragazze dei Country sono però importanti nel fermare il break, così l'ultimo quarto è una lunga volata. Sembra quasi fatta per il Cacchuccho sul +3 e Solaini due volte in lunetta: ma l'esperta guardia milanese fa inaspettatamente 0/4, così Paieri accorcia a -2 con un libero, e dopo una rimessa dubbia assegnata ai Country, lui stesso inventa un triplone da 7 metri e mezzo per il sorpasso. Gli ultimi assalti del Cacchuccho producono solo palle perse: finisce 89-87 per i Country.
Meno tirato il secondo match del mercoledì. I Boh Basta (Vendramini 19, Monguzzi 15) sfruttano la maggior esperienza al torneo per tenere a bada la sorpresa-Martesana (Buga 11), che vanno anche a +10 in avvio, ma che, a differenza di quanto mostrato nel girone, faticano a gestire l'abbondanza di organico, non riuscendo a trovare il ritmo in attacco, anche per la maggior fisicità dei Boh Basta. I quali perdono Crisci per infortunio, ma hanno un'ottima Biscari e s'involano con un 25-12 nel 3° quarto, controllando il finale (76-67).
Il giovedì si apre con la partita più attesa, che non delude, anzi si rivela una delle più belle sfide mai viste al torneo. Trolli e Amici del Piazz, incrocio di ferro determinato dal 2° posto dei Piazz. Probabilmente le due migliori squadre del torneo: una deve andare già a casa. Organico come sempre risicato per i Piazz (manca Riva), fattore che si rivelerà decisivo, mentre i Trolli hanno più risorse per tamponare l'assenza di Majerna: e c'è Gerli che arriva a partita iniziata, fresco di matrimonio e con tanto di sposa in abito bianco! Siparietto da Oscar, tanto più che il veterano di Cernusco si fionda in spogliatoio da cui riemerge in divisa da gioco e metterà pure 6 punti a referto... Ma in campo si fa sul serio, c'è spettacolo e agonismo al tempo stesso. Per i Piazz sono straordinari Maiorano (27) e Pozzi (26), ma Vitali è un ciclone (35 in una ventina di minuti) e tampona il -9 iniziale. Si va avanti con un'emozionante serie di sorpassi, finché i Trolli salgono a +11 e con l'uscita per falli di Pozzi e poi di Colombo, rimangono in 5 contro 4 e sembrano ormai al sicuro. Invece i Piazz, con la forza della disperazione, rimontano fino a sorpassare con una tripla di Maiorano a 25" dalla fine. Ma dopo un libero di Vitali c'è un'infrazione dei Piazz e l'ultimo pallone è ai Trolli, che fanno trascorrere il tempo per poi colpire a -1" con una "palombella" di Chioda (ottima prova, 20 punti) da centro area: 98-96, ed è anche rivincita dell'altrettanto splendida semifinale dell'anno prima.
Equilibrio, ma a un livello meno alto, anche tra Pizza Express e Passito. Comandano quasi sempre i Pizza (Amadio 17, Guerrato e Nadia Rovida 13), che però non vanno mai oltre il +10 e anzi si vedono agguantare all'inizio dell'ultimo quarto (Montagna 16, Didoni 13 per il Passito). Si procede a strappi finché, a 1'30" dal termine, una tripla di Amadio vale un decisivo +7 per i Pizza (77-73 il finale).

IL SOGNO DEI BOH BASTA - Dopo la classica pausa del venerdì, ecco il "saturday show", con un pubblico che man mano affolla l'oratorio fino a toccare le 200 presenze abbondanti. Nella prima semifinale i Boh Basta (Vendramini 34, Monguzzi 22, Viganò 19) partono fortissimo, arrivando a +15 nel 2° quarto grazie a un "Vendra" carico come una mina. Ma il suo amico-rivale Beretta (25) è altrettanto elettrico e riporta i Country (Borghi 17, Aresi 15, Paieri 14): all'intervallo è solo +1 per i Boh. Ritmi altissimi, tanti contatti e a inizio ripresa sia Beretta che Vendramini commettono il 4° fallo: vista l'inedita distanza dei 40 minuti, manca una vita e l'esito sembra dipendere dalla capacità dei due "big" di evitare l'uscita anticipata. Quando, a inizio ultimo quarto, è "Vendra" a incappare nel 5° fallo, sembra tutto in salita per i Boh Basta, anche perché Crisci è a mezzo servizio mentre Beretta è scatenato e propizia un break da -7 a +1. Ma Monguzzi, Casati e Viganò non mollano e nel finale non sbagliano più un colpo. Finisce 110-103 per i Boh Basta che centrano una storica finale, la prima per gli ex-MTS... ma la quarta in 4 partecipazioni per lo specialista Vendramini.
Tra la prima e la seconda partita va in scena la finale della gara di tiro da 3, che perde alla vigilia l'attesa Maiorano per un lieve infortunio alla mano riportato nella partita coi Trolli. Rimane solo Eva Mombrini come rappresentante femminile. Nel primo round spiccano i 13 punti di Amadio davanti ai 12 di Chioda, ma nel secondo e decisivo giro di "sparatorie", Amadio e gli altri finalisti hanno finito le cartucce, mentre la guardia dei Trolli (che come nel 2006 danno l'idea di voler fare piazza pulita...) ne infila altri 11 e fa il bis di due anni prima, davanti a Lanzani, Amadio e Indraccolo.
Tocca quindi alla semifinale Trolli-Pizza Express, parziale rivincita (solo un uomo e 2 donne dei Pizza erano presenti allora) della discussa finale 2006. E proprio colui che finì nell'occhio del ciclone due anni prima, Max Guerrato (16 punti), è il più carico insieme a Michela Frantini (20) in un avvio che vede i Pizza scattare sul +11. Con 3 triple i Trolli si riportano prontamente a contatto. Dopo un vorticoso 1° quarto, si abbassano i ritmi nel secondo, che in teoria, con 3 donne in campo, dovrebbe favorire i Pizza, ma così non è, visto che Sisa Scarciello (17) martella in entrata e dalla media, e all'intervallo è solo +3 per i Pizza. La svolta decisiva a metà del 3° quarto, quando s'innesca la "4 X 100" di Vitali (28) e Chioda (16), più volte a segno in velocità: i Trolli volano in un amen a +15, mentre i Pizza, privi di Corbetta e con un Anzivino (14) alterno, vanno fuori giri in attacco, innervosendosi. All'inizio dell'ultimo quarto, Carrea li riporta a -6, ma è un fuoco di paglia che Vitali spegne in fretta. Il 98-83 finale è un'eloquente prova di forza per i Trolli.

TROLLI SUBLIMI - Ed eccoci alla domenica decisiva. Durante la finale per il 3° posto si addensano nuvoloni cupissimi sull'oratorio che inizia a gremirsi di pubblico: sembra ormai compromessa la serata, e inevitabile il trasferimento in palestra. Invece, per puro miracolo (qualcuno dice che lassù Cesare Mauri ci ha messo uno zampino), una folata di vento disperde le nubi! Ci si può così godere il piacevole spettacolo della "finalina", che pur giocata, come di consueto, a intensità ridotta offre spunti di rilievo, terminando al supplementare con un 114-110 per i Country Roads sui Pizza Express. Nel libro dei record assoluti del torneo vanno infatti i 52 punti di Gigi Beretta e i 62 combinati delle ragazze dei Pizza (27 Frantini, 23 Calastri e 12 Rovida).
Ma ovviamente l'attesa è tutta per la finalissima, arbitrata da Camerino (quinta volta in fila per lui) e Ioppolo. Per la prima volta, come dicevamo all'inizio, si va in scena di sera e questo favorisce l'afflusso di pubblico, davvero imponente, con tanto di telecamere e fotografi di varie testate. La partita, purtroppo, si rivela la meno equilibrata tra tutte quelle della fase finale. Già a metà del 2° quarto, infatti, arriva il parziale decisivo per i Trolli, i cui meccanismi, sia a livello di rotazioni che di gioco di squadra, funzionano più che mai a mille, mentre i Boh Basta sembrano tutti sottotono, salvo un Vendramini che, se è vero che fa "di tutto di più" (43 punti, record "all time" per una finale a Binzago), finisce però per lottare da solo contro tutti. Come in semifinale, è cruciale il rendimento delle ragazze dei Trolli, con la solita Scarciello (12) ma anche una Colnaghi inattesa realizzatrice. Il +17 dell'intervallo è una mezza ipoteca sul titolo, poi i Trolli (Vitali 21, Ferrarese e Perego 18, Cappellotto 17) continuano a lasciare a bocca aperta per le azioni corali che producono, arrivano anche a +31 prima del 115-91 conclusivo che significa secondo titolo in 3 anni. Curiosità: per il quinto anno consecutivo, la squadra in maglia rossa arriva in finale ma la perde... E' comunque un traguardo oltre le aspettative per i Boh Basta.
I premi ai migliori giocatori vedono incoronati Vendramini e Sisa Scarciello, mentre a Vitali viene assegnato l'inedito riconoscimento al "giocatore più spettacolare", messo in palio dal padre di Gabriele Piazzolla, il compianto giocatore che ha dato il nome agli Amici del Piazz. Nuova anche la targa al "giocatore più presente", assegnata a Marco Malusardi (18 serate su 18 all'oratorio!), mentre dopo 4 anni la Tazza lascia il premio fair play alla Banda Bassotti. Le classifiche marcatori sono vinte da Vendramini (169 punti in 7 partite, 24 di media), che sorpassa in volata Vitali (terzo Beretta) e da Michela Frantini (84 in 6 gare, 14 a partita) che a sua volta mette la freccia in extremis su Maiorano; terza è Scarciello. L'appuntamento si rinnova dunque al 2009, quando la novità più importante, toccando ferro, sarà la nuova palestra dell'oratorio, che renderà un lontano ricordo le transumanze di massa allo sperduto bunker utilizzato in questi anni...

TABELLINO DELLA FINALE
I Trolli-I Ragazzi del Boh Basta 115-91 (58-41)
TROLLI: Barbara Brioschi, Simona Scarciello 12, Elena Benetton 1, Marco Perego 18, Chiara De Ponti, Paolo Vitali 21, Chiara Ruggieri 5, Manuela Colnaghi 9, Francesco Cappellotto 17, Luca Chioda 6, Fabrizio Majerna 8, Domiziano Ferrarese 18.
BOH BASTA: Alessandra Polini, Marta Ceppi 4, Cristina Bonalumi 6, Claudia Biscari 9, Roberta Marchi 8, Mauro Corrada 3, Mattia Casati 2, Andrea Monguzzi 6, Nicola Crisci 4, Fausto Viganò 7, Dario Vendramini 43.



I Trolli sbaragliano tutti per la seconda volta in 3 anni.

RACCONTO edizione 2007

PIAZZ, UN TRIONFO PER UN AMICO

Un’edizione che si diverte a mescolare più volte le carte nei primi dieci giorni per poi rimettere le cose a posto nell’ultima settimana, portando alla finale le due squadre più accreditate della vigilia. Memorial Mauri 2007 un po’ condizionato da assenze più o meno sporadiche di molti protagonisti, ma favorito in compenso dal meteo che dopo i tormenti del 2006 lascia in pace organizzatori e partecipanti: due sole “fughe precipitose” nella palestra di via San Marco e un sole tropicale (troppa grazia...) che nella giornata conclusiva crea nell’oratorio (per giunta privo di alberi per il restyling in corso) un clima da landa desertica, pur non riuscendo a scoraggiare l’afflusso di pubblico.

RIVOLUZIONI – Il livello della competizione resta altissimo, anche se forse un filo sotto la stellare edizione 2006. Quantitativamente, però, è di nuovo record con 177 scesi in campo (108 uomini e 69 donne).
Tantissimi i cambiamenti nel “mercato” che impazza nelle settimane precedenti il torneo. Gli unici che non cambiano nulla (o quasi) sono i campioni in carica dei Trolli, anche quest’anno nel girone A. Le sole differenze sono l’assenza di Gerli e l’innesto della piccola e intraprendente Brioschi, per il resto confermatissimo lo storico asse Perego-Ferrarese tra gli uomini e De Ponti-Germani-Merli tra le donne più gli altri “eroi” del trionfo 2006, ovvero l’Mvp in carica Vitali, Chioda, Cappellotto, Majerna e Sisa Scarciello. Antagonista principali nel loro raggruppamento il Cacchucho dello Zio, che oltre a rispolverare il nome che aveva portato bene nel 2005 (quarti) ritrova il leader Mambretti e propone per la prima volta sulle scene binzaghesi l’asse con “L” Solaini. Quantità di talento incredibile in organico, sia tra gli uomini con gli esordienti Gianluca Borghi e “Pestone” Padova (diventati presto personaggi) e i confermati Mauro Perego e Kaburi, sia tra le donne, con uno straordinario tris italo-slavo, ovvero Marija Micovic (tra le prime marcatrici di A1 nella stagione appena trascorsa, oltre che sorella di Milica già vista l'anno prima a Binzago), Ivona Bogoje (nazionale croata, la donna più grossa che si sia mai vista da queste parti) e una Dunja Vujovic tra le più costanti del torneo, più altre due giocatrici di tutto rispetto come Lalla Gorla (in procinto di salire in A1 a Viterbo) e Valeria Selmi. Purtroppo non vedremo mai tutta la squadra al completo, e comunque l’amalgama si rivela impossibile... I pronostici della vigilia li vedono comunque tra i primi candidati al titolo. Nel gruppo A ci sono anche Latazzakefu, che perde il bomber Turconi e l’Mvp femminile 2006 Frantini e avrà Censini solo per una partita, ma tiene botta con il nucleo di Rovello Porro e, oltre a ritrovare “Fradi” Dell’Oro presenta Selene Marulli, ennesima giovane del Geas che arriva a Binzago, assai gradita dalla componente maschile. Ci sono poi i 9 Metri di Dimensione Artistica (ex Biomasse), ancora coi veterani Mariani, Barzago e De Gasperi più il giovane Matteo Rossi ma stavolta senza Max Re; novità interessanti tra le donne con Antonella Contestabile (reduce dall’A1 di Montichiari) e l’ex Amici del Piazz Sesana. Infine i Garba Guys, a organico ridotto con i forfait di Musarra, Lollobrigida e Chiodaroli, compensati solo in parte dai nuovi Sebastio e Preatoni.

Nel girone B rivoluzione profonda nell’ex Red Army, ora Rin Tin Team: i finalisti 2006 tengono il solo Matteo Biffi tra gli uomini, portando però facce nuove interessanti come i giovani Reati (’88 di Treviglio in B1), Andrea Guffanti (scudetto under 21 nel 2006 con Milano), Quartieri, Carrera più il massiccio Teruzzi e l’altro Guffanti, Federico; tra le donne addio alla leader “storica” Maiorano, ma arrivano Frantini e Ponchiroli, strappate ad altre squadre per unirsi alla già folta pattuglia-Geas. Cambiano quasi tutto anche gli ex Porrignos, oggi Passito: rimangono solo Didoni e Montagna, arriva il duo di Seregno Delle Vedove-Mariani, il forte esterno Zanetti (a Chiavari in C1) e un folto plotone femminile con una “habitué” del torneo come Nadia Longoni e varie altre giocatrici della B2 brianzola. Meno cambiamenti in un’altra squadra della “vecchia guardia”, i Fuskugnaskamukula di Varedo, che rimpiazzano Plumari e Orsenigo con i massicci fratelli Garanzini, due dei più solidi mezzi lunghi di C2 (a Rho). Tra le donne non c’è più Ilaria Schieppati ma la novità Longo la sostituirà bene. Anche quest’anno i Black Sheep mettono insieme una squadra competitiva, pur senza il leader storico “Steve” Palazzi e il bomber Oberto: iniezione di gioventù con l’asse play-pivot della Bocconi (Pluchino-Domini) e Andrea Campisi portato dalla sorella Nicoletta, che tra le donne è raggiunta dalla “veteranissima” Laura Zecchini, 31enne pivot ex serie A1. Infine i Permaflex che a pochi giorni dal torneo devono fare a meno di Bertoletti, brutto colpo che l’esotico Diallo non può compensare.

Nel girone C pole-position d’obbligo per gli Amici del Piazz, che dopo il 3° posto nel 2006 si presentano ancora più forti con acquisti “deluxe” come Alessandro Bianchi (anche se giocherà solo le prime 2 partite), ovvero uno dei grandi mattatori della storia recente di Binzago, poi Vendramini, “profugo” della Red Army, e la novità Barantani, veterano del basket varesino e specialista di tornei; uniti ai confermati Cissé e Davide Colombo, un organico che fa paura, anche perché tra le donne, ad affiancare Filippi, arriva la bomber per eccellenza Maiorano, più un talento da riscoprire come Girardin, ex Varese in A1 anche se ferma da anni. Sulla loro strada i collaudati Country Roads Take Me Home (ex Sem Semper Ciuk) dell’asse Beretta-Giorgio Borghi-Pifferi, che ritrovano Elisa Zanon e inseriscono un’altra interessante biassonese, l’88 Claudia Colombo. I Ragazzi del Boh Basta nascono dalla fusione tra gli ex Mts (Monguzzi, Crisci e soci più Martina Monticelli) con due ragazze di Carugate ex Porrignos (Biscari e Polini); riportano anche sulla scena binzaghese l’esperto “Faffo” Viganò. I Vam Piri padroni di casa soffrono le perdite alla vigilia di Grassi e Lija Kuzmaite, che le novità Lavizzari ed Elena Brusati non possono sostituire appieno. Team esordiente di questa edizione sono i Comerson, giovane gruppo di giocatori locali tra serie D (Adesanya, Lonati) e Prima Divisione, con un paio di ragazze addirittura del ’90-91 (prime assolute nate negli anni Novanta a presentarsi al torneo). Questo team prende il posto dei disciolti Gigagnomi.

TROLLI UNICA CERTEZZA – Sul campo di via Manzoni “restaurato” con un nuovo fondo in asfalto puro e una splendida verniciatura a due colori, la prima fase, che per la prima volta parte di mercoledì (il 27 giugno) anziché di sabato, vede un’altalena continua nel “borsino” delle favorite, che steccano tutte almeno una partita... tutte tranne i Trolli, unici imbattuti dopo le 4 partite di girone con il loro collettivo che funziona come un orologio svizzero. In realtà anche loro hanno momenti di difficoltà, a partire dall’esordio contro i 9 Metri, che rimontano da –15 a –2; ma i campioni in carica sanno sempre alzare il livello di gioco al momento giusto: così anche nel big match contro il Cacchucho (privo di Mambretti e Kaburi), dopo essere finiti a –8 a 4’ dal termine, sorpassano in volata (76-72; Perego 20, Scarciello 14) grazie alla maggior precisione dalla lunetta e a una difesa che mette la museruola nel finale a Solaini (19) e Bogoje (14 ma con un clamoroso errore da sotto che sarebbe valso il supplementare). Il Cacchucho finisce già spalle al muro: nella prima partita infatti si era fatto beffare dai Garba Guys di uno strepitoso Allegri (29 punti) che segna la tripla del pareggio e poi, dopo un libero di Mambretti, si beve il campo e realizza il canestro della vittoria subendo anche fallo (74-73). L’epilogo del girone è rocambolesco. Il Cacchucho si riscatta superando la Tazza di 11, ma rischia di mordersi le mani per essersi fatto rimontare da +26 nel finale: infatti, visto che la Tazza ha battuto i 9 Metri in una sfida tiratissima, Mambretti e soci, nonostante la netta vittoria sugli stessi 9 Metri (in evidenza Borghi), sarebbero clamorosamente fuori in caso di vittoria della Tazza sui Trolli o dei Garba sui 9 Metri, perché dai risultati degli altri gironi emerge che la terza di questo gruppo sarà sicuramente out, e la classifica avulsa premierebbe la Tazza mentre la parità Garba-Cacchucho punirebbe quest’ultimo. Ma i campioni in carica non fanno sconti a una pur combattiva Tazza, grazie a uno scatenato Vitali (32), e i 9 Metri battono i Garba, regalando così la qualificazione al Cacchucho dopo che nel 2006 gliel’avevano “soffiata” in extremis...

ARRIVI IN VOLATA - Gli altri due gironi finiscono con una parità a tre in vetta. Il B vede il Rin Tin Team partire forte: travolge i Permaflex, regola i Fuskugnaskamukula (81-74) in una delle partite migliori della prima fase, poi tiene a bada i Black Sheep con numeri da applausi di Michela Frantini (23 punti). Ma nell’ultima partita il Passito punisce una mediocre difesa del Rin e con il poker Montagna-Didoni-Delle Vedove-Zanetti in gran spolvero vince 92-80: con queste 12 lunghezze è proprio il Passito a strappare il 1° posto, avendo perso all’esordio di 9 (79-88) con i Fuskugnaskamukula (Casiraghi 27, Galli 21). I “Fusku” sono secondi, il Rin solo terzo ma comunque qualificato. I Black Sheep colgono solo una vittoria, sui Permaflex, ma sono sempre dignitosi nelle sconfitte. Per i Permaflex tiene botta il veterano Bruno Grassi ma la differenza dalle altre squadre è troppa.
Arrivo intricato anche nel gruppo C. Gli Amici del Piazz, dopo aver “tritato” i Comerson (100-50 con 34 punti di Maiorano, nuovo record femminile) e regolato i Vam Piri, vengono fermati dai Country Roads, che trovano un contributo super dal quartetto femminile (48 punti totali) e si impongono in volata (83-78). Nel frattempo però i Country hanno perso netto (81-67), complice un po’ di nervosismo, con i Ragazzi del Boh Basta trascinati da Monguzzi (29 punti): sicché i Piazz possono ancora conquistare il primato nel girone, a patto di vincere di almeno 10 punti contro i Boh Basta, fin lì rivelazione del torneo e imbattuti. Si gioca al coperto per pioggia e dopo un iniziale equilibrio i Piazz allungano, grazie anche all’arrivo di Cissé sul finire del 1° tempo (si era perso in macchina) e si gioca sul filo della differenza canestri: missione compiuta per i Piazz che con i canestri di Vendramini (27 punti) e due importanti giocate difensive di Marcella Filippi chiudono a +11 (77-66) vanificando i 35 punti di uno strepitoso Crisci. Tutte comunque promosse le tre “big”, mentre per evitare l’ultimo posto i Comerson battono i Vam (a secco per il secondo anno di fila) grazie a una serie di triple. Piccola nota di... colore: i Piazz sfatano il tabù della maglia bianca, che nelle ultime quattro edizioni era sempre stata assegnata a una delle favorite e aveva sempre portato male, ovvero a un’eliminazione al primo turno.

SORPRESE FINITE – Dopo questa girandola di emozioni e classifiche avulse da mal di testa, la fase a eliminazione diretta rimette le cose a posto, mandando avanti le favorite. Tutte partite di buon livello, nei quarti di finale, anche se manca l’emozione di una volata punto a punto, tranne in parte l’ultima.
I Country Roads impiegano un tempo (+17) a chiudere i conti con un dimesso Passito (senza Zanetti): troppo solido il collettivo dei “canturini” con 7 elementi in doppia cifra; di là non bastano Montagna e Didoni con 22 a testa: 89-76.
Tocca poi al Cacchucho dimostrare, contro i Boh Basta, di meritarsi la fortunata qualificazione: obiettivo centrato con un’ottima difesa nel 2° tempo (solo 18 punti concessi) che dopo il +3 all’intervallo fa pesare il maggior tasso fisico dei rossi, in assenza di Crisci e con un Monguzzi in serata-no tra gli avversari (F. Bianchi 18); la prolungata “latitanza” di Solaini e Kaburi non si fa sentire, mentre il ritorno di Bogoje in Croazia sembra fare più bene che male sul piano della coesione: 76-55. Mattatore Mambretti con 33 punti: premiata la sua rinuncia a disputare le semifinali del prestigioso “Giardini Margherita” di Bologna pur di essere presente per questi quarti di Binzago...
La sera seguente, gli Amici del Piazz battono il Rin Tin Team: è l’ex di turno Vendramini a fare la parte del leone, con 32 punti di cui alcuni ad alto quoziente di difficoltà; con lui, Barantani e Colombo la “front line” della squadra in maglia bianca è inarrestabile per i più leggeri Rin, cui non bastano, in assenza di Andrea Guffanti e Frantini, le buone prove di Reati (21 punti) e complessivamente delle ragazze: 87-78.
Infine è la volta dei Trolli, che partono fortissimo contro i Fuskugnaskamukula, una vera lezione di basket sui due lati del campo per un tempo abbondante (+24 a inizio ripresa); poi la reazione d’orgoglio dei varedesi, con un Galli mai domo (18 punti) che propizia la rimonta fino a –5 a 5’ dalla fine. Ma l’esperienza di Perego e Ferrarese non fa correre troppi brividi in volata ai campioni in carica, che allungano a 14 la loro clamorosa serie di vittorie consecutive a Binzago: 76-70.

CACCHUCHO REDEMPTION – Dopo un giorno di pausa, è il momento della serata-clou di sabato 14 luglio. Si parte con la semifinale tra Country Roads e Cacchucho dello Zio. La “bilancia” delle assenze stavolta penalizza i Country che sono senza pivot in mancanza di Marelli e Simone Colombo, mentre il Cacchucho riabbraccia Kaburi per la prima volta quest’anno. La partenza è però favorevole ai Country, con un Beretta molto carico (14 punti) insieme a un ispirato Pifferi (20); la velocità dei gialli detta i ritmi per gran parte del 1° tempo, ma prima dell’intervallo arriva la reazione avversaria con Perego e Borghi. Bello anche il duello tra le ragazze, che nella ripresa vede prevalere Vujovic e Micovic per il primo break del Cacchucho; lo ricuce Pifferi in un momento di trance agonistica (53-53 a 9’ dalla fine), ma a metà ripresa il Cacchucho lancia il parziale decisivo, messo in cassaforte da un “triplone” di Mambretti (20 punti) che spegne la reazione dei Country nel finale: 78-68 e per il Cacchucho, che solo pochi giorni prima sembrava destinato al secondo “flop” consecutivo, è anche una rivincita, sebbene molti protagonisti siano cambiati, della “mitica” semifinale del 2005.
Tocca poi all’attesa finale della gara di tiro da 3. Mambretti si presenta con il miglior punteggio degli ultimi anni (14 nelle eliminatorie), ma evidentemente è stanco dopo la partita ed esce al primo giro di finale, così come Maiorano che è beffata per aver impiegato 2 secondi in più a parità di centri con due dei qualificati. Nell’ultimo giro, lo specialista Casiraghi non fallisce e regola Marcella Filippi (che sfiora l’impresa di essere la prima donna a sbancare la gara), il campione uscente Chioda e Lonati dei Comerson.

LA VENDETTA DEL VENDRA - Il palcoscenico passa ora alla seconda semifinale. Sfida quanto mai intrigante, perché si fronteggiano il miglior collettivo (i Trolli) e le migliori individualità (gli Amici del Piazz). Una mossa fondamentale, i Piazz la... piazzano alla vigilia della partita, quando convincono Ibra Cissé a rinunciare al viaggio al mare che aveva in programma nel weekend: senza di lui, infatti, con Bianchi “desaparecido” su qualche spiaggia e Berenato con una mano ingessata, i Piazz si sarebbero ritrovati con soli 3 uomini. Invece Cissé c’è, e l’inizio dei Piazz è folgorante: giocate stellari dei suoi protagonisti, con Vendramini ancora sugli scudi (32 alla fine) e un livello di fisicità ancora inarrivabile, sfruttato anche da Maiorano (13) contro le dirette avversarie. In soli 6 minuti i Piazz realizzano 27 punti, poi arrivano anche a +15. Ma chi dà per spacciati i Trolli, non li conosce: e dopo la carica suonata da Cappellotto, rosicchiano punto su punto fino al –7 all’intervallo (47-40).
La rimonta continua nella ripresa, mentre si alza l’intensità della battaglia e gli arbitri hanno vita difficile a mettere ordine: volendo, potrebbero fischiare fallo su ogni azione. I Trolli, con la piccola Brioschi e il razzente Chioda (17) a scovare varchi nella massiccia difesa avversaria, pareggiano sul 65-65 poco oltre la metà ripresa. Gli ultimi minuti vedono una splendida serie di botta-e-risposta sui due fronti. Cissé (15) fa miracoli, ma un gladiatorio Ferrarese (19), Perego (17) e ancora Chioda pareggiano, poi i Piazz vacillano su due fischi arbitrali contestati: un fallo in attacco a Barantani e subito dopo il 5° fallo di Cissé. Ma l’ultima parola è di Vendramini: proprio lui che era stato tenuto a soli 7 punti dai Trolli nell’amara finale del 2006, inventa un canestro in controtempo subendo anche fallo; Scarciello fallisce il pareggio da fuori e ancora il “Vendra” sigilla l’89-85 conclusivo dalla lunetta. Applausi scroscianti del pubblico al termine di una delle più belle partite della storia del torneo, sullo stesso livello della finale 2003 e della semifinale Amici del Poeta-Cacchucho del 2005 che abbiamo già ricordato sopra. I campioni abdicano con onore, ci sarà dunque un nuovo vincitore nell’albo d’oro del Memorial Mauri.

PIAZZ IN CIELO – Terrificante il caldo che picchia sull’oratorio di via Manzoni durante la finale 3° posto vinta dai Country Roads sui Trolli (91-82): cielo azzurro intenso come ai tropici e sole sahariano che massacra giocatori, arbitri (come nel 2006 sono Camerino e Severi) e pubblico che per la finalissima, nonostante la temperatura si abbassi lievemente verso sera, si rifugia in gran parte sotto il tendone, a discapito delle tribune. L’affluenza all’atto conclusivo è comunque sulle 150 persone, meritata per il cast di altissimo livello che si disputa il titolo binzaghese, pur con un’assenza pesante per parte: infatti né Bianchi torna dal mare, né Solaini, contrariamente alle previsioni, riesce a scendere in campo, pare per un malessere intestinale.
Anche stavolta la partenza dei Piazz è fulminante: segnano da tutte le parti, Micovic replica ai primi colpi ma quella dei bianchi sembra una valanga, con Cissé che corre, Maiorano (15) subito intraprendente, Colombo che domina sotto e soprattutto un Vendramini nuovamente strepitoso. A metà 1° tempo è già +14 e il Cacchucho fa una gran fatica. Quando però le percentuali dei Piazz calano, il Cacchucho sfrutta le sue molte armi, da Vujovic a Borghi, oltre ovviamente a Mambretti (24 punti), e si riporta in parità con un “parzialone” di 18-4. All’intervallo è 43-41 Piazz, praticamente si riparte da zero.
L’impressione è che il Cacchucho, rotto il ghiaccio, possa andarsene via sfruttando la maggior profondità delle rotazioni, e in effetti così pare quando si accende Kaburi (13) per il sorpasso a inizio ripresa. Ma la reazione dei Piazz è prontissima con Cissé. Colpo di scena a 8’30” dalla fine: Vendramini ha un accenno di rissa con Perego e viene espulso. Il top scorer della partita fin lì (18 punti) è dunque fuori causa. Può essere una mazzata per i Piazz, che invece sono i più pronti a ripartire, allungando da +4 a +8 con Barantani (16), che ha tenuto il meglio per il finale, e ancora Cissé (18). Il Cacchucho perde l’attimo e non trova più soluzioni valide, incartandosi più volte in attacco. Così due liberi di Filippi fanno +11 a 3’ dalla fine. Sembra finita ma i rossi giocano il tutto per tutto e con Gorla, Micovic e infine un “coniglio dal cilindro” di Mambretti (tripla di tabella più aggiuntivo) si riportano a –3 quando mancano ancora 1’45”. Anche stavolta però i Piazz mostrano solidità mentale e Barantani realizza i canestri decisivi mentre il Cacchucho non segna più: finisce 82-72. Per Vendramini e Maiorano è il secondo titolo (più un secondo posto) negli ultimi 3 anni.
Protagonista delle premiazioni è anche il padre di Gabriele Piazzolla, che prima consegna a Maiorano (anche top scorer femminile, con una media senza precedenti) la targa di miglior giocatrice, poi riceve insieme ai ragazzi della “sua” squadra la coppa del Memorial Mauri. Tra gli uomini premiato Marco Perego dopo tanti anni di militanza binzaghese, consolazione per Mambretti che per un solo punto “scippa” la classifica marcatori a Vendramini, mentre la Tazza si aggiudica il quarto premio Fair Play consecutivo (!).

TABELLINO DELLA FINALE
Gli Amici del Piazz-Il Cacchucho dello Zio 82-72 (43-41)
PIAZZ: Ibrahim Cissé 18, Dario Vendramini 18, Andrea Barantani 16, Davide Colombo 11; Masha Maiorano 15, Marcella Filippi 4, Valentina Girardin, Anna Claudia Micci. Assenti: Alessandro Bianchi, Riccardo Berenato.
CACCHUCHO: Alessandro Mambretti 24, Maurice Kaburi 13, Gianluca Borghi 6, Mauro Perego 2, Alessandro Padova 2, Carlo Grosso, Nicola Vitale; Marija Micovic 10, Dunja Vujovic 8, Valeria Selmi 4, Laura Gorla 3. Assenti: Andrea Solaini, Ivona Bogoje.
Arbitri: Camerino e Severi. Espulso Vendramini al 6'30" del 2° tempo (55-59). Tiri liberi: Cacchucho 18/30, Piazz 32/46.


Gli Amici del Piazz campioni 2007 insieme col padre di Gabriele Piazzolla.

RACCONTO edizione 2006

I TROLLI METTONO TUTTI IN RIGA NELL’EDIZIONE “GRANDI FIRME”

“Edizione grandi firme”, “edizione delle stelle”: è stato definito in tanti modi Binzago 2006, ma forse è più azzeccato parlare di “edizione Wimbledon”... Non solo per l’altissima qualità dei partecipanti, ma anche, purtroppo, per le troppe serate di pioggia. Va agli archivi, comunque, un torneo assolutamente memorabile per quello che si è visto in campo: partite tiratissime, raffiche di schiacciate e azioni al di sopra del ferro, organici sontuosi frutto di una colossale “corsa agli armamenti” effettuata un po’ da tutte le squadre. Ma alla fine rideranno quasi solo i Trolli...

SIAMO IN 15 – Novità importanti nella formula: le squadre salgono da 12 a 15 (con ovvio record assoluto di partecipanti: 169, di cui 104 uomini e 65 donne) e le tre nuove saranno tutte in grado di recitare una parte significativa: in particolare gli Amici del Piazz irrompono come nuova seria pretendente al titolo. Circa un mese prima dell’inizio del torneo, Gabriele Piazzolla, mito dei campetti milanesi arrivato fino alla B1, si toglie la vita: avrebbe dovuto far parte della squadra organizzata dal procuratore Lorenzo Gallotti che ora sbarca a Binzago portando il suo nome. Organico super nella parte maschile, da Cissé strappato ai campioni in carica, ai bomber Vismara e Arnaboldi, al giovane asse play-pivot Pozzi-Davide Colombo; tra le donne spiccano Marcella Filippi, lunga di Carugate che però si vedrà poco, e la guardia Viganò di Biassono, la più apprezzata del torneo dal punto di vista estetico (ehm)... Gli altri nuovi team sono le Biomasse di “Arvydas” Pagan, con tanti veterani di Milano città (Mariani, Ronzoni, Cremascoli) e provincia (Re, già visto l’anno scorso coi Vam Piri; Barzago, che ritorna dopo anni; De Gasperi, preso dai Porrignos); e i Garba Guys, interamente “made in Garbagnate” sia tra gli uomini (col quartetto di C2 Allegri-Musarra-Lollobrigida- Chiodaroli) che tra le donne.
Le 15 squadre portano a una revisione della formula dopo tempo immemorabile: i gironi diventano 3, vengono istituiti i quarti di finale cui accedono le prime 2 di ciascun girone più le due migliori terze. Il periodo di gioco si allunga su 3 settimane, comprendendo 4 serate di pausa per i concomitanti Mondiali di calcio. Confermati gli arbitri Uisp, che a differenza dell’anno prima arrivano in forze.

CORSA AGLI ARMAMENTI – Di fronte all’assalto delle nuove, le superpotenze già inserite confermano le loro posizioni nella griglia di partenza con rosters di lusso, ma anche chi ha fatto meno bene nel 2005 presenta interessanti novità per rilanciarsi. Pochi cambiamenti nei detentori del titolo, ora denominati Red Army: arrivano i pivottoni Corbetta e Alessandra Calastri, confermati gli altri “big” a parte il già citato Cissé, Carrea più Ntumba tra le donne. Cambiano pelle, invece, i finalisti dell’anno prima: addio ai vari Amati, Sabatini e Villa e a gran parte delle ragazze; la continuità, col nuovo nome di Sem Semper Ciuk, è garantita da Giorgio Borghi, Beretta, Pifferi e Silvia Scudiero, cui si affianca un’interessante pattuglia di giocatori e giocatrici della zona di Cantù, tra cui il bomber (un po’ pazzo) Fabio Borghi e la giovane Morena Capiaghi. Novità significative anche nei Mezzo Destro Mezzo Sinistro (ex Cacchucho dello Zio), che devono rinunciare all’infortunato Mambretti, ma compensano con l’altrettanto celebre “L” Solaini e con la frizzante guardia Mauro Perego; di lusso l’addizione di Milica Micovic, talento italo-serbo in forza a Carugate di A2.
Pochi cambiamenti per i Trolli, delusi del 2005, che si ringiovaniscono sotto canestro con Cappellotto al posto di Cammi e non ripropongono Laura Gorla; e per i Porrignos, un po’ rimaneggiati tra gli uomini ma sempre con una foltissima pattuglia di carugatesi o ex. Le due “big” più tradizionali otterranno risultati opposti.
I più rinforzati della seconda fascia sembrano i Fuskugnaskamukula, con 3 addizioni importanti come il giovane Sergio Plumari, fresco campione d’Italia under 21 con l’Armani Jeans Milano, il tiratore Casiraghi, il lungo Davide Orsenigo, già visto a Binzago anni prima; e gli Mts, con un nuovo, scintillante terzetto femminile: Martina Monticelli, Linzola e Ponchiroli, le prime due già in A2, la terza in procinto di andarci. Anche in questo caso i risultati saranno di segno opposto. Mercato proficuo anche per Quel che resta della Tazza, che “razionalizza” il roster maschile puntando su un nucleo tutto di Rovello Porro e fa esordire l’eccellente Michela Frantini, compagna di Censini al Geas; e per i Black Sheep, che rinforzano la componente di Bellusco tra gli uomini, più due realizzatori come Oberto di Cernusco e Bonfardini di Carugate, e innestano la bomber Campisi tra le donne. La novità tra i Gigagnomi è il solido lungo Boffi, quelle dei Vam Piri sono il ritorno sul cemento binzaghese dell’”antico re” Federico Grassi e l’esordio di Lija Kuzmaite, lituana che milita a Monza (dall’estate successiva al Geas in A2) e che con il suo 1,96 è la giocatrice più alta della storia del torneo. Chiudono il quadro i Pere che il Pompelmo faccia Mele di Bertoletti & C., con il consueto organico dalla zona nord di Milano, privo però di Banfi.

SHOWTIME – Un cast tale, come si vede, che ci vuole un’ora solo per leggerlo. E lo spettacolo in campo non delude, tra pronostici rispettati e altri che saltano, ma con la costante che i punteggi sono sempre alti e non si assiste quasi mai a partite noiose.
Il girone A è il meno incerto. Red Army e Trolli fanno subito il vuoto, rullando gli avversari con ampi scarti. La resistenza più credibile viene dalle Biomasse, che pur con un gioco poco ortodosso (la maggior parte dei loro tiri è dai 6,25... anzi, spesso da 8 o 9 metri) fanno leva su un indiscutibile talento dei singoli. Per metà gara tengono testa alla Red Army con uno scatenato De Gasperi (18 punti nei primi 7’ con 4 triple), ma poi è Guerrato, a suon di schiacciate, a fare la differenza. Deludono gli Mts, frenati da parecchie assenze, quasi mai pericolosi. Trolli e Red Army si giocano il primato nello scontro diretto dell’ultima giornata: partono meglio i Red (Vendramini 21, Maiorano 19, Guerrato 18), ma uno schiaccione di Cappellotto a difesa schierata suona la carica per i Trolli (Vitali 24, Chioda 19, Majerna 16) che a suon di contropiedi non si voltano più indietro e chiudono sul 94-83, bella rivincita sulla sconfitta dell’anno prima.
Nel girone B gli Amici del Piazz viaggiano imbattuti, pur vincendo sempre di misura. Brividi per loro all’esordio contro la Tazza (decidono una rubata di Cissé e 2 liberi di Viganò) e contro i Garba Guys, quando l’espulsione di Pozzi riduce a 2 la componente maschile: scivolati fino a –14, i Piazz scatenano una rimonta vincente con Vismara (26), Colombo e le ottime Viganò e Sesana (un po’ ignorate dai non certo timidi compagni nelle prime partite...): 80-77. I Garba comunque sono tra le sorprese più positive del torneo: gli uomini sfruttano il perfetto affiatamento e l’energia a rimbalzo in attacco, le ragazze, pur giovani e poco blasonate, non si fanno mai travolgere, così arriva un ottimo 2° posto. Male invece i Porrignos, che sembrano appannati rispetto al passato e si fanno sorprendere dai Garba all’esordio e dalla Tazza nella partita dopo (Frantini la migliore tra le varie giocatrici di A2 in campo), e per effetto dei risultati concomitanti sono già out. Ultimi i Vam Piri nonostante Kuzmaite faccia il vuoto e Grassi mostri una classe intatta: 4 sconfitte di misura per loro.

SORPRESA – Incertissimo il gruppo C, un vero terno al lotto. Le faticose vittorie di Mezzo Destro e Sem Semper Ciuk sui Gigagnomi fanno già capire che non ci sono padroni, ma a far “saltare il banco” è il colpaccio dei Black Sheep sui Ciuk, che sul +15 mollano gli ormeggi e si fanno sorpassare, con la coppia in rosa Stracchi-Campisi protagonista: “giallo” finale con una tripla del pareggio di Fabio Borghi che viene data da 2, sancendo la sconfitta per 71-70: reazione scomposta del suddetto, ma così è. Nella stessa serata, altro botto, con i Fuskugnaskamukula (Plumari 21) che guastano l’esordio binzaghese di Solaini (22) rimontando dal –10 di metà ripresa; di Orsenigo la sequenza vincente nel finale. Per i Ciuk arriva poi un gran riscatto sui Fuskugnaska (93-70 con l’asse Beretta-Pifferi e la supremazia delle ragazze). Si arriva alle ultime 2 partite del girone con nessuna qualificata e nessuna ancora fuori, ma è decisivo lo scontro Ciuk-Mezzo Destro. Sfortunati questi ultimi, con Micovic assente e Solaini che sotto l’acqua non trova la strada per la palestra, arrivando solo nel 2° tempo; Kaburi tiene botta, ma nella ripresa i voli di Pifferi (super stoppata proprio su “L”) e la concretezza di Beretta scavano il solco. Il risultato elimina i Black Sheep che comunque poi perdono con i Gigagnomi e scivolano all’ultimo posto.
A questo punto rimangono da decidere le due migliori terze: con la Tazza già sicura visto il vantaggio sui Mezzo Destro, le Biomasse hanno il vantaggio di scendere in campo sapendo esattamente lo scarto che serve: +16, arriva un +18 sul fanalino di coda Pompelmo con 28 di Ronzoni. Così, una delle grandi favorite, i Mezzo Destro, è fuori, pagando l’equilibrio del girone e... la maledizione della maglia bianca: per il quarto anno di fila viene assegnata a una favorita (nell’ordine Uff Team, Il Nome, Trolli) e questa viene puntualmente eliminata nel girone! Al contrario, la maglia rossa è “garanzia” di arrivare in finale.

QUARTI AL CHIUSO – La pioggia, che già aveva fatto capolino 3 volte durante le eliminatorie, si accanisce sui quarti di finale, costringendo in entrambi i casi a rifugiarsi in palestra. Peccato perché uno spettacolo di alto livello viene visto solo da pochi intimi. E la beffa è che nei giorni di pausa non cade una goccia... Ma pazienza. La partita più scintillante è la prima, con i Red Army che, da secondi, beccano un accoppiamento “di ferro” con i Sem Semper Ciuk. Comincia alla grandissima Pifferi: 3 triple e 11 punti nei primi 3’ (19 alla fine). Ma i Red, al gran completo, macinano gioco con le penetrazioni di Anzivino (17), la solidità di Calastri (13) e la classe degli altri, arrivando fino a +21 a inizio ripresa. La reazione dei Ciuk si ferma all’81-70 finale.
Solo qualche brivido per gli Amici del Piazz contro le Biomasse. All’inizio dominano i Piazz con la velocità di Arnaboldi (20) e Colombo (19): +21 all’intervallo. A metà ripresa le Biomasse scaldano finalmente la mira da 3 e trovano da Villani le penetrazioni che portano fino a –5. Ma Cissé rimette tutto a posto con uno schiaccione a difesa schierata: tutti a casa (78-63).
Il giorno dopo tocca ai Trolli confermare di essere in forma da titolo: peccato per la Tazza che si presenta rimaneggiata (out Turconi, squalificato, e Censini) e pur grandinando triple (Zilli 21 punti, Malusardi 20) non può competere con la “4x100” scatenata da Vitali (25), Chioda (14), Perego (13) e Majerna (13): 93-79.
Chiude la più equilibrata di queste 4 sfide. Fuskugnaskamukula (Plumari 29, Casiraghi e Lanzani 15) e Garba Guys (Musarra 23, Chiodaroli 22, Allegri 15) si sfidano a viso aperto, con un frenetico quanto divertente “corri e tira”. Grande equilibrio con parziali ora per gli uni, ora per gli altri, finché Ilaria Schieppati (14) innesca il parziale decisivo a metà ripresa, resistendo nel finale: 98-92.

A SENSO UNICO – La serata delle semifinali (finalmente si torna all’aperto) comincia con un momento emotivamente forte: gli Amici del Piazz consegnano al padre di Gabriele Piazzolla un poster incorniciato del figlio, con la dedica di tutti i componenti. Comprensibile che la partita con i Red Army inizi contratta su entrambi i fronti. Ma quando i campioni in carica si sbloccano, producono probabilmente la loro miglior prestazione sulle scene binzaghesi, grandinando da ogni parte con Vendramini (16), Guerrato (15), Anzivino (14) e Biffi (3 triple di fila) scatenati, e con un’Alessandra Calastri ancora dominante sotto canestro. Dall’altra parte solo Cissé (24) appare in serata, Vismara si fa male e gli altri, donne comprese, non incidono. 55-35 all’intervallo e giochi chiusi in anticipo, 84-72 il finale.
Nell’intervallo tra le due partite, Luca Chioda batte tutti nella finale del tiro da 3 punti, con un ultimo giro scintillante che piega, nell’ordine, i veterani Sapia e Ferrarese e il lungo “mano morbida” Orsenigo.
Ottimo segnale per i Trolli che viaggiano a mille anche nella semifinale che parte subito dopo. I Fuskugnaska (Galli 14, Schieppati 13), senza Casiraghi e con Plumari presto gravato di falli, tengono botta per metà tempo, poi una volitiva “Sisa” Scarciello (16 come il “boyfriend” Chioda e come Vitali) lancia il primo break, che presto si consolida fino al 46-30 che anche in questo caso chiude i giochi a metà gara. Troppo solidi e determinati i Trolli per farsi riprendere, Fuskugnaska forse appagati dall’obiettivo raggiunto. Una schiacciata di Cappellotto manda i titoli di coda: 75-58.

TROLLI PIGLIATUTTO – Dopo la “finalina” vinta di misura dai Piazz, si ritrovano così nella finalissima Trolli e Red Army, già incontratisi nel girone. Forti rivalità (tra l’altro, Perego-Chioda-Gerli da una parte e Vendramini-Biffi dall’altra sono stati compagni a Cernusco fino a 2 anni prima), gran voglia di vincere su entrambi i fronti, pubblico folto come sempre ma molto più partecipe e “schierato” (tifo acceso e qualche battibecco di troppo) rispetto alle finali degli anni passati. Pesanti le assenze in casa-Red Army: Anzivino e Corbetta marcano visita, il che significa che l’unico cambio tra gli uomini è il “dilettante” Beck...
Chiara dunque la strategia dei “Reds”: partire forte per prevenire il fisiologico calo finale rispetto ad avversari più freschi. Funziona solo in parte: Biffi controlla i ritmi, Guerrato (23 punti) è scatenato sotto, le ragazze (Maiorano 10) provano a sfruttare la superiorità tecnica e fisica sulle avversarie (24-5 il conto dei punti “in rosa” alla fine). Con le penetrazioni di Gaia Angelo arriva il massimo vantaggio per la Red Army (+9). Ma i Trolli limitano bene Vendramini (7), le ragazze difendono tosto e le accelerazioni di Perego (19) e Vitali (14) riducono il margine nel finale di 1° tempo (42-38 Red Army). L’inizio ripresa è il momento chiave: i Trolli sbagliano molto, ma i “Reds” sprecano la chance di allungare, e quando calano le energie i Trolli, nonostante un infortunio a Cappellotto, iniziano a prendere in mano la partita (emblematica un’azione con 3 rimbalzi in attacco di fila). Si segna poco e si viaggia punto a punto fino a 3’ dalla fine. Sul +1 Trolli (66-65), il “fattaccio”: Guerrato ruba una palla, in maniera “decisa”, a Marzia Germani, i Trolli e buona parte del pubblico insorgono. Attimi di confusione, aumentati da un’incomprensione tra tavolo e arbitri che porta a uno stop di alcuni minuti. Alla ripresa, la Red Army evapora e i Trolli volano: il “professor” Perego con una sospensione dalla lunetta dà inizio al parziale di 10-0 che chiude il match. Tripla pesantissima di Gerli per il +6 Trolli, i campioni in carica non ne hanno più e cedono lo scettro: 76-65 il finale.

PULEMMICA - Le polemiche hanno uno strascico nel dopo-partita: Vendramini e Guerrato rifiutano di presentarsi alla premiazione. Anche questo gesto suscita giudizi opposti: c’è chi lo definisce una pirlata che si potevano risparmiare, visto il contesto del torneo, altri invece ricordano l’orgoglio della nazionale Usa che alle Olimpiadi di Monaco 1972 non si presentò a ritirare la medaglia d’argento perché si sentiva derubata... La realtà sta nel mezzo, e cioè che nessuno ha rubato niente, ma non è giusto che Guerrato passi per il “cattivo” della situazione quando gli uomini dei Trolli ci hanno messo del loro (giustamente) per ostacolare le iniziative delle girls avversarie... Il dibattito impazza anche sul forum di Webbasket per una settimana abbondante, poi, come è giusto che sia, tutti vanno in vacanza e non ci si pensa più.
Tornando ai premi, il bottino dei Trolli si completa con il premio di Mvp maschile assegnato all’unanimità a Vitali. Più incerta l’attribuzione dell’oscar femminile, ma alla fine la spunta Frantini, che all’esordio sul palcoscenico di Binzago ha impressionato tutti per efficacia e forza fisica: da ricordare una palla strappata a Grassi e trasformata in un “coast to coast” vincente. Spicca il tris della “Tazza” nel premio Fair Play.
Si chiude così un’edizione qualitativamente forse irripetibile: proprio nell’anno in cui partivano più indietro nei pronostici della vigilia, in mezzo a squadre farcite di “stelle” conclamate, i Trolli riescono, dopo molti assalti falliti, a conquistare il Memorial Mauri, e a farlo con un percorso netto e uno scarto mai inferiore agli 11 punti nelle 7 vittorie. Se è vero che hanno avuto un pizzico di fortuna nel trovare sempre avversarie incomplete, è altrettanto vero che erano in credito abbondante con la sorte per gli anni precedenti. Una vittoria che, a dispetto di tante “superstar” rimaste a mani vuote, premia l’adattamento perfetto del collettivo-Trolli a ciò che ci vuole per far bene a Binzago...

TABELLINO DELLA FINALE
I Trolli-Red Army 76-65 (38-42)
TROLLI: Marco Perego 19, Paolo Vitali 14, Matteo Gerli 12, Luca Chioda 9, Fabrizio Majerna 6, Francesco Cappellotto 6, Domiziano Ferrarese 5; Simona Scarciello 5, Marzia Germani, Chiara De Ponti. Assente: Roberta Merli.
RED ARMY: Max Guerrato 23, Matteo Biffi 9, Dario Vendramini 7, Manuel Beck 2; Masha Maiorano 10, Nadia Rovida 6, Gaia Angelo 6, Alessandra Calastri 2. Assenti: Roberto Anzivino, Pierpaolo Corbetta.
Arbitri: Camerino e Severi.


Finalmente it's Trolli-time nel 2006.

RACCONTO edizione 2005

BINZAGO PASSA AL “LATO OSCURO”

Una grande edizione che segna l’inizio di una “new wave” per Binzago, con l’arrivo di squadre e facce nuove, in pratica una nuova generazione di giocatori e giocatrici nati negli anni ’80, che almeno in parte spodesta i tradizionali dominatori del torneo. I vincitori Dark Side sono i più giovani in assoluto con un’età media di 22 anni… Il 2005 sarà ricordato anche per la stupenda semifinale tra Amici del Poeta e Cacchucho dello Zio, candidata a 7 premi Oscar. Peccato per il “tradimento” da parte del forum di Webbasket che s’impalla dopo due giorni.

NUOVA REGIA - Questa edizione, un po’ “punzecchiata” dal maltempo (tra fughe precipitose in palestra e altri acquazzoni evitati per poco – comunque mai come l’anno dopo...), è la prima organizzata direttamente dalla Pob Binzago, con il coordinamento del “teutonico” Luca Rebosio. Organizzazione che si rivela ottima, anche se con una certa “austerity” nei premi: ad esempio scompare la classica estrazione a sorte di un viaggio tra tutti i partecipanti. Confermati gli arbitraggi Uisp, ma poi di fatto verrà quasi solo “Lebron” Camerino insieme al collega Fip Spagnoli e qualche volta nessuno… Bravo il coach della Pob Binzago, Mario Lombardi, che si presta a coprire i buchi!
Arriva comunque un nuovo successo di pubblico… e di salamelle, che indurrà gli organizzatori ad allargare a 15 le partecipanti nel 2006, vista la quantità di richieste da parte di nuove squadre.

BOOM DEL LIVELLO – Netto il salto di qualità a livello tecnico rispetto all’edizione precedente. Irrompono infatti due squadre degne dell’etichetta di “corazzate”. Una è il Dark Side, organizzato dagli stessi giocatori locali Beck e Ventura che avevano formato il Panabinzaikos l’anno prima, ma che all’unica superstite Masha Maiorano affiancano stavolta un gruppo “deluxe” di giovani giocatori di C e giocatrici di A1: Vendramini, Matteo Biffi, Anzivino, Francesco Carrea, l’ivoriano Ibrahim Cissé (solo per 2 partite), Nadia Rovida, Gaia Angelo e i già visti al torneo, ma con altre squadre, Max Guerrato e Madalene Ntumba. In panchina li guida il giovane Filippo Leoni.
L’altra novità “di lusso” è il Cacchucho dello Zio di Nicola Vitale (il noto “Basket Cologno” del forum di Webbasket), che presenta il superbomber Alessandro Mambretti, re dei campetti di Milano e attrazione numero 1 di Binzago 2005, supportandolo con un duo di Arcore (il mastodontico Kaburi e il lungo Pacchetti) e alcuni ottimi giocatori di Promozione come Indraccolo, De Simeis, Grosso e soprattutto il talentuoso Ruggero Magni. Tra le donne spicca la veterana Letizia Rivolta, inattiva da qualche anno ma con un passato in A1: sarà lei l’Mvp femminile del torneo.
Le altre favorite sono tre squadre storiche: i Porrignos campioni in carica, che però stavolta non hanno Alessandro Bianchi (arriva invece il lungo tiratore De Gasperi), mentre fra le donne sostituiscono le lunghe Crotti e Colnaghi con Polini e il “fenicottero” Brembilla (sempre di Carugate); gli Amici del Poeta di Amati & C., dove ritorna Sabatini e debutta la spettacolare guardia Cesare Pifferi; e i Trolli di Marco Perego, che presentano le novità “Lalla” Gorla e “Sisa” Scarciello tra le donne, ritrovano Majerna e innestano l’altro velocista Chioda.
Tra le altre, un po’ in ribasso i finalisti dell’anno scorso (ora denominati A Pelle d’Orso) dove gli innesti di Silva, Totaro e Chiara Aloise non bastano a compensare le perdite di Mattia Casati, Missaglia e Marta Ceppi; e i Fuskugnaskamukula, che si affidano quasi completamente alla coppia di realizzatori Galli-Lanzani e ad “Orso” Ornaghi, mentre tra i Vam Piri padroni di casa esordiscono al torneo Massimo Re (una Coppa Korac vinta nel ’93 con l’Olimpia Milano) e la giovane Lucilla Canova, non c’è più il “gentleman” Icio Guidoni che si è virtualmente ritirato.
Altre squadre che non si sono adeguate alla caccia al rinforzo, come i Black Sheep, gli Mts e i Villini & Villette di Bertoletti, vivranno un torneo meno positivo rispetto all’anno prima. Una sola vittoria, come nel 2004, per Quelli della Tazza che però presentano una squadra più competitiva dell’anno prima, col realizzatore Turconi.

DIDO NUMERO 1 – Nel girone A è netto il divario tra la coppia Porrignos-Amici del Poeta e il resto della concorrenza. I primi sono tutta concretezza, i secondi tutto contropiede e spettacolo (Pifferi chiude contro i Black Sheep con una schiacciata più “manata” al tabellone). Gli unici a impensierire queste due sono i Fuskugnaskamukula, che però a loro volta faticano a piegare i Vam Piri, capaci di andare a +15 prima di farsi rimontare, agguantando però il supplementare con una “triplissima” di “Ice” Passoni che fa esplodere il pubblico di Binzago; e i Villini & Villette, che si arrendono solo allo scadere a Galli e soci.
Nello scontro al vertice per il primo posto, sale in cattedra Giosuè Didoni, che sigla 18 punti nella ripresa (26 in totale) per regolare gli Amici del Poeta (Sabatini 21, Pifferi 18) :78-68. In questa partita da ricordare anche una stoppata, bella pulita, di Francesca Brembilla su Giorgio Borghi…

EFFETTO MAMBRO – Il girone B è complessivamente più duro: tre squadre partono per passare il turno, ma i Trolli si fanno sorprendere all’esordio dal Cacchucho, con Mambretti che impressiona per concentrazione e voglia di vincere (32 punti); non basta Vitali (33 compreso uno schiaccione in contropiede) che gli tiene testa in uno splendido duello. La squadra di Perego è dunque costretta a battere il Dark Side (interessante il derby di Cernusco tra “Marchino”, Gerli, Chioda da una parte e Vendramini più Biffi dall’altra), ma il primo tempo del “lato oscuro” è micidiale (da applausi una palla rubata di Guerrato chiusa con un’“affondata” in contropiede) e il duo femminile Maiorano (18 punti)-Angelo è decisivo nello spegnere la reazione dei Trolli nella ripresa.
Dark Side e Cacchucho, abbastanza sul velluto nelle altre partite (salvo che contro una coriacea Tazza) e quindi ormai promosse, si affrontano per il primato nel girone ed è la mano morbida di Kaburi (16), insieme a Letizia Rivolta e al solito “Mambro” (26), a consentire ai suoi di restare avanti dal primo all’ultimo minuto nonostante l’esordio di Cissé (17) tra gli avversari; nel finale Vendramini (19) e Maiorano pareggiano con una serie di triple, ma ancora Kaburi segna su rimbalzo in attacco il canestro decisivo (Biffi fallisce la tripla del pari e il finale è 88-84) e il Cacchucho dà veramente l’impressione di poter vincere il torneo.

MARATONA – La prima semifinale è dunque tra Porrignos e Dark Side. Tanto slegati e distratti questi ultimi contro il Cacchucho, quanto concentrati e attenti stavolta, per un +18 all’intervallo (49-31) che vale un’ipoteca anticipata sulla partita; sugli scudi Vendramini (18), Guerrato (14) e Madda Ntumba, di là non basta un’ottima Brembilla (15 come Montagna): la rimonta nel 2° tempo non impensierisce più di tanto il “lato oscuro” che conquista la finale: 74-66.
A fine partita va in scena la finale della gara di tiro da 3: come l’anno prima, Masha Maiorano vince eliminatorie e primo turno di finale ma è beffata nel round decisivo (è quarta alla fine), dove prevale Danilo De Gasperi davanti al sorprendente Podetti (un “dilettante” puro) degli Mts.
Tocca quindi alla seconda semifinale, tra Cacchucho e Amici del Poeta: una partita epica, forse la più bella della storia del torneo. Fin dall’inizio si gioca a ritmi vertiginosi, un “corri e tira” ma di altissima qualità. È il terreno preferito da Pifferi (31 punti), Amati (30) e Sabatini (25), e infatti gli Amici volano a +11 a inizio ripresa. Ma il Cacchucho, pur senza Magni e Grosso, lotta col coltello tra i denti e oltre a Mambretti (31 punti ma pure qualche errore non da lui) e Kaburi (19) trova energia e canestri da Indraccolo, De Simeis (19) e da una grande Rivolta (18) per ribaltare la partita. Entrambe le squadre trasudano una voglia di vincere pazzesca, c’è anche un po’ di tensione che si traduce in un paio di tecnici, ma lo spettacolo e l’incertezza non ne risentono.
A 1 minuto dalla fine il Cacchucho è addirittura a +7 e sembra ormai in finale, ma i falli iniziano a decimarlo (esce Mambretti), gli Amici si lanciano nel pressing e acciuffano miracolosamente il supplementare (in realtà Sabatini ha una chance per vincere allo scadere, ma sbaglia), in cui rimangono 4 contro 3 e piazzano il guizzo decisivo per chiudere 119-111 davanti a un pubblico in pieno “orgasmo cestistico” per la bellezza della partita.

CISSE’ ESALTA I DARK – Il giorno dopo, sotto un sole cocente, i Porrignos regolano di 1 punto il Cacchucho per il 3° posto. Nella finalissima, disputata in un caldo ancora torrido e davanti al consueto gran pubblico da finale, gli Amici sembrano risentire dello sforzo e non riescono a correre come al solito. Il Dark Side deve fare a meno di Vendramini e Guerrato, ma in compenso c’è un funambolico Cissé, freschissimo, che ne mette 25 contro i suoi compagni di club Pifferi e “Bimbo” Villa, entrambi, come Amati, non in gran giornata al tiro. Ottimi anche Anzivino in penetrazione e Carrea con i suoi semiganci per il “lato oscuro”, mentre tra le donne, a Maiorano e Ntumba risponde per gli Amici un’efficacissima Scudiero.
L’andamento vede il Dark Side partire bene, gli Amici piazzare un 14-0 a metà 1° tempo per l’unico sorpasso della gara, poi gli arancioni prendono di nuovo il comando (+9 all’intervallo) e non lo mollano più. Massimo vantaggio +16 (60-44) a metà ripresa, poi si risvegliano gli Amici che sfruttano anche un tecnico a Biffi per “calcione” alla palla e arrivano fino a -4; ma Cissé rifila una stoppata siderale a Sabatini e va a chiudere in contropiede dall’altra parte: 79-75 il punteggio finale. Tocca quindi alla squadra in maglia arancione, tra cui l’”idolo locale” Ventura, alzare il trofeo dedicato a Cesare Mauri.

TABELLINO DELLA FINALE
Dark Side-Amici del Poeta 79-75 (45-36)
DARK SIDE: Ibrahim Cissé 25, Roberto Anzivino 17, Francesco Carrea 12, Matteo Biffi 6, Omar Ventura 3, Manuel Beck; Masha Maiorano 7, Madalene Ntumba 7, Nadia Rovida 2, Gaia Angelo, Alessandra Rigamonti. Assenti: Dario Vendramini, Max Guerrato.
AMICI DEL POETA: Sasha Sabatini 17, Cesare Pifferi 12, Gabriele Villa 12, Daniele Amati 9, Giorgio Borghi 8, Riccardo Benzoni 4; Silvia Scudiero 12, Nicoletta Nobili 1, Elisa Zanon, Elena Bratovich.
Arbitri: Camerino e Spagnoli.


I Dark Side conquistano il trofeo nel 2005.

RACCONTO edizione 2004

SULL’EQUILIBRIO SVETTANO I PORRIGNOS

Una delle edizioni più aperte e meno prevedibili della storia del torneo, anche se terminata in una finale vinta in modo piuttosto netto dai Porrignos del fenomeno Bianchi, "ciliegina sulla torta" di un organico già forte di suo. La caratteristica del torneo 2004 è il livellamento delle squadre, dovuto all’addio di alcune “superpotenze” e all’arrivo, in compenso, di giocatori e giocatrici di pregio in molte altre formazioni, prima di allora quasi solo “amatoriali”. Buona annata sul fronte meteorologico (solo una fuga al coperto per pioggia), anche se verso metà torneo un’ondata di freddo anomalo costringe gli spettatori al maglione per due o tre sere.

FACCE NUOVE E CONFERME – Rispetto all’anno prima scompare una grande storica come l’Uff Team di Grassi, Ferrario e Figini, e si fanno da parte anche i Chupitos di Nigro & c. Inoltre non scendono più sull’asfalto di Binzago due super-protagonisti come Leva e Benzoni (il primo risulta iscritto ma non si presenterà).
In compenso si registrano esordi importanti, soprattutto in squadre meno quotate: il bomber Andrea Monguzzi e il pivot Crisci negli Mts; Annalisa Censini, stella del Geas Sesto in A2, nella Compagnia della Tazza (ex Shpalman) di Malusardi; Masha Maiorano, che in quei giorni firma per Rovereto in A1, nel Panabinzaikos. Quest’ultima formazione, con un nucleo di 4 giocatori della Pob Binzago, è uno dei due nuovi team insieme agli Zarruele, un gruppo di Turate e Gerenzano. Entrambe queste “matricole” chiuderanno senza vittorie.
Tra le “big”, c’è il ritorno di Alessandro Bianchi (reduce da una stagione in B1 a Campli), che risulterà decisivo, con i Porrignos, che si rinforzano anche col giovane Montagna e l’esperto pivot Viganò, e hanno il solito quartetto femminile di Carugate (fresco di promozione in A2).
I campioni in carica di Amati & C., iscritti col nome di… “Il Nome lo stiamo ancora pensando”, hanno gli stessi elementi dell’anno prima salvo la pesante perdita di Sabatini, compensata però dal ritorno di Pippo Toschi, idolo delle ragazzine, mentre tra le donne arrivano le ottime Lupo (guardia) e Bratovich (pivot di Biassono in A2), mentre non c’è Scudiero.
Tra i favoriti anche i Belli & Monelli di Marco Perego, che fanno registrare solo qualche piccolo ritocco (out Armila e Majerna, dentro Gerli e “Space” Simonelli); mentre il gruppo di Varedo (nuovo nome Fuskugnaskamukula), persi appunto Leva e Benzoni oltre a Ciccio Orsenigo e a Max Guerrato, si presenta in formazione quasi tutta “fatta in casa” (il bomber Cremonesi è rimpiazzato da Lanzani), a parte qualche sporadica apparizione del pivottone slavo Milan Jekic. Più forti dell’anno prima, invece, i Gigagnomi (ex Bulle & Pupi) che schierano stavolta entrambi i fratelli Casati ma soprattutto troveranno alchimie perfette per essere la sorpresa del torneo. I Vam Piri padroni di casa ritrovano “Gerry” Chiapparini dopo un anno di assenza; invariati i Black Sheep; nei Dissenten di Bertoletti si presenta uno dei cannonieri principi della Promozione, Galbiati, e si vede più spesso dell’anno prima Valsecchi.
Rispetto all’anno prima, dunque, ci sono meno “corazzate”, ma in compenso si alza il livello delle squadre meno forti, sicché i gironi risultano molto più combattuti e impronosticabili, con tante partite risolte solo negli ultimi minuti.
Per la prima volta l’arbitraggio è affidato all’Uisp e i riscontri saranno positivi, con un nucleo di 7 arbitri che si alterna a coprire le 16 serate di gara. Sulle tribune e ai tavoli della sagra si registra un boom di addetti ai lavori, tra dirigenti, allenatori e giocatori che ne approfittano per fare mercato. È l’ultima edizione con la grande Mara Zardoni a coordinare gli organizzatori.

FUORI I CAMPIONI – Il girone A si apre con una grande sorpresa: i campioni in carica, senza Toschi lievemente infortunatosi a un torneo qualche sera prima, cadono contro i Gigagnomi trascinati dai fratelli Casati, micidiali in avvicinamento, dal “pivottone” Missaglia con i suoi urli, ma anche e soprattutto dal duo femminile Ceppi-Longoni con i loro tiri dalla distanza. Di Longoni, in particolare, è memorabile il gesto irridente (della serie “te l’ho messa in faccia”) dopo aver piazzato due triple sulla marcatura di Elisa Zanon (fresca di scudetto con la Comense).
Nessuno può prevederlo, ma questa sconfitta di 10 punti costerà carissimo a “Il Nome”. Infatti, i Gigagnomi perdono poi contro i Porrignos, ma contenendo lo scarto a sole 5 lunghezze, e avendo superato piuttosto agevolmente le altre avversarie (Zarruele, Compagnia della Tazza e Black Sheep; questi ultimi riescono anche in questa edizione a strappare 2 vittorie) si assicurano il passaggio del turno, potendo contare su una differenza canestri positiva in caso di parità a 3.
All’ultima giornata c’è il big match Il Nome-Porrignos e i campioni uscenti devono vincere di almeno 8 punti per evitare l’eliminazione. Amati e compagni sfoderano l’orgoglio, con “Bimbo” Villa scatenato al tiro (massimo vantaggio +11 per loro), ma nel momento più difficile per i Porrignos sale in cattedra Alessandro Bianchi che firma 17 punti in 5 minuti (!), riportando a contatto i suoi: sul -2 a pochi secondi dalla fine “Faffo” Viganò sbaglia apposta un libero per evitare i rischi dell’overtime e lo scarto finale di una sola lunghezza non basta a Il Nome. I Gigagnomi sono addirittura primi per differenza canestri.

DOMINIO MONELLO – Ancora più rocambolesco il girone B. I Belli & Monelli dominano, mettendo in mostra il talento emergente di Paolo Vitali a fianco dell’esperienza di Perego, Cammi e Ferrarese; ma dietro di loro è bagarre tra 4 squadre che si sconfiggono a vicenda in una serie di partite punto a punto.
Che Andrea Monguzzi (appena promosso in C1 con Lesmo… ma la società si è sciolta lasciandolo “a spasso”: a fine torneo troverà ingaggio a Cusano anche grazie alle sue prestazioni a Binzago...) abbia voglia di far sul serio lo si capisce già dall’esordio, quando con 29 punti (su 58 della squadra) fulmina il Panabinzaikos. Ancora meglio fa contro i Fuskugnaskamukula: 38 a bersaglio (col sottofondo dei cori degli alpini di Abbiate Guazzone, ospiti della serata…) e colpaccio a sorpresa.
I Vam Piri, dopo il derby vittorioso contro il Panabinzaikos davanti a un pubblico-record (decisivi Chiapparini e i due veterani della Pob Binzago, Venturini e Seregni), sono ancora in corsa, avendo battuto anche gli Mts grazie a una stoppata di Seregni su Monguzzi, ma perdono contro i Fuskugnaska e i Dissenten, che a loro volta cedono ai Fuskugnaska.
Si arriva così all’ultima giornata con gli Mts che affrontano i Dissenten: in caso di vittoria passerebbero il turno grazie allo scontro diretto a favore contro i Fuskugnaska, mentre i Dissenten sarebbero fuori comunque, avendo appunto perso con gli stessi Fuskugnaska. Punto a punto fino alla fine, quando sul -1 Monguzzi serve un assist a Vertemati sotto canestro: il “Conte” segna allo scadere, ma l’arbitro annulla per passi, decretando l’eliminazione degli Mts!

BIANCHI TRASCINA – Nella prima semifinale i Gigagnomi si confermano in stato di grazia (43 punti in coppia per i fratelli Casati) e travolgono i Fuskugnaskamukula, centrando il sorprendente traguardo della finalissima.
Tocca quindi alla finale del tiro da 3 punti, in cui Paolo Vitali regola Didoni e Bignardi, mentre Masha Maiorano, che aveva ottenuto il miglior punteggio sia nelle eliminatorie che nel primo turno di finale, chiude solo sesta.
La seconda semifinale è in realtà quasi una finale anticipata. Sfortunati i Belli & Monelli che come… premio per aver stravinto il loro girone si beccano l’accoppiamento più difficile coi Porrignos. Lotta dura, con i “Monelli” avanti anche di 8 a inizio ripresa ma Vantellino (19 punti) che riporta sotto i suoi replicando alle bombe di Ferrarese; alla fine Bianchi (27) fa ancora la differenza e un brillante canestro in “reverse” di Laura Toffolatti chiude i conti.
Dopo che i “Belli” si consolano travolgendo i Fuskugnaska per il 3° posto, la finalissima non offre grandi emozioni. Nei Gigagnomi, Ceppi e Longoni non ripetono le brillanti prestazioni offerte nel resto del torneo, sicché i Porrignos, pur senza dilagare, controllano il match con una decina di punti sin dal finale di 1° tempo. Bianchi mette la sua firma con una schiacciata in contropiede a sigillare la seconda vittoria dei Porrignos in 3 anni sull’asfalto di Binzago.
Tra i vari premi del dopo partita, da segnalare che per la prima (e unica) volta viene assegnato un riconoscimento al giocatore e alla giocatrice più simpatici: tra le donne è Annalisa Censini, tra i maschi se lo aggiudicano in coppia Andrea Bertoletti e Lorenzo Miolo (“il Lolly”), quest’ultimo nonostante un doppio bestemmione tirato dopo una brutta caduta nel corso di una partita... Di Bertoletti va invece ricordato un numero da circo eseguito contro il Panabinzaikos: si lancia in contropiede, subisce fallo, nello slancio finisce fuori dal campo e, senza fermarsi, esegue un salto mortale che manda in delirio il pubblico. Com’è, come non è, da quel momento i Dissenten, in svantaggio, ribaltano la partita!

TABELLINO DELLA FINALE
Porrignos - I Gigagnomi 64-53 (32-23)
PORRIGNOS: Fabio Bignardi 6, Fausto Viganò 11, Giosuè Didoni 2, Alessandro Bianchi 18, Roberto Montagna 10, Michele Vantellino 5; Laura Toffolatti 3, Federica Tremolada 4, Manuela Colnaghi, Alessandra Bosio 3, Elena Crotti 2, Claudia Biscari.
GIGAGNOMI: Paolo Cappelletti 3, Alberto Missaglia 6, Stefano Guerrato 4, Michele Casati 10, Mattia Casati 14; Nadia Longoni 11, Marta Ceppi 5, Sabrina Conti, Patrizia Lomurno.
Arbitri: Camerino e Severi.


I Porrignos vincono per la seconda volta in 3 anni.

lunedì 29 giugno 2009

RACCONTO edizione 2003

AI BELLI (DENTRO) LA FINALE PIU’ BELLA

Nell'estate più torrida degli ultimi decenni, tre mesi consecutivi di sole a picco, anche a Binzago il clima è incandescente. Non solo per il tempo (mai viste 16 sere su 16 senza una goccia di pioggia… e mai visti tanti insetti a dar fastidio), ma anche per l'altissimo livello delle fasi finali e purtroppo pure per le polemiche arbitrali.

SUPERPOTENZE – È la decima edizione del torneo (la settima intitolata a Cesare Mauri) e 5 squadroni dominano la scena. I campioni in carica sono i Porrignos, che si basano sulla coppia di realizzatori di Seregno, Didoni-Bignardi, più altri buoni elementi come Vantellino, Brambilla, Fontana; e hanno la parte femminile di gran lunga più forte del torneo, con le varie Biscari (alla fine Mvp femminile e apprezzata anche per il look con codini), Bosio, Toffolatti e Colnaghi di Carugate insieme alla lunga Crotti. Rispetto all'anno prima non hanno la stella Alessandro Bianchi, ma vantano il miglior gioco di squadra.
I Paruconi del nucleo di Varedo (“Bumby” Galli, Sapia e Cremonesi) hanno una batteria di rinforzi strepitosi: sotto canestro il massiccio “Ciccio” Orsenigo e (anche se solo per 3 partite) Max Guerrato; e soprattutto la “coppia d'oro” della B2 di Saronno, il geniale play Stefano Leva e la potente ala Daniele Benzoni, entrambi in procinto di salire in B1 (Leva poi avrà più fortuna ed è arrivato fino alla LegaDue con Castelletto Ticino). Nei Paruconi brilla anche la realizzatrice Ilaria Schieppati.
I Belli...Dentro, finalisti nel 2002, giocano a 1000 all'ora sull'asse di Lissone, Daniele Amati-Sacha Sabatini, più tre giovani interessanti come Borghi, Beretta e “Bimbo” Villa, e ancora il pivottone di Lesmo, Piazza. Giovani e quotate anche le donne con Elisa Zanon, Nobili e Scudiero.
L'Uff Team, campione nel 2001, ha una “front line” da paura con Federico Grassi, Figini e Ferrario, i primi due stelle della C2, il terzo giovane emergente a Saronno in B2; “di nome” pure Gambini e il play Frassinelli, meno all'altezza invece la componente femminile.
La quinta “superpotenza” sono gli 1-2-3...Ciapel ch'el ghè del play di Cernusco, “Marchino” Perego, affiancato da un bel quartetto di Corsico: Domiziano Ferrarese, Armila e i giovani Vitali e Majerna; tra le donne spicca la piccola e guizzante Marzia Germani.

LE ALTRE – Il divario tra queste corazzate e le altre è netto, e molte partite finiscono con scarti oltre i 20 punti. Prestazioni onorevoli per i Bulle & Pupi di Casati, Santi, Missaglia e Stefano “Bomber” Guerrato, di Marta Ceppi (Mvp femminile in carica), Nadia Longoni e Sabrina Conti, nonché di Paolone Cappelletti che di quell'edizione è anche il cronista ufficiale su Webbasket; per gli Shpalman del “re dei tiri da 9 metri”, Malusardi, e di un trio di C2 come Marta, De Dominicis e Barzago; e per i Black Sheep che strappano due vittorie con un buon contributo delle ragazze Prisco, Boldrini, Stracchi e l'ex-serie A1 Manuela Lotterio.
Altre squadre pagano invece la carenza di giocatori: i Vam padroni di casa, che devono fare a meno dell'infortunato Chiapparini e, salvo per un paio di apparizioni, anche del cognato “Icio” Guidoni; i Chupitos di Stefano Ornaghi, Nigro, Beccari e soci (un po' allo sbando, infatti l'anno dopo non si presenteranno più); gli Mts del “Conte” Vertemati (che non ha ancora Monguzzi); e i Ricamini & Teste di Pietra della coppia (marito e moglie) Bertoletti-Bonini che però mettono in luce, anche se solo per due partite, una delle attrazioni del torneo, l'atletica Madalene Ntumba del Geas Sesto S. Giovanni (A2) che la stagione successiva andrà a giocare in America.

FUORI GLI UFF – Nel girone A, è inevitabile che una tra Porrignos, Paruconi e Uff Team debba restar fuori dalle fasi finali. A sorpresa sono questi ultimi a rimetterci le penne, pagando, in assenza di Figini e Gambini, il -15 contro i Porrignos di uno scatenato Bignardi (22), con le ragazze di Carugate che fanno a pezzi le meno quotate “girls” dell'Uff Team. L'Uff deve quindi tassativamente battere i Paruconi. E ci prova fino alla fine grazie a un super-Grassi (25) e a Ferrario. Si fa male Benzoni in un contatto con Grassi (torneo finito per lui!) ma a far la differenza per gli arancione, insieme a Leva, ci pensa una scatenata Ilaria Schieppati che ne mette 18.
Peccato che una partita molto bella sia rovinata dalle polemiche per un arbitraggio del tutto insufficiente (a quei tempi ci si serviva di arbitri Fip mandati da Como, ma non erano il massimo…) che porta a un'espulsione e a una mezza rissa tra il pubblico e l'arbitro stesso che minaccia di abbandonare…
Il primato nel girone se lo giocano quindi Paruconi e Porrignos: alla partenza bruciante dei Paruconi, con Leva a innescare i due lunghi Orsenigo e Guerrato, risponde soprattutto Vantellino che propizia la parità a 5' dalla fine; ma lo sprint finale è ancora di Leva che ispira un micidiale 14-0.

COME DA COPIONE – Il girone B ha un andamento più scontato: nettamente sopra la concorrenza i Belli Dentro e gli 1-2-3, che vincono quasi sempre con scarti ampi. Fanno eccezione le vittorie degli 1-2-3 di misura sui Ricamini, tenuti in partita dai 15 punti di Madda Ntumba e da Bertoletti prima che Armila e Vitali ristabiliscano le distanze, e sui Bulle & Pupi, respinti però da 25 punti di Ferrarese. L’equilibrio si vede invece nelle partite in cui non sono coinvolte le “big”: decisivo Malusardi in due vittorie di misura degli Shpalman (sui Ricamini all’overtime e sui Vam di 2 punti), mentre i Bulle & Pupi guadagnano il 3° posto. Nello scontro diretto per il primato, è impressionante la progressione di Amati e compagni, che dopo il +2 di inizio ripresa, innescano un devastante “corri e tira”, in cui si esalta anche il “big man” Piazza per un eloquente 103-68 finale. Divertente siparietto quando “Piazzone”, con i suoi 205 cm, si trova impegnato in una contesa con Marzia Germani (160 cm scarsi), e cavallerescamente gliela lascia vincere...

RAZZO AMATI – Le semifinali sono di altissimo livello tecnico e spettacolare. Gli “1-2-3” provano a sfruttare l'assenza di Benzoni tra i Paruconi e vanno all'intervallo sul +6 con Ferrarese in evidenza. Ma nel 2° tempo si scatena Leva e col “Genio” al suo meglio (26 punti), spalleggiato da Orsenigo (20) si ribalta tutto, nonostante Perego e Cammi che lottano fino alla fine.
Tra le due partite grande sorpresa nella finale del tiro da 3 punti, con il bomber binzaghese Roberto Venturini che mette in fila i più quotati avversari, a partire da Leva.
Bell’antipasto per la seconda semifinale, un fantastico show a 1000 all'ora. E più di tutti si esalta Amati. Come scrive Paolone Cappelletti su Webbasket: «Alla Nasa viene smarrito lo shuttle… Lo si ritrova sul campo di Binzago. La guardia di Lissone semina letteralmente il panico». Per lui 34 punti; bene anche Sabatini, Villa e Borghi, ma i Porrignos, privi di Didoni, Brambilla e Croci, resistono eroicamente con Bignardi (23), Vantellino, Fontana e le ragazze che mettono insieme oltre 30 punti. Ma quando escono per falli Fontana e Vantellino, rimangono solo 2 ragazzi tra i campioni in carica che si arrendono, anche se solo di strettissima misura.

FINALE DA ANTOLOGIA – La finalissima (in scena dopo che i Porrignos hanno regolato gli 1-2-3 nel consueto clima “rilassato” della finalina), se possibile, risulta ancora più bella: ritmi forsennati, come da copione, tanti canestri e verdetto solo all’ultimo tiro.
I Paruconi, oltre a Benzoni, devono fare a meno anche di Max Guerrato, mentre Schieppati è meno incisiva delle altre volte, ma ci pensa il trio di Varedo, Galli-Cremonesi-Sapia, a spalleggiare Leva (25 punti), che però inizia presto a litigare con l'arbitro che gli rifila un tecnico. Dall'altra parte il migliore stavolta è Sabatini (26 di cui 23 dopo l'intervallo), bene anche Villa (24), cala alla distanza Amati (19; ma alla fine sarà comunque premiato come miglior giocatore grazie alla prova super della semifinale), sottotono Piazza. È dunque grande equilibrio all'intervallo (+2 Paruconi), poi arriva il “parzialone” dei Belli Dentro che passano da -6 a +10 sfruttando un nuovo tecnico a Leva (!!). Ma quando il “fenomeno” rientra, innesca una rabbiosa rimonta finale, che sembra però spegnersi sull'ennesimo fischio a suo danno: Leva mette la tripla del -4, si lancia in pressing e l'arbitro gli fischia il 5° fallo a 2' dalla fine…
Si sfiora la rivolta popolare, ma i Paruconi non mollano: Galli penetra, Cremonesi bombarda (24) e firma il sorpasso, poi l'ultimo minuto è un'emozionante altalena di falli e viaggi in lunetta. Sabatini sbaglia 2 liberi, avanti i Paruconi con un 2/2 di Orsenigo a –15”, a 6 secondi dalla fine c'è un fallo contestato su Villa che fa 1/2 per il pareggio. Ma ecco la zampata di Sabatini: intercetta la rimessa da fondo e segna da sotto il 96-94 a -4”! Ultimo assalto disperato dei Paruconi: ci prova Sapia da 3 ma il ferro lo respinge ed è trionfo per i Belli Dentro tra gli applausi di circa 200 spettatori entusiasti.

TABELLINO DELLA FINALE
I Belli... Dentro – I Paruconi 96-94 (40-42)
BELLI...DENTRO: Daniele Amati 19, Sacha Sabatini 26, Gabriele Villa 24, Manuele Piazza 8, Giorgio Borghi 6, Luigi Beretta 2; Elisabetta Bettio 2, Elisa Zanon 5, Silvia Scudiero 2, Nicoletta Nobili 2.
PARUCONI: Marco Sapia 7, Umberto Galli 15, Stefano Leva 25, Stefano Orsenigo 13, Alessandro Cremonesi 24; Tiziana Cattaneo 2, Ilaria Schieppati 2, Francesca Alberio 4. Assenti: Max Guerrato, Daniele Benzoni.


I Belli Dentro festeggiano la vittoria nell'edizione 2003.